Francesca Schiavone
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Francesca Schiavone | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Francesca Schiavone nel 2017 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 166 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 60 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ritirata | 5 settembre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2006 | Fed Cup | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2009 | Fed Cup | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2010 | Fed Cup | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 2 luglio 2018 |
Francesca Schiavone (Milano, 23 giugno 1980) è un'ex tennista italiana.
Vincitrice del Roland Garros 2010, è stata la prima italiana (e il terzo italiano in assoluto dopo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta) ad aver vinto un torneo del Grande Slam nel singolare: trattasi questa, insieme allo US Open 2015 vinto da Flavia Pennetta, della vittoria più importante per il tennis italiano al femminile. Attualmente è l'unica giocatrice italiana ad aver disputato due finali del Grande Slam, avendo raggiunto l'ultimo atto al Roland Garros anche nel 2011 (finale persa contro Na Li), nonché l'ultima tennista al mondo ad essersi aggiudicata un torneo del Grande Slam utilizzando il rovescio ad una mano.
In carriera ha vinto in totale 8 tornei WTA in singolare e 7 in doppio, accumulando montepremi superiori a 10 000 000 $ (prima italiana a raggiungere tale risultato) e battendo, durante il corso degli anni, giocatrici di alto livello come Serena Williams, Caroline Wozniacki, Justine Henin, Amélie Mauresmo, Dinara Safina e Jelena Janković (tutte ex numero uno del ranking).
È stata nº4 del mondo nel gennaio 2011 (posizione mai raggiunta da nessun'altra italiana) grazie alla vittoria negli ottavi di finale degli Australian Open 2011 su Svetlana Kuznecova dopo 4 ore e 44 minuti di gioco: trattasi questa della partita più lunga di sempre nella storia del tennis femminile.[1][2][3][4] È l'unica italiana ad avere raggiunto i quarti di finale in tutte le prove del Grande Slam. Si è aggiudicata tre volte la Fed Cup con l'Italia nel 2006, 2009 e 2010, successi grazie ai quali è stata premiata dal CONI con il Collare d'oro al merito sportivo.
Indice
1 Biografia
1.1 Carriera
1.2 La vittoria al Roland Garros
1.3 2011 - Seconda finale Slam
1.4 2012 - 5º titolo in carriera e ottavi a Wimbledon
1.5 2013 - 6º titolo in carriera e ottavi al Roland Garros
1.6 2014 - Ottavi agli Internazionali
1.7 2015 - L'uscita dalle Top100
1.8 2016 - 7º titolo in carriera
1.9 2017 - L'ottavo titolo e 600 vittoria in carriera
1.10 2018
2 Statistiche
2.1 Singolare
2.1.1 Vittorie (8)
2.1.2 Sconfitte (12)
2.2 Doppio
2.2.1 Vittorie (7)
2.2.2 Sconfitte (9)
2.3 Fed Cup
2.3.1 Vittorie (3)
2.3.2 Sconfitte (1)
2.4 Risultati in progressione
3 Onorificenze
4 Riconoscimenti
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Biografia |
Milanese di origini irpine da parte paterna (i nonni e il padre sono nativi dell'avellinese: il padre vive a Milano dall'età di 11 anni[5], mentre la madre è originaria di Bornato nella provincia di Brescia) è professionista dal 1998, dopo aver vinto il titolo di campione d'Italia Under-18.
Capace di giungere in diverse occasioni alle fasi finali dei tornei maggiori, anche come doppista, a tutto il giugno 2010 ha vinto, nel circuito WTA, 10 incontri che la vedevano opposta a un'avversaria tra le prime dieci del mondo: spicca in tale contesto la vittoria sulla belga Justine Henin, all'epoca numero 1 del ranking, nel torneo di Dubai del 2008; in un'altra occasione fuori da quelle citate, e in rappresentanza dell'Italia, aveva battuto la francese Amélie Mauresmo (all'epoca anch'essa capolista della classifica WTA) nel corso della Fed Cup 2006.
Carriera |
Nel 2000 si è qualificata per la prima volta in un torneo del Grande Slam (gli US Open) raggiungendo il 3º turno: nello stesso anno è giunta anche in finale nel torneo di Tashkent; l'anno successivo ha raggiunto i quarti di finale a Parigi e Roma e le semifinali ad Auckland.
In ragione di tali risultati ha raggiunto un suo primo picco nel 2002 con la posizione numero 23 nel ranking WTA.
Grazie alla semifinale al torneo di Los Angeles 2003 (persa contro Kim Clijsters) e i quarti al successivo torneo di Flushing Meadows (uscita a opera di Jennifer Capriati), ha raggiunto a fine anno la posizione numero 14.
Al torneo olimpico di tennis di Atene, nel 2004, è giunta inoltre ai quarti di finale: presentatasi con il seeding numero 11 del torneo, fu battuta dalla russa Anastasija Myskina, numero 3.
A inizio 2006, dopo gli ottavi di finale a Melbourne (sconfitta, ancora, da Kim Clijsters), ha eguagliato il miglior risultato di un'altra tennista italiana, Silvia Farina, raggiungendo l'undicesimo posto.
Il 17 settembre di quello stesso anno ha fatto parte della squadra italiana (oltre la Schiavone, Flavia Pennetta, Mara Santangelo e Roberta Vinci) che ha vinto per la prima volta nella storia del torneo la Fed Cup (equivalente femminile della Coppa Davis), battendo a Charleroi in finale per 3-2 la squadra belga che annoverava tra le sue giocatrici di vertice Justine Henin.[6]
Nel 2007 ha vinto anche il suo primo torneo WTA in singolare, a Bad Gastein in Austria, sconfiggendo la locale tennista Yvonne Meusburger per 6-1 6-4. Di nuovo ai Giochi Olimpici, a Pechino nel 2008, è stata sconfitta al terzo turno in singolare; nel doppio, in coppia con Flavia Pennetta, ha raggiunto i quarti di finale. Le due italiane hanno perso dall'Ucraina, rappresentata dalle sorelle Alona e Kateryna Bondarenko, dopo aver fallito un match point.
