Giorgio Albertazzi






Giorgio Albertazzi


Giorgio Albertazzi (Fiesole, 20 agosto 1923 – Roccastrada, 28 maggio 2016) è stato un attore e regista teatrale italiano.
Grande attore di teatro, attivo per decenni sulle scene, Albertazzi è stato anche uno dei primi divi televisivi, protagonista di letture poetiche e di sceneggiati di grande successo.




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Critica


  • 3 Filmografia


    • 3.1 Attore


      • 3.1.1 Teatro


      • 3.1.2 Cinema


      • 3.1.3 Televisione


      • 3.1.4 Radio




    • 3.2 Regista


      • 3.2.1 Cinema


      • 3.2.2 Televisione


      • 3.2.3 Teatro






  • 4 Doppiaggio


  • 5 Doppiatori italiani


  • 6 Programmi televisivi


  • 7 Discografia parziale


    • 7.1 Album


    • 7.2 Singoli


    • 7.3 Partecipazione




  • 8 Libri


  • 9 Onorificenze


  • 10 Note


  • 11 Bibliografia


  • 12 Altri progetti


  • 13 Collegamenti esterni





Biografia |


Trascorse l'infanzia a Fiesole, in una dépendance della Villa I Tatti di Bernard Berenson, presso cui prestava servizio suo nonno Raffaele[1].





Memorie di Repubblichino

L'adesione alla Repubblica Sociale non fu mai rinnegata da Albertazzi; la questione fu più volte argomento di polemica, ad esempio quando fu nominato alla guida del Teatro di Roma[2], o quando, qualche anno prima, gli era stato revocato all'ultimo momento un incarico come docente a contratto all'Università di Torino[3].


In più occasioni l'artista dichiarò di aver compiuto quella scelta per ragioni di famiglia e di ideale. Nel 1989 disse in un'intervista: «...scelsi, volutamente, la causa persa, per il piacere dell'avventura»[4]. Altrove spiegò: «Per chi come me aveva il mito non tanto del Duce ma di Ettore Muti, ucciso dai badogliani, di Italo Balbo, abbattuto nel cielo della Sirte, degli eroi della Folgore disfatti a El Alamein, la "parte legale", l'Italia, era quella. E io ho combattuto per l'Italia[1].


Più tardi ulteriormente precisò: «Ho aderito alla Repubblica Sociale perché venivo fuori da una famiglia che aveva vissuto il fascismo, e per me e altri era la scoperta di una via socialista anticlericale e contro il re, e sono coscientissimo che, sia quelli che si sono schierati come me, sia quelli che hanno abbracciato un'ideologia partigiana volevano altrettanto sostenere una posizione di dignità, di morale e di fermezza, [...]. L'identità che man mano m'è venuta fuori è quella di un anarchico di centro.»[5][6]



Nel 1943 aderì alla Repubblica di Salò, ricoprendo il grado di sottotenente nella 3ª Compagnia della "Legione Tagliamento" - GNR, dopo aver sostenuto un corso di formazione di otto mesi presso la Scuola allievi ufficiali di Vicenza e poi di Lucca. Con la sconfitta della R.S.I. nel 1945 fu arrestato con l'accusa di aver comandato a Sestino, il 27 luglio 1944, il plotone di esecuzione del giovane disertore dell'esercito di Salò e poi partigiano Ferruccio Manini e per collaborazionismo. Trascorse due anni in carcere alle Murate di Firenze, a Bologna e a Milano, per essere poi liberato nel 1947 a seguito della cosiddetta "amnistia Togliatti". Albertazzi dichiarò di essere stato prosciolto in fase di istruttoria dal Tribunale militare di Milano nel 1948 per non aver commesso il fatto[4] e mai confermò, in scritti o interviste, la sua presenza nel suo reparto, la 3ª Compagnia, 2º Plotone fucilieri del LXIII Battaglione "M", che operò nella sanguinosa repressione antipartigiana fra il settembre del 1944 e l'aprile del 1945.


