Armenia




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Armenia (disambigua).



















































































































































Armenia











Armenia – Bandiera

Armenia - Stemma

(dettagli)

(dettagli)


Armenia - Localizzazione

Dati amministrativi
Nome completo
Repubblica di Armenia
Nome ufficiale
Հայաստանի Հանրապետություն (Hayastani Hanrapetut’yun)

Lingue ufficiali

Armeno

Capitale

Erevan  (1.127.300 ab. / 2012)
Politica

Forma di governo

Repubblica parlamentare

Presidente

Armen Sargsyan

Primo ministro

Nikol Pashinyan (dimissionario)
Indipendenza
Dall'URSS,
23 agosto 1990 (dichiarata),
21 settembre 1991 (riconosciuta)
25 dicembre 1991 (completata)
Ingresso nell'ONU
2 marzo 1992
Superficie

Totale
29.800 km² (138º)
% delle acque
4,7%
Popolazione

Totale
2.974.693 ab. (2015) (134º)

Densità
101,5 ab./km²
Tasso di crescita
0,107% (2012)[1]

Nome degli abitanti

Armeni
Geografia

Continente

Asia
Confini

Turchia, Georgia, Azerbaigian, Iran, Repubblica dell'Artsakh (fino al 2017 Nagorno Karabakh, territorio conteso)

Fuso orario

UTC +4
Economia

Valuta

Dram

PIL (nominale)
10 325 milioni di $ (2013) (133º)

PIL pro capite (nominale)
3 037 $ (2013) (124º)

PIL (PPA)
20 831 milioni di $ (2013) (128º)

PIL pro capite (PPA)
6 128 $ (2015) (117º)

ISU (2013)
0,730 (alto) (87º)

Fecondità
1,7 (2011)[2]
Consumo energetico
0,15 kWh/ab. anno
Varie
Codici ISO 3166

AM, ARM, 051

TLD
.am

Prefisso tel.
+374

Sigla autom.
ARM (negli adesivi ovali), AM (nelle targhe, sotto la bandiera nazionale)

Inno nazionale

Mer Hayrenik

Festa nazionale
24 aprile

Armenia - Mappa

Evoluzione storica
Stato precedente

RSS Armena RSS Armena
(URSS URSS)
 

Coordinate: 40°23′N 44°57′E / 40.383333°N 44.95°E40.383333; 44.95


L'Armenia (in armeno: Հայաստանի Հանրապետություն?, traslitterato: Hayastani Hanrapetut’yun) è uno Stato eurasiatico indipendente del Caucaso meridionale, con capitale Erevan. Il nome ufficiale è Repubblica di Armenia.


L'Armenia confina con la Turchia ad ovest, la Georgia a nord, l'Azerbaigian e la repubblica de facto dell'Artsakh (già Nagorno Karabakh) ad est, l'Iran e l'exclave azera del Nakhchivan a sud. È quindi uno stato senza sbocco al mare.




Indice






  • 1 Etimologia del nome


  • 2 Storia


  • 3 Geografia


    • 3.1 Morfologia


    • 3.2 Idrografia


    • 3.3 Clima




  • 4 Popolazione


    • 4.1 Demografia


    • 4.2 Etnie


    • 4.3 Lingue


    • 4.4 Religioni


    • 4.5 Cultura


      • 4.5.1 Letteratura


      • 4.5.2 Arte


      • 4.5.3 Arte figurativa


      • 4.5.4 Architettura


      • 4.5.5 Musica contemporanea


      • 4.5.6 Media






  • 5 Sport


    • 5.1 Giochi olimpici


    • 5.2 Calcio


    • 5.3 Altri sport




  • 6 Ordinamento dello stato


    • 6.1 Rivendicazioni territoriali


    • 6.2 Suddivisione amministrativa


    • 6.3 Città principali


    • 6.4 Istituzioni


      • 6.4.1 Ordinamento scolastico


      • 6.4.2 Università


      • 6.4.3 Sistema sanitario






  • 7 Politica


    • 7.1 Politica interna


    • 7.2 Politica estera




  • 8 Economia


  • 9 Gastronomia


  • 10 Commemorazioni e festività nazionali


  • 11 Note


  • 12 Voci correlate


  • 13 Altri progetti


  • 14 Collegamenti esterni





Etimologia del nome |


Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come "la terra di Haik" (stan è un tipico suffisso persiano per indicare un territorio). Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè (essendo figlio di Togarmah, che era nato da Gomer, a sua volta nato dal figlio di Noè, Yafet) e, secondo la tradizione cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di Babele e, ritornato, sconfisse il re assiro Nimrod presso il lago di Van, nell'attuale Turchia.


Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti precristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato sia da alcuni storici greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.



Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Armenia.