Al torneo di Wimbledon 2009 ha raggiunto i quarti di finale, quarta italiana a ottenere tale traguardo nella competizione inglese dopo Lucia Valerio (1933), Laura Golarsa (1989) e Silvia Farina (2003): in tale occasione l'eliminazione è giunta a opera della russa Elena Dement'eva, anche se tra le imprese di rilievo può annoverare la vittoria sulla francese Marion Bartoli, ivi finalista nel 2007, con il punteggio di 6-0 nel secondo set.
Il quarto di finale di Wimbledon ha costituito l'inizio di una striscia di buone prestazioni che hanno visto i momenti migliori nella finale a Praga (sconfitta dalla coetanea austriaca Sybille Bammer) e il terzo turno a Flushing Meadows (eliminata dall'allora numero 9 del ranking, la bielorussa Viktoryja Azaranka).
A ottobre è arrivata alla finale del torneo di Osaka, perdendo dall'australiana Samantha Stosur, e una settimana più tardi ha conquistato il suo secondo torneo WTA a Mosca sulla bielorussa Vol'ha Havarcova (6-3 6-0) in finale.
A novembre è giunta, inoltre, anche la seconda vittoria con l'Italia in Fed Cup: a Reggio Calabria la squadra azzurra (Schiavone, Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani) ha battuto 4-0 le statunitensi,[7] confermando anche il ranking di prima squadra nazionale femminile del mondo certificato dalla Federazione Internazionale Tennis.[7]. Francesca ha contribuito al successo superando, nella prima giornata, Melanie Oudin in due set.
Nell'aprile 2010 ha vinto a Barcellona il suo terzo titolo, al termine di una finale contro la sua connazionale Roberta Vinci.
La vittoria al Roland Garros |
Presentatasi al torneo femminile del Roland Garros 2010 da numero 17 del ranking, la Schiavone dopo aver sconfitto nei primi due turni Regina Kulikova (con difficoltà, essendo stata sotto di un break nel terzo set) e Sophie Ferguson, elimina al terzo la testa di serie n.11 ed ex-top ten Li Na e agli ottavi la numero 30 del seeding Marija Kirilenko giungendo così per la quarta volta ai quarti di finale di uno slam dove sconfigge la numero tre del mondo Caroline Wozniacki.
In semifinale usufruisce poi del ritiro di Elena Dement'eva, che aveva perso il primo set 6-7 al Tie-break, diventando la prima donna italiana, quarta italiana in assoluto dopo De Stefani, Pietrangeli e Panatta, a raggiungere la finale di un torneo dello Slam,[8] migliorando così il record femminile detenuto dalle semifinaliste Maud Rosenbaum (New York 1930), Annalisa Bossi (Parigi 1949) e Silvana Lazzarino (Parigi 1954);[9] due giorni più tardi, battendo in finale Samantha Stosur (la quale tuttavia aveva eliminato Serena Williams, ritenuta pericolosa per la Schiavone), dalla quale aveva perso pochi mesi addietro nel citato torneo di Osaka e contro la quale vantava un saldo negativo di una vittoria contro quattro sconfitte, per 6-4 7-6 (7-2 al tie break)[10][11], ha ritoccato il suo primato ed è divenuta la prima donna italiana a vincere un torneo dello Slam nonché la terza atleta in assoluto dopo Nicola Pietrangeli (vincitore a Parigi in due edizioni nel 1959 e 1960) e Adriano Panatta (ancora a Parigi, 1976).
Francesca Schiavone è anche, nell'era-Open, la seconda più anziana vincitrice del primo Slam: ha vinto il torneo di Parigi all'età di 29 anni e 345 giorni, contro i 30 anni e 267 giorni della britannica Ann Haydon-Jones, campionessa a Wimbledon il 5 luglio 1969[12][13]. Ha stabilito inoltre un altro primato, essendo la prima donna fuori dalle prime dieci del ranking ad aver vinto gli Open di Francia nell'era-Open e, più in generale, dal 1933. La vittoria le ha permesso di salire 11 posizioni nella classifica di merito WTA, e di attestarsi al numero 6 a partire dal 7 giugno 2010.
Dopo la vittoria al Roland Garros la milanese viene subito eliminata da Sorana Cîrstea al primo turno il 15 giugno sull'erba di Eastbourne e la settimana successiva, di nuovo al primo turno, a Wimbledon, dove si arrende alla russa Vera Duševina con il punteggio di 6-7 7-5, 6-1. Nel mese successivo non partecipa a nessun torneo. Rientra finalmente il 26 luglio al torneo di Istanbul come testa di serie n.1, ma perde malamente al secondo turno 6-4 6-2 con l'inglese Elena Baltacha. Stessa sorte nel torneo di Cincinnati contro Elena Vesnina. A Montréal, invece, riesce a superare due turni, con Ekaterina Makarova e una Dinara Safina precipitata al numero 70 del mondo, prima di perdere nei quarti da Caroline Wozniacki, curiosamente per 6-3 6-2, quasi uno specchio dei quarti di Parigi.
A settembre 2010 partecipa agli US Open a Flushing Meadows, dove giunge ai quarti di finale senza perdere un set, prima di essere sconfitta 7-6 6-4 dalla numero 3 del seeding Venus Williams in una serata caratterizzata dal vento che penalizzerà il suo gioco fatto di volée, palle corte e tagliate. Per altro, la sconfitta subita in questa occasione è l'ottava su otto partite giocate contro la ex numero 1 del mondo. Di quest'edizione dello Slam americano, rimarrà però nella memoria collettiva il colpo sotto le gambe realizzato contro Al'ona Bondarenko nell'incontro di terzo turno, sul punteggio di 6-1 4-5 e servizio Schiavone.
Al torneo di Tokyo, arriva in semifinale, dove perde di misura 6-4 7-5 contro Elena Dement'eva.
In virtù dei risultati di settembre e ottobre, il 4 ottobre 2010 migliora il suo ranking nella classifica WTA (da tre mesi è stabilmente numero 8) e riconquista per la seconda volta la posizione numero 6 tra le prime dieci al mondo.
Il 7 ottobre 2010 per effetto della semifinale di Tokyo e dei quarti di finale di Pechino, si qualifica per il Masters di fine anno, in programma a Doha tra il 26 e il 31 ottobre. Diventa la terza italiana a raggiungere tale obiettivo, dopo Raffaella Reggi nel 1986, 1987 e 1989, e Silvia Farina nel 2001 e 2002. È però la prima a qualificarsi con l'attuale formula del Masters a 8 partecipanti suddivise in due gironi invece delle 16 con eliminazione diretta.