Diplomato al liceo classico e laureato in architettura, si dedicò successivamente alla recitazione in fotoromanzi, in teatro, al cinema e in televisione, dove esordì nel gennaio 1954, appena 26 giorni dopo l'esordio della tv in Italia, recitando in diretta la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta nel suo programma televisivo La prosa del venerdì.[7] L'anno successivo inaugurò la trasmissione Appuntamento con la novella, divenuta un appuntamento fisso della tv italiana.[7]




Giorgio Albertazzi con Bianca Toccafondi nel 1955, ai tempi della loro unione


Esordì sul palcoscenico nel 1949 in Troilo e Cressida di Shakespeare, con la regia di Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino. Pur avendo girato una trentina di film (tra cui una pellicola di Resnais, L'anno scorso a Marienbad) e avendo lavorato molto in televisione, soprattutto come interprete di sceneggiati televisivi di successo negli anni sessanta (tra cui L'idiota e Jekyll),[7] era noto soprattutto come grande attore di teatro, spesso anche regista dei propri spettacoli.


Nel 1964, in occasione del 400º anniversario della nascita di Shakespeare, esordì al teatro Old Vic di Londra con Amleto, diretto da Franco Zeffirelli e con protagoniste femminili Anna Proclemer e Anna Maria Guarnieri. Lo spettacolo rimase in cartellone per due mesi, e lo stesso attore venne premiato con una foto nella galleria dei grandi interpreti shakespeariani del Royal National Theatre, unico attore non di lingua inglese.




In palcoscenico per Maria Stuarda con Giorgio Albertazzi, Lilla Brignone, Anna Proclemer, Luigi Squarzina regista (1964)


Come regista televisivo e come attore protagonista girò nel 1969 Jekyll, tratto dal romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson. Il suo primo e unico film come regista cinematografico, Gradiva, del 1970 - ove appare con Laura Antonelli - ebbe grossi problemi con la produzione e la distribuzione, uscì solo in alcune sale e venne presto ritirato.


Al Teatro alla Scala di Milano nel 1969 interpretò Edipo in Edipo re di Sofocle con musiche di scena di Andrea Gabrieli per regia di Giorgio De Lullo, con Anna Proclemer, Renzo Palmer, Gualtiero Tumiati, Mario Erpichini, Gabriele Lavia, Alfredo Bianchini, Roberto Rizzi e Tonino Pierfederici. Nel 1974 prese parte alla serie televisiva Philo Vance, interpretando la parte dell'investigatore creato da S. S. Van Dine.


Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1980 curò la regia e l'adattamento di Peer Gynt, da Henrik Ibsen, con musiche di scena di Edvard Grieg, di cui fu anche voce recitante con Anna Proclemer, Elisabetta Pozzi e Bianca Toccafondi diretto da Piero Bellugi. Nel 1988, per il Dipartimento Scuola Educazione ha realizzato una lettura integrale dell'Inferno di Dante Alighieri, trasmessa da Rai 3.[7] È tornato in televisione nel 1993, stavolta su Canale 5, nello sceneggiato Passioni.[7] Dal 1994 ha fondato e diretto, insieme con l'Associazione Progetto Città, il Laboratorio Arti Sceniche Città di Volterra Il Verso L'Afflato Il Canto dal quale sono nati decine di giovani attori e attrici. Nel 1996 si è candidato alla Camera nel collegio di Tradate: sostenuto dal centro-destra, ottenne il 31% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante della Lega Nord Carlo Ambrogio Frigerio.


Nel 1997 collaborò con la cantante Giuni Russo in Verba Tango, spettacolo di musica contemporanea e poesia prodotto da Ezio Trapani. Sempre nello stesso anno ha interpretato, insieme con Franca Rame, il testo di Dario Fo Diavolo con le zinne, portandolo al Festival di Taormina.[7] Nel 1999 portò sulle scene Borges in tango con gli allievi della Scuola di Volterra. Dal 2003 è stato direttore del Teatro di Roma, ruolo poi dismesso anni dopo. Sua compagna sulla scena e nella vita (dopo un rapporto sentimentale con l'attrice Bianca Toccafondi) a partire dal 1956 è stata Anna Proclemer. A coronamento di una carriera molto intensa e peraltro ancora attiva, nel 2004 il pubblico italiano gli ha attribuito il Premio Gassman alla carriera. Contemporaneamente ha portato in scena, insieme con Dario Fo, una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia, successivamente trasmessi da Rai 2.




Albertazzi saluta Giorgio Napolitano, accompagnato da Ignazio Marino, giugno 2014


Il 10 febbraio 2006 ha interpretato il Canto di Ulisse, da Dante, nel corso della Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino. Il 12 dicembre 2007 ha sposato a Roma, con rito civile, la nobildonna fiorentina Pia Tolomei di Lippa. Il matrimonio suscitò l'interesse delle cronache a causa della differenza d'età tra i due, 36 anni: 84 Albertazzi, 48 la neo-moglie.


