Campo da tennis
Il campo da tennis è il campo di gioco per il tennis.
Indice
1 Dimensioni
2 Superficie
2.1 Terra battuta
2.1.1 Terra rossa
2.1.2 Terra verde
2.1.3 Altre
2.2 Cemento
2.3 Sintetico
2.4 Erba
3 Note
4 Voci correlate
5 Altri progetti
Dimensioni |
Il rettangolo di gioco ha le seguenti dimensioni: 23,78 m × 10,97 m, compresi i corridoi laterali che sono larghi 1,37 m e sono validi solo nelle partite di doppio. La rete divisoria ha un'altezza di 0,914 m al centro e 1,07 m ai pali di sostegno che devono trovarsi a 0,91 m fuori dal campo. Da ciascun lato della rete le linee a essa parallele sono distanti 6,40 m, delimitando le aree di servizio; subito dopo 5,49 m sono tracciate le linee di fondo. Ai lati e al fondo del campo di gioco vi deve essere spazio sufficiente per i movimenti del giocatore: rispettivamente di 3,65 m e 6,40 m per le gare internazionali e 3,05 m e 5,50 m per le gare nazionali.[1]N.B.: si fa presente che nell'immagine a sinistra (verde) nel disegno non vengono considerate le linee che delimitano il campo stesso, queste, sono comprese nelle misure, altrimenti se non fosse così bisognerebbe inserire nel regolamento la larghezza delle linee stesse.
Superficie |
Se le dimensioni del campo sono fissate esattamente dal regolamento, ciò che può variare da campo a campo è la tipologia di superficie a contatto con i piedi. Una diversa superficie, imprimendo una diversa velocità al rimbalzo della pallina, può modificare notevolmente lo stile di gioco del tennis. In particolare nei tornei internazionali vengono utilizzate tre tipologie di superficie:
Terra battuta (come nel Roland Garros o negli Internazionali d'Italia), più raramente (specialmente negli Stati Uniti) una particolare tipologia di terra denominata terra verde.- Superfici dure, come il cemento (ad esempio US Open e Australian Open fino al 2007) o i manti sintetici (Rebound Ace, Plexicushion, DecoTurf ecc...)
- Erba, il cui esempio più celebre è Wimbledon; a volte, viene utilizzata sintetica.
Terra battuta |
.mw-parser-output .vedi-anche{border:1px solid #CCC;font-size:95%;margin-bottom:.5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:first-child{padding:0 .5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:last-child{width:100%}
Terra rossa |
La terra rossa è la più diffusa superficie tennistica in Europa continentale e in Sud America; proprio per questa diffusione geografica che i migliori tennisti specialisti della terra rossa provengono proprio da queste aree, come l'argentino Guillermo Vilas, il brasiliano Guga Kuerten e lo spagnolo Rafael Nadal, considerato il miglior giocatore di sempre su questa superficie; invece, nel circuito femminile WTA la migliore specialista della terra rossa è la belga Justine Henin.
È la superficie più lenta: la palla viene fortemente rallentata dopo il rimbalzo facilitando conseguentemente lo scambio da fondo campo. Gli specialisti di questa disciplina hanno ottime capacità di scambio e molta forza fisica. La terra rossa, dopo l'erba, è il manto che necessita di più manutenzione.
Terra verde |
La terra verde, anche detta Terra hawaiana è un manto utilizzato quasi esclusivamente negli Stati Uniti, molto più veloce della terra rossa e di colore verde, che però è sempre meno diffuso. Il suo colore proviene dalla essere ricavata dalla frammentazione del basalto e non dell'argilla.
Durante gli anni settanta e ottanta questa tipologia di superficie era molto diffusa e ospitava diversi tornei, quasi esclusivamente negli Stati Uniti. Anche gli US Open si sono disputati su questa superficie per tre edizioni (dal 1975 al 1977).
Attualmente sebbene questo tipo di campo sia ancora molto diffuso negli Stati Uniti (è maggiormente diffuso nel Sud e nell'Est del paese) solo un torneo professionistico femminile si disputa su di esso: la Family Circle Cup.