Secoli dopo i conflitti con la civiltà degli Ittiti, il primo impero armeno fu la civiltà di Urartu, che fiorì nel Caucaso e nell'Asia Minore orientale tra l'800 a.C. e il 600 a.C. Nel I secolo a.C., durante il regno di Tigrane II d'Armenia, l'Armenia costituiva un impero regionale che si estendeva dalle coste del mar Nero al mar Caspio e a quelle del Mediterraneo, ma nel 66 a.C. venne sconfitta dai Romani guidati da Pompeo; da quella data fu per secoli una delle poste in gioco prima fra Romani e Parti e poi fra Bizantini e Sasanidi.


Nel 301 l'Armenia fu il primo stato al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di Stato, precedendo così di alcuni decenni l'impero romano, e con Gregorio Illuminatore istituì la propria Chiesa Apostolica Armena, che si separò dalle altre chiese cristiane dopo il Concilio di Calcedonia del 451. Con il succedersi delle dinastie e delle occupazioni di parti, romani, arabi (dal 645), mongoli e persiani, lo stato armeno fu notevolmente indebolito.


Quando l'Armenia fu di nuovo un regno indipendente (884-1045), visse un rinascimento culturale, politico ed economico. Venne fondata una nuova capitale, Ani, ora in Turchia. Con la costruzione di Ani, l'Armenia divenne una popolosa e prospera nazione che ebbe influenza politica sulle nazioni vicine. Sebbene la nativa dinastia dei Bagratidi, alla quale gli Arabi avevano affidato la corona d'Armenia, si trovasse in circostanze favorevoli, il sistema feudale indebolì gradualmente il paese erodendo il sentimento di lealtà nei confronti del governo centrale.


Nel 1071, dopo la sconfitta di Bisanzio da parte dei Turchi Selgiuchidi guidati da Alp Arslan nella Battaglia di Manzikert, anche l'Armenia Maggiore venne conquistata. Migliaia di famiglie cristiane, guidate da un familiare dell'ultimo re di Ani, lasciarono l'Armenia e si insediarono in terre straniere, come la Cilicia. La situazione diede ai Curdi l'opportunità di espandersi nel territorio dell'Armenia in Anatolia. Dal 1080 al 1375, il centro politico della nazione armena si spostò verso sud, come Regno Armeno di Cilicia, con i suoi stretti legami con gli Stati crociati, primo fra tutti la contea di Edessa, per i comuni interessi anti-bizantini ed anti-islamici; finché i Mamelucchi d'Egitto non lo conquistarono.


Nel 1454, un anno dopo la conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II, l'impero ottomano e la Persia dominata dai Safavidi si spartirono la regione. Il Sultano invitò l'arcivescovo armeno a stabilire un patriarcato a Costantinopoli. Gli armeni di Costantinopoli divennero una componente rispettabile della società ottomana, mentre gli altri armeni subivano le angherie dei vari pascià e bey e pagavano esosi tributi imposti dalle tribù curde.


Tra il 1813 e il 1828 il territorio che corrisponde all'attuale Armenia (i khanati di Erevan e Karabakh) furono temporaneamente annessi all'Impero russo. In seguito alle guerre Russo-Turche (1828-1829) l'Impero ottomano cedette una parte del territorio armeno all'Impero Russo. Nel XIX e XX secolo le ambizioni della Russia di penetrare nel territorio armeno erano legate all'obiettivo di trovare uno sbocco sul Mar Mediterraneo. Nonostante le riforme di Abdul Mejid I nel 1839, la situazione degli armeni ottomani cominciò a peggiorare (Massacri hamidiani del 1895-96) rendendo gli armeni sempre più filo-russi e infidi per gli ottomani.


Negli ultimi anni dell'Impero ottomano (1915-1923), molti armeni residenti nell'Anatolia orientale (che erano perciò chiamati dai loro connazionali "armeni occidentali") furono sterminati in quello che è stato successivamente definito il "genocidio armeno". A questo proposito, mentre gli armeni e l'opinione pubblica mondiale ritengono che si sia trattato effettivamente di un genocidio sostenuto e organizzato dalle autorità ottomane, i turchi affermano che tale strage fu dovuta ad un guerra civile accompagnata dalla carestia e dalle malattie. Secondo le stime, le vittime oscillano fra 200.000 e 1.800.000 persone. Attualmente il genocidio viene commemorato dagli armeni di tutto il mondo il 24 aprile.


Nel corso della Rivoluzione Russa, nel settembre 1917 si tenne la convenzione di Tiflis (Tbilisi), in cui si elesse un Consiglio Nazionale Armeno. Tuttavia, la firma del patto russo-ottomano del 1º gennaio 1918 permise al pascià Vehib di attaccare la nuova Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, cui dal 28 maggio succedette la Repubblica Democratica di Armenia (o "Prima Repubblica Armena"), con l'appoggio di irregolari curdi e successivamente dei Tatari dell'Azerbaigian. Benché l'Armenia occidentale fosse riconosciuta come parte della Repubblica di Armenia nel Trattato di Sèvres (10 agosto 1920), la sconfitta militare contro i Turchi (Trattato di Alexandropol, il 2 dicembre 1920) e la successiva invasione da parte delle truppe bolsceviche russe (29 novembre - 4 dicembre 1920) costrinsero il 4 marzo 1922 l'Armenia ad entrare a far parte della Repubblica Transcaucasica, una delle repubbliche dell'Unione Sovietica, la quale l'11 settembre firmò il Trattato di Kars, con cui cedeva alla Turchia ulteriori territori armeni. Solo nel 1936 fu costituita la Repubblica socialista sovietica armena.