Nel Masters di Doha, tuttavia, Francesca non riesce ad andare al di là del girone. Nel gruppo di Caroline Wozniacki, Elena Dement'eva e Samantha Stosur, perde proprio da quest'ultima il primo incontro. Salita 4-0 con 16 punti a 3 di parziale, la milanese si fa rimontare e perde il primo set, e successivamente anche la partita per 6-4 6-4. Contro la Wozniacki, Francesca lotta ad armi pari per un set, vinto 6-3, prima di cedere i due successivi per 6-1 6-1 (anche se il punteggio non fotografa affatto un match molto lottato da ambo le parti). A eliminazione già stabilita, c'è almeno il successo contro Elena Dement'eva per 6-4 6-2, in quello che si scoprirà essere, a partita appena conclusa, l'ultimo match della carriera della tennista russa. Quest'ultima ha poi affermato di non aver detto all'avversaria che quello sarebbe stato il suo ultimo match allo scopo di non falsare in qualche modo il suo rendimento in partita.
Per Francesca però nel 2010 c'è un ultimo appuntamento: la finale di Fed Cup a San Diego. Nel singolare d'apertura supera Coco Vandeweghe, schierata a sorpresa da Mary Joe Fernández, per 6-2 6-4, ma il giorno dopo, l'incontro che dovrebbe dare la vittoria all'Italia si trasforma, per la milanese, in una prestazione incolore contro Melanie Oudin, che disputa il miglior match di un anno opaco e vince 6-3 6-1, senza impedire comunque all'Italia, grazie alla decisiva vittoria di Flavia Pennetta, di aggiudicarsi il trofeo per la terza volta in cinque anni.
2011 - Seconda finale Slam |
Il 23 gennaio 2011 accede per la prima volta in carriera ai quarti di finale dell'Australian Open, eliminando la russa Svetlana Kuznecova col punteggio di 6-4 1-6 16-14 e salvando ben sei match point per proprio merito. L'incontro, durato 4 ore e 44 minuti, è il più lungo mai disputato nella storia del singolare femminile del torneo, nonché nella storia di tutti e quattro i tornei del Grande Slam.[14]
Nei quarti di finale, contro la numero 1 del mondo Caroline Wozniacki, l'italiana si arrende in tre set per 6-3 3-6 3-6.[15] Questo risultato le garantisce di raggiungere la quarta posizione del ranking, la più alta di un italiano dal 1973, anno dell'introduzione del computer, eguagliando Adriano Panatta.
Si presenta al Roland Garros da campionessa in carica. Arriva facilmente ai quarti senza perdere neanche un set, dove affronta Anastasija Pavljučenkova; sotto 1-6 1-4 Francesca riesce a rimontare e a vincere un match incredibile chiuso con il punteggio di 1-6 7-5 7-5. Il 2 giugno del 2011, battendo la francese Marion Bartoli con il punteggio di 6-3 6-3, raggiunge per la seconda volta consecutiva la finale, dove viene però sconfitta dalla cinese Li Na in due set con il punteggio di 6-4, 7-6 (7-0) nel Tie-break. Con la finale raggiunta e persa è scesa al numero 7 della classifica WTA.
Festeggia i suoi 31 anni proprio nel giorno d'esordio a Wimbledon dove batte al primo turno Jelena Dokić; nello stesso giorno la Schiavone si toglie anche la soddisfazione di giocare nel Campo Centrale con il tetto coperto (prima italiana in assoluto ad avere tale possibilità). Tuttavia, dopo aver avuto serie difficoltà a vincere i primi turni, si fa eliminare a sorpresa al terzo turno da Tamira Paszek 10-8 al terzo set. Anche agli US Open non va oltre gli ottavi di finale dove viene stoppata dalla russa Pavlyuchenkova, che si prende così la rivincita della sconfitta nei quarti di Parigi qualche mese prima.
Arriva al China Open di Pechino come una delle teste di serie: vince il primo turno con la qualificata Bojana Jovanovski ma si fa sconfiggere successivamente da Dominika Cibulková con un secco 6-2 6-2. Nonostante un'ottima stagione, non riesce a qualificarsi per il Masters di fine anno come nel 2010.
2012 - 5º titolo in carriera e ottavi a Wimbledon |
Inizia l'anno raggiungendo la semifinale al torneo di Brisbane, sconfitta in semifinale dall'estone Kaia Kanepi. Mentre agli Australian Open esce inaspettatamente al secondo turno contro Romina Oprandi.
Nel mese di febbraio la Schiavone disputa il torneo di Doha e viene eliminata al secondo turno da Yanina Wickmayer, mentre la settimana seguente viene eliminata al secondo turno del torneo di Dubai da Ana Ivanović per 6-1 7-5.
Ad Indian Wells esce al terzo turno contro la ceca Lucie Šafářová anche a causa di un problema fisico. Anche nel successivo torneo di Miami non va oltre il secondo turno contro, sconfitta stavolta da Ksenija Pervak.
Il 26 maggio conquista il suo 5º titolo WTA vincendo gli Internationaux de Strasbourg grazie alla vittoria finale sulla francese Alizé Cornet con il punteggio di 6-4 6-4. Grazie a questo risultato risale al 12º posto nella classifica WTA. Erano passati quasi 2 anni dall'ultimo titolo WTA vinto dalla Schiavone. Arriva a Parigi con molta fiducia e determinazione ma, dopo le due eccezionali edizioni precedenti, disputa un Roland Garros deludente, sconfitta al terzo turno dalla statunitense Varvara Lepchenko con il punteggio di 3-6 6-3 8-6. Con questo risultato perde i punti della finale raggiunta l'anno precedente, scendendo quindi alla posizione nº 27 del ranking mondiale.