Altre |
Terra blu: La terra blu, realizzata dalla terra rossa tradizionale, precedentemente decolorata e successivamente ricolorata di blu, è stata impiegata per la prima e unica volta nel torneo Mutua Madrileña Madrid Open 2012. Fin da prima dell'inizio del torneo fu oggetto di numerose critiche da parte di alcuni giocatori, a cui seguirono altre di numerosi top player durante il torneo, con la minaccia di non giocare il torneo l'anno successivo se il manto fosse rimasto lo stesso.[2] I problemi del terreno lamentati dai giocatori erano relativi alla sua scivolosità e al rischio di infortuni.
Terra marrone: È identica per caratteristiche alla terra verde ma ha una diversa colorazione per aumentare la visibilità della pallina.
Terra grigia: Viene ricavata dalla frammentazione di pietre, deve essere mantenuta umida durante gli incontri altrimenti acquisisce un aspetto farinoso. È molto più scivolosa della terra tradizionale.
Terra gialla: Viene utilizzata nella Copa Sevilla e presenta le stesse caratteristiche della terra rossa.
Terra sintetica: La terra sintetica possiede caratteristiche abbastanza simili alla terra rossa tradizionale ed è costituita da uno strato di fibre sintetiche, ricoperto da uno strato di terra, la quale può assumere vari colori, in base alle esigenze (rossa, verde, viola, azzurra, marrone, beige, grigia). A differenza delle altre terre, questa esige molta meno manutenzione.
Cemento |
Il cemento è una superficie abbastanza veloce e diffusa in tutto il mondo, anche perché non necessita di alcuna manutenzione e ha un basso costo di posa in opera. Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, si sono diffuse diverse tipologie di questa superficie, in particolare il cemento poroso che, come accade negli asfalti antipioggia, assorbe l'acqua piovana permettendole di scorrere su un manto sottostante impermeabile e inclinato, permettendo così di costruire dei campi perfettamente piani, cosa non possibile precedentemente a causa della necessità di far scorrere l'acqua verso l'esterno. Una delle principali qualità di questo manto rispetto alla terra e all'erba è l'omogeneità della superficie, che non permette alla pallina di assumere rimbalzi imprevisti. A causa della durezza e del pesante attrito che esercita sui piedi del tennista può dare problemi alle articolazioni della gamba.
Sintetico |
Con questo nome vengono definite numerose tipologie di manto aventi in comune, appunto, la sinteticità del materiale e utilizzate, almeno nel circuito ATP, prevalentemente Indoor. Spesso per "sintetico" si intende superfici Mantoflex in resine multicolor. Le caratteristiche fisiche e tennistiche di questo manto possono variare secondo i componenti sintetici utilizzati, ma in generale si tratta di superfici più veloci della terra rossa e più lente del cemento. Hanno caratteristiche molto simili al cemento (vengono infatti categorizzate come "hard" [dure] insieme al cemento) ma risultano più elastiche, garantendo alla palla un rimbalzo leggermente più ampio e lento. Analogamente al cemento, i campi sintetici, generalmente, non necessitano di una particolare manutenzione. Non viene utilizzato più in tornei professionistici.
Erba |
L'erba è la più classica delle superfici tennistiche, formata da un piccolo manto d'erba su un durissimo strato terroso, necessita di una costante ed impegnativa manutenzione, è diffusa infatti tra i circoli più importanti e con maggiori disponibilità economiche, è la classica superficie verde su cui si svolge il più celebre dei tornei del Grande Slam, Wimbledon.
È il più veloce manto tennistico tra quelli maggiormente diffusi, in quanto imprime alla palla un rimbalzo molto basso.
Uno stile di gioco prevalentemente offensivo è il più redditizio su questo tipo di superficie, caratterizzato da scambi brevi, frequenti discese a rete e servizi vincenti mentre, al contrario, è più difficile applicare lunghi scambi da fondo campo.
Note |
^ (EN) ITF Rules of Tennis (PDF), su itftennis.com, p. 6. URL consultato il 6 agosto 2012.
^ (EN) ATP Decides Against Blue Clay in 2013, su atpworldtour.com, 23 giugno 2012. URL consultato il 24 giugno 2012.
Voci correlate |
- Terra battuta
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su campo da tennis