Nel 1988, la parte settentrionale del Paese fu sconvolta da un violentissimo terremoto.


L'Armenia dichiarò la sua indipendenza dall'Unione Sovietica il 21 settembre 1991. Negli ultimi decenni il paese è stato impegnato in un lungo conflitto con l'Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, un'exclave armena in territorio azero che fu assegnata al governo di Baku da Stalin. I due stati si sono affrontati nel 1988 per il controllo dell'enclave, conflitto che è esploso a seguito dell'indipendenza di entrambi i paesi avutasi con la dissoluzione dell'URSS (1991). Nel maggio 1994, con la proclamazione del cessate il fuoco, le autorità armene controllavano non solo l'intero Nagorno-Karabakh ma anche una porzione di territorio etnicamente azero. Le economie di entrambi gli stati hanno sofferto a causa della guerra, soprattutto per via dei reciproci blocchi commerciali.



Geografia |




Immagine da satellite dell'Armenia occidentale (foto NASA, USA)






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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Armenia.

Dal punto di vista geografico l'Armenia è situata nel continente asiatico (Asia occidentale), ma spesso lo stato armeno viene compreso tra gli stati europei, in ragione di considerazioni di tipo storico-culturale.



Morfologia |


L'Armenia è un territorio prevalentemente montuoso, senza sbocchi sul mare, ricco di vulcani spenti, risultato di un sollevamento della crosta terrestre venticinque milioni di anni fa che ha creato l'altopiano armeno e la catena del Caucaso Minore che si estende dal nord dell'Armenia verso sud-est, tra il lago Sevan e l'Azerbaigian, fino al confine con l'Iran.


Nonostante l'attività vulcanica sia cessata da qualche migliaio di anni, l'attività tettonica non si è fermata come dimostrano i frequenti terremoti, ultimo quello del dicembre 1988 che ha devastato Gyumri, seconda città del paese, uccidendo oltre 25.000 persone.



Idrografia |


L'Armenia è ricca di acque dolci, solo il lago Sevan ne contiene 33,2 km³. Il lago Sevan, ad un'altezza di circa 1900 m s.l.m. è di gran lunga il più esteso del paese, essendo il secondo, il lago Arpi, esteso appena l'1,75% rispetto al primo. Dal lago Sevan nasce l'Hrazdan che attraversa la capitale Erevan al centro del paese per sfociare nell'Aras, al confine con la Turchia, il fiume più lungo del paese (158 km in territorio armeno), che raccoglie anche le acque dell'Akhurian, il secondo fiume per lunghezza, e forma un'ampia valle pianeggiante condivisa tra Armenia, Turchia e più a valle Iran e Azerbaigian. Più a sud si trovano il fiume Vorotan, anch'esso affluente dell'Aras in territorio azero.


Il fiume Aras indica il confine con la Turchia.


Sul versante opposto, in una stretta gola a nord, scorre il Debed, sulla via per la Georgia, nel punto più basso del paese.



Clima |


Il clima è di tipo continentale e dato che le catene montuose fermano le influenze del mar Mediterraneo e del Mar Nero comprende estati calde e inverni freddi; le precipitazioni variano molto da zona a zona: lungo le rive del fiume Aras, la zona più arida del paese, superano raramente i 300 mm, mentre alle altitudini più elevate raggiungono gli 800 mm l'anno.



Popolazione |


La popolazione secondo i dati relativi al luglio 2005 era di 2.982.904[3], con un'età media di circa 33 anni e un tasso di crescita del -0.25%; l'Armenia è il secondo paese più densamente popolato dell'ex-Unione Sovietica con 101 ab/km. Tuttavia, la popolazione è fortemente in declino. Una delle cause principali di questo fenomeno è rappresentata dall'emigrazione, uno dei problemi più gravi che il paese si è trovato ad affrontare sin dal crollo dell'URSS. A peggiorare la situazione contribuisce un tasso di natalità piuttosto basso che rende negative le previsioni di lungo periodo e che potrebbe modificare i rapporti di forza fra l'Armenia e l'Azerbaigian qualora quest'ultimo decidesse di riconquistare i territori perduti. Negli ultimi anni il trend pare tuttavia essersi modificato, per via dei molti armeni tornati in patria dalla diaspora e del graduale miglioramento dell'economia che ha portato ad un leggero incremento naturale della popolazione.