Sull'erba l'andazzo iniziale pare quello della stagione: all'AEGON Classic di Birmingham, esce sconfitta subito dalla giapponese Misaki Doi. All'UNICEF Open di 's-Hertogenbosch, è capace di superare due turni ma non senza patemi: contro Marija Kirilenko, rimonta da uno svantaggio di 5-3 nel terzo set, contro Irina-Camelia Begu si trova in svantaggio per 0-6 nel tie-break del terzo set, ma annulla incredibilmente tutti i match point, più altri due successivamente e chiude 10-8. Contro Kim Clijsters perde nei quarti di finale in un match a tratti contrassegnato da un alto contenuto tecnico. Al Torneo di Wimbledon 2012, le tocca in sorte la padrona di casa Laura Robson al primo turno riuscendo a trionfare al terzo set per 2–6, 6–4, 6–4. Al turno successivo, è Kristýna Plíšková a cedere per 6-4 6-4, mentre al terzo turno è la volta di Klára Zakopalová, sconfitta per 6-0 6-4. Agli ottavi viene sconfitta dalla campionessa uscente Petra Kvitová con il punteggio 4-6 7-5 6-1. Anche in doppio si toglie belle soddisfazioni con l'amica Flavia Pennetta: negli ottavi di finale, le due eliminano le campionesse in carica del torndo Květa Peschke (Rep.Ceca) e Katarina Srebotnik (Slovenia), coppia n. 3 del mondo. Il 5 luglio con il risultato di 6-2 6-7 6-4 battono le spagnole Nuria Llagostera Vives e María José Martínez Sánchez (coppia n. 9 del tabellone) raggiungendo la loro prima semifinale in doppio a Wimbledon. La coppia perderà contro le ceche che nei quarti avevano eliminato le italiane nº 2 del tabellone Sara Errani e Roberta Vinci. Alla fine del torneo Francesca sale al nº 22 in singolare e al nº 44 in doppio (nella specialità era la nº 87, prima di partecipare al torneo).
Partecipa alla sua terza Olimpiade consecutiva ai Giochi della XXX Olimpiade di Londra, perdendo al secondo turno contro la grande rivale Vera Zvonarëva con il punteggio di 6-3 6-3. Partecipa anche al torneo di doppio in coppia con Flavia Pennetta, ma le due vengono sconfitte al secondo turno.
Nel torneo di Cincinnati, sul cemento americano, viene battuta all'esordio dalla giovane promessa italiana Camila Giorgi col punteggio di 6-1 6-3. Anche agli US Open esce subito al primo turno per mano di Sloane Stephens per 6-3 6-4.
2013 - 6º titolo in carriera e ottavi al Roland Garros |
Inizio in salita nel 2013 per Francesca, eliminata al primo turno sia a Hobart (dove era testa di serie numero sei) da Kirsten Flipkens, che agli Australian Open, dove viene sconfitta da Petra Kvitová per 6-4 2-6 6-2 in un match comunque molto lottato.
In febbraio, scivolata oltre la cinquantesima posizione nel ranking mondiale, non riesce ad entrare nel main draw dell'Open GDF Suez di Parigi perdendo al primo turno di qualificazione contro la francese Caroline Garcia. Anche a Doha viene eliminata all'esordio da un'altra francese, Marion Bartoli. La prima vittoria arriva a Bogotà dove, da numero quattro del tabellone, arriva al secondo turno perdendo contro l'argentina Paula Ormaechea (che poi raggiungerà la sua prima finale WTA). Ad Acapulco raggiunge i quarti, dove viene sconfitta per 6-7, 6-4, 6-2 da Carla Suárez Navarro, rientrando così tra le prime cinquanta giocatrici al mondo.
A marzo, dopo aver battuto Flavia Pennetta in un derby tutto italiano, perde 6-2 6-1 al secondo turno di Indian Wells contro Marija Šarapova e successivamente raggiunge il secondo turno anche a Miami, mentre a Charleston viene battuta subito al primo turno.
Disputa un ottimo torneo, invece, a Marrakech dove, senza cedere neanche un set in tutto il torneo, batte in successione Petra Martić, Simona Halep, Alizé Cornet e Chanelle Scheepers e raggiunge la finale dove supera la spagnola Lourdes Domínguez Lino con il risultato di 6-1 6-3, aggiudicandosi così il 6º titolo WTA della carriera.
Tuttavia il seguito della stagione sulla terra rossa riserva altre delusioni alla tennista milanese: dopo il secondo turno raggiunto all'Estoril, viene infatti eliminata al debutto sia a Madrid sia a Roma, dove viene subito sconfitta da Kiki Bertens 7-5, 6-2.
Si riscatta al Roland Garros, dove esordisce battendo al primo turno l'ungherese Melinda Czink 6-0 7-6 e sconfiggendo al secondo turno in tre set la testa di serie nº 21 Kirsten Flipkens; al turno successivo sconfigge a sorpresa la francese nº13 del ranking Marion Bartoli col punteggio netto di 6-2 6-1. Torna negli ottavi dopo tre anni dall'ultima volta, ma qui è costretta a cedere alla nº3 del mondo Viktoryja Azaranka per 6-3 6-0.
Inaugura la stagione sull'erba all'AEGON Classic di Birmingham come testa di serie nº 15. Superate la georgiana Anna Tatišvili per 2-6 6-3 7-6(3) al primo turno, l'ucraina Nadežda Kičenok per 7-6(4) 6-2 al secondo e la neozelandese Marina Eraković al terzo turno per 7-6(3) 6-3, viene battuta ai quarti dalla futura vincitrice del torneo, Daniela Hantuchová dopo quasi tre ore e mezza di gioco, con il punteggio di 7-6(8) 4-6 7-6 (3). A Wimbledon perde subito al primo turno dalla tedesca Sabine Lisicki (poi finalista del torneo) per 6-2 6-1; prende parte anche al tabellone di doppio e di doppio misto, venendo però anche qui estromessa all'esordio.
La stagione sul cemento americano è deludente: a Cincinnati è costretta a partire dalle qualificazioni, venendo subito sconfitta dalla britannica Heather Watson in tre set. Agli U.S. Open la sua classifica bassa le pone di fronte al primo turno la nº1 del mondo Serena Williams che le infligge un sonoro 6-0 6-1.
Prima di terminare la stagione, prende parte al torneo di Seul dove, con una buona prestazione, elimina nei quarti di finale la tedesca Andrea Petković in tre set, arrivando quindi in semifinale dove viene estromessa. Nel Wta Premier di Pechino arriva fino agli ottavi dove incontra di nuovo Serena Williams; a differenza di quanto accaduto poche settimane prima nello Slam americano, la Schiavone disputa un ottimo match nonostante venga battuta per 6-4 7-5, dopo esser stata avanti 5-3 nel secondo set.