Nel 2009, al Teatro Ghione, ha recitato in Lezioni americane di Italo Calvino, per la regia di Orlando Forioso, e al Teatro greco di Siracusa ha interpretato Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Daniele Salvo.


Sempre nel 2009, per Rai 2, ha registrato una lettura della Divina Commedia fra le rovine del centro storico dell'Aquila, in seguito al terremoto del 6 aprile. Il 1º settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Ricadi.


Nel 2014 ha preso parte alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente più anziano di tutte le edizioni internazionali del programma, superando l'attrice Cloris Leachman che nel 2008, all'età di 82 anni, aveva partecipato all'edizione americana. Nella stagione 2014-2015 al Teatro Ghione è stato interprete di Il mercante di Venezia insieme con Franco Castellano.


L'attore è morto il 28 maggio 2016 alla Villa Tolomei di Sticciano, dimora della moglie, nella Maremma Grossetana.[8]



Critica |


Dopo la sua morte, l'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza ha pubblicato sul suo sito una critica dal titolo Gli elogi funebri a Giorgio Albertazzi[9].



Filmografia |



Attore |




Albertazzi nel 1964, in una interpretazione dell'Amleto di Shakespeare



Teatro |




  • Amleto, regia di Franco Zeffirelli (1964)


  • Edipo re, regia di Giorgio De Lullo (1969)


  • Memorie di Adriano, regia di Maurizio Scaparro (1989)



Cinema |




  • Lorenzaccio, regia di Raffaello Pacini (1951)


  • Gioventù alla sbarra, regia di Ferruccio Cerio (1952)


  • Art. 519 codice penale, regia di Leonardo Cortese (1952)


  • Don Camillo, regia di Julien Duvivier (1952)


  • I Piombi di Venezia, regia di Gian Paolo Callegari (1953)


  • Il mercante di Venezia (Le marchand de Venise), regia di Pierre Billon (1953)


  • Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)


  • Delirio, regia di Pierre Billon e Giorgio Capitani (1954)


  • Uomini ombra, regia di Francesco De Robertis e Odoardo Fiory (1954)


  • L'idiota, sceneggiato televisivo, regia di Giacomo Vaccari (1959)


  • Labbra rosse, regia di Giuseppe Bennati (1960)


  • Morte di un bandito, regia di Giuseppe Amato (1961)


  • L'anno scorso a Marienbad (L'année dernière à Marienbad), regia di Alain Resnais (1961)


  • La rossa (Die Rote), regia di Helmut Käutner (1962)


  • Eva, regia di Joseph Losey (1962)


  • Violenza segreta, regia di Giorgio Moser (1963)


  • Vita di Dante, mini serie TV, regia di Vittorio Cottafavi (1965)


  • Ti ho sposato per allegria, regia di Luciano Salce (1967)


  • Caroline chérie, regia di Denys de La Patellière (1968)


  • Gradiva, regia di Giorgio Albertazzi (1970)


  • L'assassinio di Trotsky (The Assassination of Trotsky) regia di Joseph Losey (1972)


  • La nottata, regia di Tonino Cervi (1974)


  • 5 donne per l'assassino, regia di Stelvio Massi (1974)


  • Mark il poliziotto, regia di Stelvio Massi (1975)


  • George Sand, mini serie TV, regia di Giorgio Albertazzi (1981)


  • Gli angeli del potere, film TV, regia di Giorgio Albertazzi (1988)


  • Tutti gli anni una volta l'anno, regia di Gianfrancesco Lazotti (1995)


  • Fatal Frames - Fotogrammi mortali, regia di Al Festa (1996)


  • Crimine contro crimine, regia di Aldo Florio (1998)


  • Li chiamarono... briganti!, regia di Pasquale Squitieri (1999)


  • Tutta la conoscenza del mondo, regia di Eros Puglielli (2001)


  • L'avvocato De Gregorio, regia di Pasquale Squitieri (2003)


  • Ora e per sempre, regia di Vincenzo Verdecchi (2004)


  • AD Project, Home video, regia di Eros Puglielli (2006)


  • La rabbia, regia di Louis Nero (2008)


  • C'è chi dice no, regia di Giambattista Avellino (2011)


  • La sindrome di Antonio, regia di Claudio Rossi Massimi (2016)


  • Un'avventura romantica, regia di Davide Cavuti (2016)



Televisione |




  • Delitto e castigo, regia di Franco Enriquez, venerdì 12 marzo 1954 ore 21,30.