Demografia |



Etnie |























































































































































































































































Popolazione dell'Armenia per gruppo etnico 1926–2011
Gruppo
etnico
censimento 19261
censimento 19392
censimento 19593
censimento 19704
censimento 19795
censimento 19896
censimento 20017
censimento 20118
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%

Armeni
743.571
84,5
1.061.997
82,8
1.551.610
88,0
2.208.327
88,6
2.724.975
89,7
3.083.616
93,3
3.145.354
97,9
2.961.801
98,1

Yazidi
12.237
1,4
20.481
1,6
25.627
1,5
37.486
1,5
50.822
1,7
56.127
1,7
40.620
1,3
35.308
1,2

Curdi
2.973
0,3
1.519
0,0
2.162
0,1

Russi
19.548
2,2
51.464
4,0
56.464
3,2
66.108
2,7
70.336
2,3
51.555
1,6
14.660
0,5
11.911
0,4

Assiri
2.215
0,3
3.280
0,3
4.326
0,2
5.544
0,2
6.183
0,2
5.963
0,2
3.409
0,1
2.769
0,1

Ucraini
2.286
0,3
5.496
0,4
5.593
0,3
8.390
0,3
8.900
0,3
8.341
0,3
1.633
0,1
1.176
0,0

Greci
2.980
0,3
4.181
0,3
4.976
0,3
5.690
0,2
5.653
0,2
4.650
0,1
1.176
0,0
900
0,0

Georgiani
274
0,0
652
0,1
816
0,0
1.439
0,1
1.314
0,0
1.364
0,0
694
0,0
617
0,0

Azeri
76.870
8,7
130.896
10,2
107.748
6,1
148.189
5,9
160.841
5,3
84.860
2,6
29
0,0



Ebrei
335
0,0
512
0,0
1.024
0,1
1.047
0,0
959
0,0
720
0,0
109
0,0
127
0,0
Altri
18.001
2,0
3.379
0,3
4.864
0,3
9.653
0,4
7.276
0,2
7.580
0,2
3.808
0,1
1.983
0,1
Totale
880.464
1.282.338
1.763.048
2.491.873
3.037.259
3.304.776
3.213.011
3.018.854

1 Fonte: [1]. 2 Fonte: [2]. 3 Fonte: [3]. 4 Fonte: [4]. 5 Fonte: [5]. 6 Fonte: [6]. 7 Fonte: [7]. 8 Fonte: [8].

La popolazione è composta per la maggior parte di armeni che costituiscono (censimento del 2001) il 97,9% della popolazione; il resto comprende curdi (1,3%), russi (0,5%) e altri gruppi presenti in percentuali molto basse (assiri, ucraini, greci ed altri ancora). La popolazione curda appartiene principalmente al gruppo religioso degli yazidi. A causa della storia travagliata di questo paese vivono più Armeni all'estero che non nella stessa Armenia tanto che alcuni conteggi parlano di più di 8 milioni di armeni residenti all'estero, senza contare i discendenti di emigrati, contro i meno di 3 milioni di abitanti dell'Armenia.



Lingue |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua armena.

Nel paese si parla la lingua armena nella variante dell'orientale, diffuso anche nella comunità armena dell'Iran. Nel paese sono diffuse diverse minoranze linguistiche e gran parte della popolazione armena parla come seconda lingua il russo.



Religioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa apostolica armena, Chiesa armeno-cattolica, Chiesa cattolica in Armenia e Chiesa evangelica armena.

L'Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena vanta una tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C. (l'Armenia è considerata la prima nazione al mondo ad aver adottato, nel 301, il cristianesimo come religione ufficiale). La Chiesa Apostolica Armena professa un cristianesimo di tipo miafisita, orientale, e non esattamente in linea con le tesi conclusive del Concilio di Calcedonia. Fortemente conservatrice e ritualistica, la Chiesa armena è per questo vicina a quella copta, a quella ortodossa siriaca e a quella Ortodossa in generale. Esistono poi piccole minoranze di protestanti evangelici, di cattolici (i quali fanno riferimento alla Chiesa armeno-cattolica, il cui centro spirituale è Bzoummar, in Libano) e di praticanti gli antichissimi culti tradizionali. Gli Yazidi, che vivono nella zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come "yazidismo". I curdi e gli azeri che un tempo vivevano nel paese praticavano l'Islam; tuttavia molti di essi hanno abbandonato l'Armenia in seguito al conflitto con l'Azerbaigian. Dal canto suo, a causa della guerra l'Armenia ha ricevuto numerosi profughi armeni in fuga dall'Azerbaigian. Numericamente[4] i cristiani ortodossi armeni rappresentano il 93% della popolazione, il 2% appartiene ad altre confessioni e lo yazidismo è praticato dall'1%. Il restante 4% dichiara di non seguire alcun culto religioso.



Cultura |



Letteratura |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura armena.