2014 - Ottavi agli Internazionali |
Francesca inizia l'anno con due eliminazioni al primo turno: a Brisbane contro la Jankovic e a Sydney viene estromessa dalla Šafářová in due set. Delude anche agli Australian Open dove viene sconfitta al primo turno da Dominika Cibulková, che arriverà poi in finale. Sconfitte all'esordio arrivano anche nei seguenti tornei di Parigi, Doha, Rio de Janeiro, Florianopolis.
Per trovare la prima vittoria annuale bisogna arrivare a Indian Wells dove sconfigge al primo turno Mona Barthel, ma viene sconfitta nell'incontro seguente da Samantha Stosur. A Miami non supera il primo turno. A Katowice supera la qualificata russa Vera Duševina, numero 143 del mondo, per 6-0 6-2, prima di perdere al secondo turno con la numero uno del torneo Agnieszka Radwańska.
Quando si presenta a difendere il titolo di Marrakech occupa la posizione 48 del ranking WTA e accede al tabellone come testa di serie nº 8; il sorteggio le pone di fronte la qualificata spagnola Beatriz García Vidagany, numero 247 del mondo che la sconfigge in 66 minuti per 6-3 6-2.
Al torneo di Madrid sulla terra rossa supera al primo turno la russa Elena Vesnina in un match combattutissimo, ma al secondo turno si profila un derby tutto azzurro con Sara Errani che la sconfigge in 65 minuti per 6-3 6-1.
Partecipa agli Internazionali BNL d'Italia dove disputa un ottimo torneo nel quale batte la canadese Eugenie Bouchard 6-3 6-4 e la giovane spagnola Garbine Muguruza Blanco al Tie-Break del terzo set. Torna quindi negli ottavi di finale a Roma dopo 3 anni, ma cede ad Agnieszka Radwańska per 6-4 6-1.
Non brilla al Roland Garros dove viene sconfitta all'esordio dalla croata Tomljanovic per 6-3 6-3. L'uscita dei punti degli ottavi di finale del 2013 la fanno scivolare oltre la 70ª posizione in classifica. Si prepara ad affrontare la stagione sull'erba prendendo parte ai tornei di H'ertogenbosch, dove supera la cinese Shuai Peng 6-3 6-4 ma viene sconfitta in seguito dall'americana Sloane Stephens per 6-2 6-4, e a Eastbourne dove supera le qualificazioni ma esce all'esordio per mano di Ekaterina Makarova per 7-5 6-3. Anche a Wimbledon esce al primo turno, battuta stavolta da Ana Ivanović per 7-6 6-4 (nel Tie-Break del primo set Francesca era avanti 4-0 subendo poi la rimonta della serba fino all'8-6 finale).
Disputa una buona stagione sul cemento americano. Parte dalle qualificazioni nel torneo di Cincinnati ma viene fermata all'ultimo turno da Nicole Gibbs per 6-3 4-6 6-2. A Istanbul arriva fino a quarti di finale battuta dalla francese Kristina Mladenovic con il punteggio di 3-6 6-3 7-5. Partecipa anche al torneo di Baku dove si spinge fino in semifinale dove viene sconfitta dall'ucraina Elina Svitolina per 3-6 6-1 6-4. È la prima semifinale Wta che la Schiavone raggiunge dopo quasi un anno di digiuno. Non brilla invece agli US Open dove cede all'americana Vania King per 6-3 3-6 6-3. A 34 anni, da nº74 del mondo e con l'uscita al primo turno da sei Slam consecutivi, la Schiavone conferma ai microfoni della Gazzetta dello Sport di voler continuare a giocare ancora con tanta voglia e divertimento.
Inizia il tour asiatico raggiungendo la semifinale al torneo di Hong Kong dove viene sconfitta da Sabine Lisicki, mentre esce subito al primo turno nei tornei di Seul, Wuhan, Pechino (sconfitta dall'amica-rivale Samantha Stosur) e Tianjin.
Torna a vincere una partita nel torneo francese di Limoges: si spinge fino in semifinale (la terza della stagione) dove viene battuta da Tereza Smitková 6-3 6-2, concludendo l'anno da nº78 del mondo.
Il 15 dicembre viene premiata dal CONI con il Collare d'Oro al Merito Sportivo insieme alle colleghe-amiche Roberta Vinci e Flavia Pennetta per la vittoria della Fed Cup nel 2013.
2015 - L'uscita dalle Top100 |
Inizia l'anno con una sconfitta al primo turno sia ad Auckland e sia nelle qualificazioni del torneo Premier di Sydney. Anche agli Australian Open viene eliminata subito all'esordio dall'americana Coco Vandeweghe per 6-2 6-2.
La prima vittoria stagionale arriva nelle qualificazioni del torneo Premier di Anversa, battendo in successione Ljudmyla Kičenok 6-2 6-1, Océane Dodin 6-4 6-2 e Anna-Lena Friedsam 7-5 6-2. Accede così al tabellone principale dove batte Klára Koukalová 6-3 6-1 e la numero dieci del mondo Angelique Kerber 6-1 6-1 (era dal gennaio 2012 che la Schiavone non batteva una Top 10); nei quarti di finale deve però arrendersi alla spagnola Carla Suárez Navarro che la estromette per 6-3 6-2.
Anche nel seguente torneo di Doha è costretta a partire dalle qualificazioni, dove al primo turno batte la numero uno del tabellone Belinda Bencic 6-7 6-2 6-2, prima di fermarsi nel turno successivo contro Stefanie Vögele che la batte per 6-2 6-3. A Monterrey raggiunge gli ottavi di finale, dove però è costretta a cedere alla terza testa di serie Caroline Garcia per 7-6 6-0.
Delude nei ricchi tornei americani di Indian Wells, sconfitta all'esordio dalla qualificata Lin Zhu in tre set, e a Miami, dove nel primo turno delle qualificazioni la sorte le mette contro di nuovo la cinese Zhu che la batte con un netto 6-4 6-0. Sconfitte al primo turno arrivano anche nei seguenti tornei su terra rossa di Bogotà, Madrid e Roma, battuta in quest'ultima occasione da Karin Knapp per 6-4 6-1 in derby tutto italiano. Le cose non vanno meglio a Strasburgo, dove viene eliminata al secondo turno.