  • Gli spettri, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 28 ottobre 1954.


  • Piccolo mondo antico, 1957, sceneggiato televisivo, voce fuori campo.


  • L'idiota, 26 settembre 1959, sceneggiato televisivo, sceneggiatura e protagonista.


  • Vita di Dante, regia di Vittorio Cottafavi, sceneggiato di 3 puntate, dal 12 dicembre 1965 al 19 dicembre 1965.


  • Don Giovanni, film TV, regia di Vittorio Cottafavi (1967)


  • Jekyll, sceneggiato televisivo, regia di Giorgio Albertazzi (1969)


  • La folie Almayer, film TV, regia di Vittorio Cottafavi (1973)


  • Philo Vance, miniserie televisiva, regia di Marco Leto (1974)


  • Passioni, serie TV, regia di Fabrizio Costa (1993)


  • La rivale, film tv, regia di Alain Nahum (1999)


  • La casa delle beffe, mini serie TV, regia di Pier Francesco Pingitore (2000)


  • Ballando con le stelle, talent show - concorrente (2014)



Radio |




  • Pane vivo, regia di Alberto Casella, trasmessa il 29 marzo 1956, nel secondo programma (poi RAI 2).


  • Recitazione del caso di Pietro Pagolo Boscoli e di Agostino Capponi, di Luca Della Robbia, trascrizione di Andrea Camilleri, regia di Orazio Costa, trasmessa il 15 aprile 1960.



Regista |



Cinema |



  • Gradiva (1970)


Televisione |




  • Jekyll, sceneggiato televisivo (1969)


  • George Sand, sceneggiato televisivo (1981)


  • Colui che non sta al gioco, commedia di Hugo von Hofmannsthal (1985)[10]


  • Gli angeli del potere, film TV (1988)



Teatro |



  • Peer Gynt, Musiche di scena e dramma elaborato per concerto (1980) al Teatro La Fenice di Venezia


Doppiaggio |




  • Gérard Philipe in Le belle della notte, L'uomo e il diavolo


  • Jean Marais in Le notti bianche


  • Francisco Rabal in Marisa la civetta


  • John McEnery in Romeo e Giulietta

  • Voce narrante in Miracolo a Ferrara, Lauta mancia, America così nuda, così violenta, Questo sporco mondo meraviglioso, Dogville, Seabiscuit - Un mito senza tempo



Doppiatori italiani |



  • Stefano Sibaldi in Delirio


Programmi televisivi |




  • Ballando con le stelle 10 (Rai 1, 2014) - Concorrente


  • Giorgio Albertazzi - Vita, morte e miracoli (Rai 5, 2016) - Opera postuma



Discografia parziale |



Album |




  • 1961 - D'Annunzio - Brani scelti da la figlia di Jorio (La voce del padrone, QELP 8045, LP) con Anna Proclemer


  • 1963 - Eliot - La terra desolata (Stereoletteraria, SPM 103, LP)


  • 1974 - La solitudine (Cetra, LP) con Vittorio Gassman


  • Dante - Inferno (Sansoni Accademia Editori, SLI 03, LP) con Tino Buazzelli, Tino Carraro, Ottavio Fanfani, Davide Montemurri


  • Dante - La divina commedia - Paradiso (Nuova Accademia Del Disco, BLI 2005, LP) con Ernesto Calindri, Tino Carraro, Anna Proclemer, Ottavio Fanfani


  • Eluard (LP) con with Gérard Philipe


  • Leopardi - Canti (Cetra, CLC 0829, LP) con Arnoldo Foà, Vittorio Gassman, Alberto Lupo


  • Neruda - 20 poesie d'amore e una canzone disperata (SPM 101, LP)


  • Pasternak - Poesie (SPM 102, LP)


  • Poesie e canzoni con Federico Zecchin



Singoli |




  • 1955 - Petrarca (Cetra - Collana Letteraria Documento, CL 0418, EP 7")


  • 1957 - Solitudine (Cetra - Collana Letteraria Documento, CL 0434, EP 7")


  • 1961 - Lettere d'amore (Cetra - Collana Letteraria Documento, CL 0477, EP 7")