La letteratura scritta nacque nel V secolo d.C. sospinta dalla cultura cristiana, in sostituzione di quella tradizione orale già diffusa da almeno dieci secoli.[5]
I padri della letteratura armena furono Mastots e Sahak il Grande, fondatori dell'Accademia denominata Scuola dei Traduttori, che si accostò alla letteratura religiosa greca. Se nei secoli seguenti si impose il carattere storiografico assieme agli argomenti religiosi, ben rappresentati dalla poetessa Sahakduxt, intorno al XII secolo rifiorì una letteratura popolare, basata su tematiche amorose, morali e religiose. Nel Settecento si diffuse la cultura letteraria Mechitarista, basata sulla congregazione del monaco Mechitar e legata alla cultura greca.
Negli ultimi due secoli, gli scrittori armeni hanno descritto la realtà della drammatica storia del popolo, e tra di essi si annovera il poeta e patriota Hovhannes Tumanjan e i poeti e intellettuali della diaspora Arsciak Ciobanian e Hrand Nazariantz.



Arte |



Arte figurativa |


Le più antiche tracce di elementi artistici, per così dire proto-armeni risalgono al III millennio a.C., e già nel II millennio la lavorazione dei metalli raggiunse un buon livello tecnico, come hanno attestato i reperti rintracciati nei pressi di Kirovakan: coppe d'oro con raffigurazioni di animali, boccali d'argento, braccialetti e armi. Al I millennio, appartengono invece vasi con bassorilievi, statue monolitiche di notevole altezza raffiguranti animali e soprattutto il pesce, simbolo della fecondità.[6]
L'arte armena subì una forte influenza ellenistica, nel periodo che intercorre fra il III secolo a.C. e il III secolo d.C., durante il quale fiorì la scultura di statue rappresentanti divinità, di cui è un pregevole esempio la testa della dea Anait. L'arte armena attese il Medioevo per creare una fisionomia più originale, che si manifestò attraverso monumenti funerari e decorazioni architettoniche; tra gli esempi più tipici di arte armena, di questo periodo, vanno ricordate le "pietre-croci", dette katchkar[7]. Anche la pittura visse una fase di espansione, come dimostrano i numerosi affreschi e mosaici contenuti nelle chiese.
Dal XV secolo si svilupparono scuole di pitture culminate con quella della famosa famiglia Ovnatanian, che operò dal XVII al XIX secolo. Negli ultimi due secoli l'arte armena ha risentito dell'influenza degli indirizzi dell'arte russa e sovietica.



Architettura |


Poche tracce sono restate dell'architettura proto-cristiana e quindi il primo periodo fertile documentabile risale al VII secolo, con la costruzione di molte chiese e la presenza di elementi che precorrono l'architettura medioevale, come il gusto del verticale, del dinamismo, della smaterializzazione degli spazi interni. In questo periodo vennero costruite le chiese longitudinali a cupola, a pianta centrale, a perimetro rettangolare, a pianta quadriconca, che mostrano soluzioni talvolta in anticipo rispetto all'Occidente. Le costruzioni sono state erette, soprattutto, grazie alla pietra vulcanica, lavorata con molta accuratezza all'esterno. Non mancano le decorazioni scultoree alle pareti, così come le soluzioni innovative esemplificate dall'uso dei tamburi, decorati da finestre per reggere le cupole, che anticipò il gusto bizantino, oppure l'uso particolare delle arcate cieche che anticipò l'architettura romanica.[6]Già nel 1925, Aleksandr Tamanian disegnò i piani urbanistici di molte città armene come Leninakan (oggi Gyumri), Nor bayazet (ora Gavar) o Etchmiadzin nel 1927. Ma Tamanian è meglio conosciuto e famoso per la sua trasformazione della capitale, Erevan, con Nikoghayos Buniatian, in uno stile tipicamente neo-armeno. Anna Ter-Avetikian, la prima armena ad esercitare la professione di architetto, ha lavorato con loro.



Musica contemporanea |


Nel panorama musicale contemporaneo vanno citati il cantante André (nome d'arte di Andreï Hovnanyan), Charles Aznavour e il gruppo System of a Down, residente negli Stati Uniti d'America. I componenti sono tutti originari dell'Armenia, e discendono dai superstiti del genocidio subito dal loro popolo, di cui parlano in molte canzoni. Nonostante l'origine comune dei quattro membri del gruppo, solo il bassista Shavo Odadjian è nato in Armenia, il 22 aprile 1974 a Erevan. Si fanno notare per le numerose influenze stilistiche, ma anche per l'impegno sociale e politico. Insieme al chitarrista Tom Morello guidano l'organizzazione non profit Axis of Justice, che riunisce associazioni politiche, fans e musicisti di varia estrazione per difendere la giustizia sociale.
Dal 2006 la band non è stata più attiva e se ne è più volte vociferato lo scioglimento, ufficialmente non si è mai parlato di rottura ma solo di una pausa dei componenti pensata per dare sfogo ai loro progetti solisti. La band ha ripreso le attività con un tour estivo nel 2011. Nel panorama musicale jazz moderno è importante ricordare il pianista compositore armeno Tigran Hamasyan, il quale iniziando una carriera da giovanissimo (18 anni) ha partecipato a numerosi concorsi internazionali specie in Francia, vincendo numerosi premi come miglior nuovo talento, e rivelazione nel mondo jazzistico. Ha inoltre composto diversi album di proprie composizioni, chiaramente influenzate dalla musica folk armena, dal progressive e caratterizzate da un forte impulso ritmico, dall'uso della vocalità come elemento aggiuntivo ma determinante nella musica strumentale.