Si presenta al Roland Garros da nº92 del mondo; all'esordio batte la cinese Qiang Wang 3-6 6-3 6-4, tornando così a vincere una partita in un torneo del Grande Slam dopo 6 eliminazioni consecutive al primo turno. Batte poi Svetlana Kuznecova 6-7 7-6 10-8 (annullandole un match point) dopo una battaglia durata 3 ore 50 minuti di gioco, mentre al terzo turno deve arrendersi ad Andreea Mitu che la batte 7-5 6-4.
Dopo essere uscita all'esordio sia a Nottingham che nelle qualificazioni del torneo Premier di Eastbourne, arriva a Wimbledon tagliando l'incredibile traguardo dei 60 tornei del Grande Slam giocati consecutivamente dal 2000 ad oggi; al primo turno cede però a Sara Errani per 6-2 5-7 6-1 in un derby tutto italiano.
Inizia la stagione sul cemento partecipando al torneo di Istanbul battendo Sesil Karatančeva con un sonoro 6-0 6-1, si aggiudica poi il derby azzurro contro Camila Giorgi per 6-4 7-6 mentre nei quarti di finale cede a Kirsten Flipkens 6-2 6-4. A Baku invece non riesce a difendere la semifinale dell'anno prima, arrendendosi al primo turno contro Donna Vekić per 6-4 6-2. Anche agli US Open, l'ultimo Slam dell'anno, viene estromessa all'esordio da Yanina Wickmayer per 6-3 6-1; questo le causa l'uscita dalle Top100 del ranking WTA dopo esservi rimasta per 783 settimane consecutive.
A Guangzhou viene sconfitta al secondo turno da Jelena Janković in tre set; il match perso contro la serba diventa il millesimo della sua carriera da professionista in singolare, avvicinandosi così sempre di più al numero di match disputati in carriera da Steffi Graf e Arantxa Sánchez Vicario.[16] Nel Premier di Wuhan è invece costretta a partire dalle qualificazioni, ma viene battuta subito all'esordio da Ajla Tomljanović sempre in tre set. Anche ad Hong Kong lotta ma cede in tre set alla numero nove del mondo Angelique Kerber per 6-7 6-2 6-3 al primo turno.
Disputa l'ultimo torneo dell'anno a Limoges raggiungendo, come nel 2014, la semifinale battendo in seguenza Krystina Pliskova 6-4 6-3, Mandy Minella 6-2 6-3, beneficia poi del ritiro di Margarita Gasparyan sul 7-6 in suo favore; cede invece nel penultimo atto a Louisa Chirico per 6-3 7-6.
2016 - 7º titolo in carriera |
Francesca comincia il suo anno all'ASB Classic ad Auckland, dove si arrende al primo turno contro la qualificata Tamira Paszek in tre set.
Gioca dunque come secondo torneo stagionale il primo slam dell'anno in Australia. Data la classifica è costretta a giocare le qualificazioni per entrare nel main draw ed eguagliare il record di partecipazioni consecutive nei tabelloni principali degli slam detenuto da Ai Sugiyama. Al primo turno schiaccia la belga Mestach dopo due primi set piuttosto tirati e un terzo set vinto con il netto punteggio di 6-0. Al secondo turno, contro la francese Razzano, con la quale aveva perso l'ultimo confronto diretto lo scorso anno a Strasburgo, perde il primo set per 6-1. Nel secondo l'italiana non molla e a fatica si porta a casa il set per 6-4. Nonostante la bella reazione, Francesca cede nel terzo perdendo nuovamente 6-1 e facendo svanire così la possibilità di ritoccare il record appartenente alla nipponica. A febbraio viene convocata in Fed Cup da coach Barazzutti anche se non scende mai in campo nel week-end contro la squadra francese guidata dall'ex giocatrice Amélie Mauresmo.
Vola così a Rio de Janeiro, per giocare un international su terra. Comincia bene la settimana con un netto 6-1 6-1 sulla testa di seria numero 7 del tabellone principale nonché numero 90 del mondo Tatjana Maria. Al secondo turno batte,dopo una dura battaglia,la colombiana Mariana Duque-Marino con il punteggio di 6-4 4-6 7-5. Giunge così al suo primo quarto di finale WTA da istanbul 2015. Qui affronta la qualificata olandese Cindy Burger, numero 187 delle ultime classifiche WTA. La Burger, nonostante provenisse dalle qualificazioni, aveva ben impressionato battendo al primo turno la numero 64 del mondo Christina Mchale, una delle favorite per la vittoria finale.
La Schiavone nel terzo game effettua il break per prima ma vede perdere il set per 6-3. Nel secondo l'italiana non sfrutta molte opportunità ed è l'avversaria a spezzare l'equilibrio portandosi 5-3 e assicurandosi la possibilità di servire per il match e per le semifinali. La Schiavone però non ci sta, strappa due volte il servizio a Burger sul 5-4 e sul 6-5 per l'avversaria, annulla un match point e vincendo il set al tie-break porta la partita al terzo. Qui la Schiavone è più brava e si impone dopo due ore e mezzo con il punteggio di 3-6 7-6 6-3. Per la trentacinquenne italiana è la prima semifinale WTA dal lontano torneo di Hong Kong nel 2014. In semifinale la milanese s'impone sulla tennista croata meno nota Petra Martić con il punteggio abbastanza netto di 6-3 6-3 ritornando in finale dal lontano torneo WTA di Marrakech nel 2013. Durante la partita la croata ha avuto ben poche occasioni rimanendo avanti nel punteggio solo nei primi giochi del primo set. Dopo la partita la tennista annuncia che la fine della sua carriera è vicina. In finale la Schiavone parte un po' contratta e rigida subendo pesantemente i colpi potenti della statunitense Shelby Rogers (che la precedeva nel ranking mondiale di una posizione) la quale si impone vincendo il primo parziale con un netto 6-2. Nel secondo parziale sin dai primi punti il pallino del gioco sembra sempre in possesso della ventitreenne americana che si aggiudica il primo game con un break. Ma la "Leonessa" non molla anzi reagisce rendendo più fluidi i suoi colpi, mettendo in difficoltà l'avversaria e infilando così ben 5 game di fila, con l'avversaria incapace di mettere in campo la ottima prestazione del primo set a scapito di molti errori gratuiti e poca concretezza. Il secondo parziale viene vinto nettamente per 6-2 dalla Schiavone. Nel terzo set la tennista americana perde il controllo del dritto, commettendo molti gratuiti mentre Francesca Schiavone, nonostante le due palle break non sfruttate, acquista sempre più fiducia nei suoi colpi e si aggiudica, dopo cento minuti di dura battaglia, match e trofeo con il punteggio di 2-6 6-2 6-2.