  • 1965 - Discorso della montagna (Cetra - Collana Letteraria Documento, CL 0419, EP 7")


  • 1969 - Questa cosa che chiamiamo mondo/Tema di Linda (Carosello, CL 20222, 7") sigla dello sceneggiato Jekyll


  • 1969 - Ti amo... ed io di più/Edda Sospendi il tempo (Broadway International, 7") con Anna Proclemer


  • 1970 - Miraggio d'estate (Carosello, 7") con Penny Brown


  • I fioretti di S. Francesco (Istituto Internazionale Del Disco, SIL 4001, EP 7") con Antonio Baldini


  • Giorgio Sacchetti - Tre novelle lette da Giorgio Albertazzi (Istituto Internazionale Del Disco, SIL 4096, EP 7")


  • Neruda, Barcarola e altre poesie (Nuova Accademia Disco, DP 6008, EP)



Partecipazione |



  • 2016 - Vitae album di Davide Cavuti


Libri |




  • La nave dei liberti, Bologna, Cappelli, 1953.


  • Pilato sempre, Milano, Ghisoni, 1973.


  • Uomo e sottosuolo, Milano, Ghisoni-Contemporanea, 1976.


  • Un perdente di successo, Milano, Rizzoli, 1988. ISBN 88-17-53014-X.



Onorificenze |











Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— 26 giugno 1996[11]










Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
«Attore, Sceneggiatore e Regista. Uno dei più grandi interpreti del repertorio classico e moderno. Attualmente direttore della Scuola di Teatro a Bagni di Lucca.»
— 2 aprile 2002[12]


Note |




  1. ^ ab Aldo Cazzullo, Morto Giorgio Albertazzi: le tante vite, Salò e il bacio con Visconti, in Corriere della Sera, 28 maggio 2016. URL consultato il 12 settembre 2016.


  2. ^ Repubblica.it, Albertazzi direttore del Teatro di Roma, di Rodolfo Di Giammarco


  3. ^ Repubblica.it, 'Indegno della cattedra' Giorgio Albertazzi non insegnera' a Torino, di Vera Schiavazzi,


  4. ^ ab La Stampa, Albertazzi con nostalgia, 13 febbraio 1989, di Donata Gianeri


  5. ^ Repubblica.it, L'incontro, di Rodolfo Di Giammarco, 27 maggio 2007


  6. ^ Il concetto fu espresso in forma più articolata in dichiarazioni raccolte in Corriere.it, Cazzullo, cit.: «Voltare gabbana, mai. Le stesse cose che mi avevano spinto a Salò, l'anticlericalismo, l'idea sociale della Carta del lavoro e della partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, l'istinto dell'anarchia e della libertà, nel dopoguerra mi spingevano a impegnarmi con la sinistra».


  7. ^ abcdef Grasso, p. 12


  8. ^ E' morto Giorgio Albertazzi, l'ultimo imperatore del teatro: aveva 92 anni, La Repubblica, 28 maggio 2016. URL consultato il 28 maggio 2016.


  9. ^ Giovanni Belardelli, "Albertazzi, quell'odio incivile dell'istituto partigiano", Corriere della Sera, 19 giugno 2016, p. 31.


  10. ^ r.d.g., «Ecco a voi un inedito di Hofmannsthal firmato da Albertazzi», la Repubblica, 30 giugno 1985


  11. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.


  12. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.



Bibliografia |



  • Fabio Poggiali Giorgio Albertazzi, l'ultimo imperatore, Bulzoni, 2005

  • Enrico Lancia e Roberto Poppi Gli attori, Gremese, Roma, 2007 ISBN 8884402697

  • Sergio Basile e Andrea Di Bari Io sono solo, loro sono tutti. Conversazioni teatrali con Giorgio Albertazzi, Miraviglia, 2007

  • Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3aed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.



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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su giorgioalbertazzi.it. Modifica su Wikidata


  • Giorgio Albertazzi, su CineDataBase, Rivista del cinematografo. Modifica su Wikidata


  • (EN) Giorgio Albertazzi, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Giorgio Albertazzi, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata


  • (DEEN) Giorgio Albertazzi, su filmportal.de. Modifica su Wikidata


  • (EN) Giorgio Albertazzi, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata


  • (EN) Giorgio Albertazzi, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata


  • Giorgio Albertazzi in Cinquantamila Giorni de Il Corriere della Sera


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