La musica del 900 annovera fra i massimi interpreti della vocalità contemporanea Catherine Anahid Berberian, più nota come Cathy Berberian (Attleboro, 4 giugno 1925 – Roma, 6 marzo 1983). Ella, figlia di emigranti armeni, fu mezzosoprano, compositrice e traduttrice statunitense. Dal 1950 al 1964 sposata con il compositore italiano Luciano Berio, Cathy Berberian fu figura di spicco della musica contemporanea a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, insignita di prestigiosi premi, quali il Grammy Award nel 1972, 1973 e 1974 e il Grand Prix du Disque.


Un tipico strumento tradizionale musicale armeno è il Duduk.



Media |


La televisione pubblica armena è ARMTV, fondata nel 1955.



Sport |



Giochi olimpici |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Armenia ai Giochi olimpici.

La prima medaglia d'oro olimpica per l'Armenia è stata vinta da Armen Nazaryan, nella lotta greco-romana, ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996.



Calcio |


La Nazionale di calcio dell'Armenia è sorta dopo la scissione dell'Unione Sovietica: il suo primo incontro ufficiale venne giocato il 14 ottobre 1992 contro la Moldavia, finito a reti bianche.


Il Campionato armeno di calcio è suddiviso in un campionato di massima divisione, la Bardsragujn chumb, e la Araǰin Xowmb.



Altri sport |


L'Armenia ha una grande tradizione nel campo degli scacchi. Tra tutti si possono ricordare Tigran Vartani Petrosyan e Lewon Aronyan, due volte campione nella Coppa del Mondo di scacchi, nel 2005 e nel 2017.



Ordinamento dello stato |


L'Armenia è una repubblica parlamentare.


In passato, secondo la costituzione del 2005, l'Armenia era una repubblica semipresidenziale. Il Presidente della Repubblica era eletto direttamente dal popolo per un mandato quinquennale. Benché il Presidente avesse forti poteri, il Primo ministro doveva godere della fiducia del Parlamento. Il Parlamento unicamerale è detto Azgayin Zhoghov (Assemblea Nazionale).


A seguito dell'approvazione del referendum costituzionale del 2015, sono state introdotte alcune modiche alla Costituzione dell'Armenia, con efficacia a partire dalle prossime tornate elettorali del 2017 e 2018: l'ordinamento politico è passato dal sistema semi-presidenziale al sistema parlamentare, con elezione parlamentare del Presidente della Repubblica (che non deve appartenere ad alcun partito politico), il cui mandato è stato prolungato da 5 a 7 anni, e il numero dei seggi parlamentari è stato ridotto da 131 a 101.



Rivendicazioni territoriali |


L'Armenia rivendica storicamente dall'Azerbaigian il territorio della Naxçıvan. Nella regione del Nagorno Karabakh dal 1991 è costituita la repubblica armena di Artsakh, già denominata repubblica del Nagorno Karabakh. Non sono ufficiali le rivendicazioni nei confronti della Turchia, ma gran parte dell'Armenia storica è dal 1923 parte della repubblica turca. Anche per la Giavachezia, regione abitata prevalentemente da armeni nel sud della Georgia, non vi sono rivendicazioni ufficiali.



Suddivisione amministrativa |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni dell'Armenia.

Province dell'Armenia

L'Armenia è divisa in 11 province dette marzer (marz al singolare), una delle quali è la capitale nazionale:




  1. Aragatsotn (Արագածոտնի մարզ) - capoluogo: Ashtarak (Աշտարակ)


  2. Ararat (Արարատի մարզ) - capoluogo: Artašat (Արտաշատ)


  3. Armavir (Արմավիրի մարզ) - capoluogo: Armavir (Արմավիր)


  4. Geghark'unik' (Գեղարքունիքի մարզ) - capoluogo: Gavar (Գավառ)


  5. Kotayk' (Կոտայքի մարզ) - capoluogo: Hrazdan (Հրազդան)


  6. Lori (Լոռի մարզ) - capoluogo: Vanadzor (Վանաձոր)


  7. Shirak (Շիրակի մարզ) - capoluogo: Gyumri (Գյումրի)


  8. Syunik' (Սյունիքի մարզ) - capoluogo: Kapan (Կապան)


  9. Tavush (Տավուշի մարզ) - capoluogo: Ijevan (Իջևան)


  10. Vayots' Dzor (Վայոց Ձորի մարզ) - capoluogo: Yeghegnadzor (Եղեգնաձոր)


  11. Erevan (Երևան) - capitale dello stato e città con status amministrativo speciale


Ogni provincia è guidata da un governatore (marzpet) nominato dal governo nazionale, salvo che a Erevan, dove la carica è riconosciuta al sindaco.