Con il titolo di Rio de Janeiro la Schiavone si aggiudica il suo 7º titolo WTA in carriera e diventa la quarta vincitrice più anziana ad aggiudicarsi un trofeo WTA in era Open: in questa speciale classifica scavalca di un solo giorno la coetanea Venus Williams, vincitrice solo sette giorni prima di un torneo a Taiwan. Grazie a questa splendida e inaspettata settimana Francesca si porta in novantaquattresima posizione mondiale. A Monterrey perde subito da Kirsten Flipkens in 2 set. La milanese partecipa alle qualificazioni del Miami Open 2016 dove sconfigge Xinyun Han (6-2 al terzo) e Sorana Cirstea (6-2 6-4). Nel main-draw viene immediatamente eliminata dall'americana Irina Falconi.
2017 - L'ottavo titolo e 600 vittoria in carriera |
Inizia l'anno tentando le qualificazioni a Brisbane ma, una volta raggiunto il terzo e ultimo turno, viene sconfitta dalla Krunić in due set. In seguito ottiene una wild card per il torneo di Hobart dove però perde contro la croata Fett. Grazie al ranking migliorato rispetto all'anno precedente, quando non era riuscita a superare le qualificazioni, può partecipare agli Australian Open per la sedicesima volta in carriera; incontra la qualificata americana Boserup che la supera per 6-2, 6-4. Anche a Taipei incontra una qualificata, Dalila Jakupovič, e di nuovo viene superata in due set. A febbraio torna a vestire la maglia azzurra di Fed Cup per il primo turno del World Group II contro la Slovacchia. Nel match d'apertura Francesca porta il primo punto all'Italia battendo Anna Karolína Schmiedlová ma, nel decisivo incontro con Rebecca Šramková concede il punto decisivo alla squadra avversaria, perdendo 6-2, 6-4.
Nel frattempo, persi i punti del successo di Rio, retrocede oltre la 150ª posizione e la partecipazione ai tornei del circuito principale si fa ancora più difficile.
Nemmeno ad Acapulco riesce a cogliere il primo successo dell'anno nel tabellone principale in un torneo WTA: viene battuta dalla campionessa olimpica Puig in due set. Riesce a superare la qualificazioni di Indian Welles battendo Kozlova e Kostova. Al primo turno viene però superata da Louisa Chirico con un doppio 6-3. Meno fortunata la partecipazione alle qualificazioni di Miami dove supera di nuovo Kozlova ma perde con Nara. Grazie ad una wild card prende parte al torneo di Monterrey ma il sorteggio le oppone la numero uno del mondo Angelique Kerber dalla quale viene sconfitta 6-4 0-6 4-6.
Con un'altra wild card partecipa al Claro Open di Bogotá dove riesce a condurre un torneo praticamente perfetto. Senza mai perdere un set, elimina prima Tig (6-3, 6-4), si prende poi la rivincita contro Jakupovič concedendole solo tre games e ai quarti affronta la numero uno del tabellone Kiki Bertens superandola agevolmente per 6-1, 6-4. In semifinale elimina Larsson per 7-5, 6-4 e affronta così la sua diciannovesima finale del circuito WTA contro Lara Arruabarrena. Nel primo set Schiavone controlla l'avversaria, strappandole il servizio in apertura di match e, pareggiato il contro dei break nel nono gioco, conquista il break decisivo nel game successivo. Nel secondo set è Arruabarrena a condurre per lunghi tratti, conquistando ben quattro set point finché la Leonessa strappa il servizio alla spagnola chiudendo dopo cento minuti per 7-5. Grazie al successo recupera 64 posizioni nel ranking femminile garantendosi per la diciassettesima volta consecutiva l'accesso al main draw di Parigi.[17]
Ma la striscia positiva della tennista milanese è destinata ad allungarsi: a Rabat raggiunge infatti di nuovo la finale, eliminando in sequenza la testa di serie numero quattro Babos (6-4, 6-1), la qualificata Dabrowski (6-4, 6-4), la tedesca Maria (6-1, 4-6, 6-3) e la statunitense Lepchenko (7-5, 6-4). Nella finale del torneo marocchino la sfida è con la numero uno del torneo, Anastasia Pavlyuchenkova, sedicesima nel ranking WTA, che, come la Schiavone, raggiungeva la sua seconda finale consecutiva (aveva battuto la numero uno del mondo Kerber a Monterrey) eliminando in semifinale Sara Errani. Nonostante il mal di schiena che l'ha afflitta praticamente per tutto il torneo costringendola a giocare con un busto, Schiavone riesce a tenere testa alla russa per oltre cento minuti, cedendo però il titolo con un doppio 7-5. Grazie a questo risultato recupera nella classifica femminile fino alla posizione 77, diventando momentaneamente la seconda italiana in classifica, dopo Roberta Vinci, e la migliore azzurra nella Race to Singapore, la classifica basata sui risultati 2017.
La restante parte della stagione su terra rossa si contraddistingue più per le polemiche[18], comunque non alimentate dalla tennista, legate alla mancata wild card per gli Internazionali d'Italia (soprattutto in virtù di quella concessa a Maria Sharapova, rientrante dalla squalifica per doping) che le impediscono di dare l'addio al torneo di casa, che per i risultati a Madrid, dove invece è ammessa proprio grazie ad un wild card, e al Roland Garros. In questi due tornei perde al debutto rispettivamente contro Larsson (5-7, 6-3, 6-1) e Muguruza: la sfida con la campionessa uscente ha luogo sul campo centrale parigino, lo stesso dove sette anni prima Schiavone aveva conquistato il primo titolo slam della storia del tennis femminile italiano: al di là dell'esito finale del match contro la numero cinque del mondo (la spagnola si impone 6-2, 6-4), uno scenario d'eccezione accoglie il probabile addio al torneo della ex campionessa. La stagione sull'erba si apre a Maiorca dove elimina al primo turno Eugenie Bouchard per 6-7(6),6-4,6-3 prima di essere eliminata al turno successivo da Kristýna Plíšková per 3-6,6(7)-7. Supera le qualificazioni ad Eastbourne ma cede al primo turno da Peng Shuai per 3-6, 4-6. Al Torneo di Wimbledon batte all'esordio la lussemburghese Mandy Minella per 6-1,6-1 in 56 minuti di gioco, cede al secondo turno per mano della testa di serie n.4 Elina Svitolina per 6-3,6-0 in favore dell'ucraina. La stagione sul cemento americano riserva solo sconfitte sia a Stanford che agli US Open, mentre a Cincinnati non va oltre il secondo turno delle qualificazioni. Conclude comunque l'anno ancora tra le prime 100 del mondo.