Inoltre, l'Armenia conta 48 città, 949 villaggi organizzati in 926 comunità (48 urbane e 866 rurali).



Città principali |


Le città principali sono Erevan (capitale), Gyumri e Vanadzor.


















































































































Città principali dell'Armenia
Stime del 2012[8]
Pos.
Città

Provincia
Popolazione
Pos.
Città

Provincia
Popolazione
1

Erevan

Erevan
1 127 300
11

Charentsavan

Kotayk
25 200
2

Gyumri

Shirak
145 900
12

Sevan

Gegharkunik
23 500
3

Vanadzor

Lori
104 900
13

Goris

Syunik
23 100
4

Vagharshapat

Armavir
57 800
14

Masis

Ararat
22 700
5

Hrazdan

Kotayk
53 700
15

Ashtarak

Aragatsotn
21 700
6

Abovyan

Kotayk
47 200
16

Ararat

Ararat
21 000
7

Kapan

Syunik
45 500
17

Ijevan

Tavush
20 700
8

Armavir

Armavir
34 000
18

Artik

Shirak
17 400
9

Gavar

Gegharkunik
25 700
19

Sisian

Syunik
16 800
10

Artašat

Ararat
25 600
20

Alaverdi

Lori
16 400


Istituzioni |



Ordinamento scolastico |



Università |


Tra le università armene ricordiamo la principale, l' Università Statale di Erevan, fondata il 16 maggio 1919.



Sistema sanitario |



Politica |



Politica interna |


Il popolo armeno votò a favore dell'indipendenza con un referendum tenutosi nel settembre 1991.


Levon Ter-Petrossian, del Movimento nazionale panarmeno (HHS), fu presidente della neonata repubblica (rieletto nel 1996) fino al gennaio 1998, anno in cui fu costretto a dimettersi a causa di una serie di proteste pubbliche contro la sua politica autoritaria e per il suo atteggiamento sulla questione del Karabagh.


Fu sostituito dal primo ministro ultranazionalista Robert Kocharian (nato in Karabagh e già leader di quella regione), eletto il 30 marzo 1998 con il 59,5% dei voti contro il candidato post-comunista Karen Demirchian (HZK).


Tuttavia, alle elezioni parlamentari dell'aprile 1999, gli oppositori Demirchian (HZK) e Vazgen Sargsian (HHK) coalizzati vinsero e ottennero le cariche di presidente dell'assemblea e di primo ministro. Il 27 ottobre 1999, l'assassinio del primo ministro V. Sargsian, di K. Demirchian e di altri politici causò un periodo di instabilità dal quale l'Armenia uscì il 5 marzo 2003 grazie alla rielezione al secondo turno di Robert Kocharian con il 67,5% dei voti (primo turno 48,3%: terzo candidato Artashes Geghamian - AM) contro il candidato post comunista Stepan Demirchian (figlio del precedente), e forte dell'appoggio di una coalizione parlamentare. Le elezioni legislative del 25 maggio 2003 videro infatti la vittoria della coalizione pro-Kocharian (HHK 23,5% dei voti e 31 seggi; HHD 11,4% voti; OE 19 seggi).


Fino al 2007 l'Assemblea Nazionale è stata controllata da una coalizione tripartitica formata dal Partito Repubblicano d'Armenia (HHK) [9], dalla Federazione Rivoluzionaria Armena (HHD o Dashnak) e del partito centrista "Stato di diritto" (OE). L'opposizione era invece formata da numerosi piccoli partiti riuniti nel "Blocco della Giustizia". Le elezioni legislative del 12 maggio 2007 videro l'HHK ottenere il 33,9% dei voti e 64 seggi e altri due partiti alleati un ulteriore 35% (BHK: 15,1% e 24; HHD: 13,6% e 16); anche due partiti di opposizione entrarono in Parlamento: "Stato di diritto" (OE: 7% e 9) e "Patrimonio" (Z: 5,8% e 7).


Il 19 febbraio 2008 è stato eletto presidente il primo ministro Serge Sargsian (HHK), con il 52,82% dei voti al primo turno contro Levon Ter-Petrossian (terzo Artur Baghdasarian - OE); primo ministro è diventato al suo posto Tigran Sargsian.


Il governo di Kocharian dichiarava apertamente di puntare alla creazione di un Parlamento di stile occidentale, libero e democratico. Tuttavia, gli osservatori internazionali sono spesso critici in merito alla legalità della vita politica armena per quel che riguarda le elezioni parlamentari, quelle presidenziali e i referendum costituzionali tenutisi a partire dal 1995; si segnalano infatti brogli elettorali, mancanza di cooperazione da parte della Commissione Elettorale, scarsi controlli di liste e cabine elettorali. Nonostante ciò, l'Armenia è considerata una delle nazioni più democratiche della CSI.


Il 23 aprile 2018 il già due volte primo ministro Serž Sargsyan è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni a seguito di accese proteste.[9] L'8 maggio dello stesso anno, il leader dell'opposizione e principale ideatore delle proteste, Nikol Pashinyan, è stato nominato primo ministro con l'appoggio di tutti i partiti di opposizione.[10]



Politica estera |


L'Armenia, un paese piccolo, montuoso e senza accesso al mare, oltre che cristiano, gode dei vantaggi connessi all'esistenza di una numerosa diaspora, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Cura inoltre buone relazioni con la confinante Georgia (anch'essa cristiana), da cui dipende per l'accesso al mare.


L'Armenia ha relazioni molto difficili con la Turchia, per la questione del genocidio armeno (1905-1915) negato da quest'ultima, e con l'Azerbaigian, per la questione del Karabagh regione a popolazione armena (1988-1993), e del Naxçıvan.


Anche in funzione anti-turca, l'Armenia ha avuto storicamente ed ha buone relazioni con la Russia (di cui ospita una base militare a Gyumri) e con l'Iran, altro paese della diaspora (a cui è connessa da un gasdotto).


Ultimamente, l'Armenia si è impegnata nell'integrazione con le istituzioni europee, aderendo al programma Partnership for Peace della NATO e al Consiglio d'Europa.


Nell'ottobre 2014 è entrata a far parte dell'Unione economica eurasiatica.[11]



Economia |


Il settore primario occupa il 40% della popolazione. Si coltivano principalmente frumento, orzo, mais, patate, tabacco, ortaggi, vite e frutta. Il latte di pecora dà il famoso motal. L'Armenia è comunque costretta a importare grandi quantità di generi alimentari perché la produzione locale non è in grado di soddisfare il fabbisogno del paese. Importante è anche l'estrazione di oro, rame, zinco, ferro, argento e gas naturale.


L'Armenia è un paese altamente industrializzato. Il settore industriale è quello che conta in assoluto più addetti al lavoro. Hanno una particolare importanza le industrie di genere alimentare, cartaria, meccanica, elettrica, tessile, chimica, della gomma, del cemento e del tabacco. Il settore industriale ha sofferto gravemente a causa del blocco economico imposto dall'Azerbaigian nel 1991. Nel 1994 il paese annunciò quindi la decisione di ripristinare gli impianti di Mdedzamor, la sola stazione nucleare nella regione transcaucasica, chiusi in seguito al terremoto dell'88, per compensare la diminuita disponibilità di energia. La valuta dell'Armenia è il dram.


Per quanto riguarda i trasporti, l'Armenia è attraversata da linee ferroviarie che la collegano con Tbilisi (Georgia), Baku (Azerbaigian) e Kars (Turchia). I collegamenti con l'Azerbaigian e la Turchia sono, tuttavia, interrotti per la chiusura delle frontiere tra i paesi conseguente alla guerra del Nagorno-Karabakh.


Molto redditizio è il turismo montano.



Gastronomia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina armena.

La cucina armena è considerata la più antica tra le cucine della zona mediterranea e del medio-oriente, e si basa in particolare sui prodotti provenienti dall'attività della pastorizia.



Commemorazioni e festività nazionali |




























Data
Nome
Significato
24 aprile
Giorno del Ricordo per il Genocidio armeno
Commemorazione nazionale per il Genocidio armeno, nel 1915
28 maggio
Giorno della Repubblica
celebra la Prima Repubblica di Armenia, nel 1918
5 luglio
Giorno della Costituzione
celebra la Costituzione dell'Armenia, adottata nel 1995
21 settembre

Giorno dell'indipendenza dell'Armenia
Festa nazionale: celebra l'indipendenza dell'Armenia dall'URSS, nel 1991


Note |




  1. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28-2-2013.


  2. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.


  3. ^ Dato questo decisamente controverso: secondo la stima dell'Istituto Nazionale di Statistica Armeno sarebbe di circa 3.215.800, secondo altre fonti un numero molto variabile tra 2 e 4 milioni


  4. ^ armstat.am


  5. ^ Universo, De Agostini, Novara, Vol.I, 1962, pag.455


  6. ^ ab "Le muse", De Agostini, Novara, Vol.I, pag.376-378


  7. ^ Copia archiviata, su comunitaarmena.it. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2012).


  8. ^ http://www.armstat.am/file/doc/99471428.pdf


  9. ^ http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/armenia-dopo-giorni-di-proteste-si-dimette-il-primo-ministro_3136058-201802a.shtml


  10. ^ http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/08/news/armenia_nuovo_premier_pashinyan-195852433/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1


  11. ^ Armenia entra in Unione Euroasiatica, con Mosca, Minsk e Astana, Internazionale, 02-01-2015. URL consultato il 15-01-2015 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).



Voci correlate |



  • Genocidio armeno

  • Armeni

  • Armenistica

  • Letteratura armena

  • Nagorno Karabakh

  • Comuni dell'Armenia

  • Aeroporti in Armenia



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |


  • Armenia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.

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