2018 |
Inizia male la stagione perdendo all'esordio agli Australian Open per mano della testa di serie numero 7 Jeļena Ostapenko in due set, in quel di Newport Beach dove ad eliminarla all'esordio è Anna Karolína Schmiedlová in tre set; non riesce poi a raggiungere il tabellone principale né a Doha (eliminata da Sofija Žuk) né ad Indian Wells eliminata dalla svizzera Jil Teichmann. Non va oltre il primo turno neanche nel secondo WTA 125K a cui partecipa, l'Oracle Challenger Series di Indian Wells, dove eliminata dalle belga Yanina Wickmayer in due set veloci. Alle cinque sconfitte consecutive subite in questo primo frangente di stagione si aggiunge la brutta notizia del forfait al torneo di Bogotà; non potendo difendere il titolo dell'anno precedente per Francesca Schiavone si profila l'uscita dalle prime 150 tenniste del ranking con la pesante conseguenza dell'esclusione dal lotto delle partecipanti al Roland Garros dopo diciassette partecipazioni consecutive[19].
All'appuntamento parigino Schiavone si presenta da numero 256 del mondo e senza vittorie in stagione; iscritta al tabellone delle qualificazioni fa il suo esordio con la canadese Carol Zhao, che batte in tre set per proseguire la sua rincorsa al main draw superando l'americana Loeb; il turno decisivo è anche il più convincente dei tre: il successo contro la Rodina si concretizza in meno di un'ora di gioco con il punteggio di 6-1, 6-0; per la diciottesima volta consecutiva Francesca può disputare al Roland Garros[20], trovando la slovacca Viktoria Kužmová. La leonessa rimonta da un passivo di 1-4 nel primo set portandolo al tie break, dove la giovane avversaria le lascia però solo due punti; l'equilibrato secondo set porta Schiavone fino al set point sul 6-5 che Kuzmova annulla, poi si conclude con un altro tie break che vede la milanese cedere con lo stesso punteggio di 7-2[21]. Il 5 settembre ha indetto una conferenza stampa a New York, nella sede dello US Open, in cui ha annunciato il ritiro dal tennis professionistico e la volontà di diventare un'allenatrice. Lei è la terza delle quattro moschettiere (prima di lei Flavia Pennetta e Roberta Vinci) ad annunciare il ritiro.
Statistiche |
Singolare |
Vittorie (8) |
Grande Slam (1) | |
WTA Championships (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 |
---|---|
Tier I (0) | Premier Mandatory (0) |
Tier II (0) | Premier 5 (0) |
Tier III (1) | Premier (1) |
Tier IV (0) | International (5) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 29 luglio 2007 | Gastein Ladies, Bad Gastein | Terra rossa | Yvonne Meusburger | 6-1, 6-4 |
2. | 25 ottobre 2009 | Kremlin Cup, Mosca | Cemento (i) | Vol'ha Havarcova | 6-3, 6-0 |
3. | 17 aprile 2010 | Barcelona Ladies Open, Barcellona | Terra rossa | Roberta Vinci | 6-1, 6-1 |
4. | 5 giugno 2010 | Open di Francia, Parigi | Terra rossa | Samantha Stosur | 6-4, 7-6(2) |
5. | 26 maggio 2012 | Internationaux de Strasbourg, Strasburgo | Terra rossa | Alizé Cornet | 6-4, 6-4 |
6. | 28 aprile 2013 | Grand Prix SAR La Princesse Lalla Meryem, Marrakech | Terra rossa | Lourdes Domínguez Lino | 6-1, 6-3 |
7. | 21 febbraio 2016 | Rio Open, Rio de Janeiro | Terra rossa | Shelby Rogers | 2-6, 6-2, 6-2 |
8. | 15 aprile 2017 | Claro Open Colsanitas, Bogotà | Terra rossa | Lara Arruabarrena | 6-4, 7-5 |
Sconfitte (12) |
Grande Slam (1) | |
WTA Championships (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 |
---|---|
Tier I (1) | Premier Mandatory (0) |
Tier II (3) | Premier 5 (0) |
Tier III (2) | Premier (0) |
Tier IV (2) | International (3) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 12 giugno 2000 | Tashkent Open, Tashkent | Cemento | Iroda Tulyaganova | 3-6, 6-2, 3-6 |
2. | 6 gennaio 2003 | Canberra International, Canberra | Cemento | Meghann Shaughnessy | 1-6, 1-6 |
3. | 12 settembre 2005 | Commonwealth Bank Tennis Classic, Bali | Cemento | Lindsay Davenport | 2-6, 4-6 |
4. | 10 ottobre 2005 | Kremlin Cup, Mosca | Sintetico (i) | Mary Pierce | 4-6, 3-6 |
5. | 24 ottobre 2005 | Gaz de France Stars, Hasselt | Sintetico (i) | Kim Clijsters | 2-6, 3-6 |
6. | 9 gennaio 2006 | Medibank International, Sydney | Cemento | Justine Henin | 6-4, 5-7, 5-7 |
7. | 3 aprile 2006 | MPS Group Championships, Amelia Island | Terra verde | Nadia Petrova | 4-6, 4-6 |
8. | 25 settembre 2006 | BGL Luxembourg Open, Lussemburgo | Cemento (i) | Al'ona Bondarenko | 3-6, 2-6 |
9. | 13 luglio 2009 | ECM Prague Open, Praga | Terra rossa | Sybille Bammer | 6-7, 2-6 |
10. | 12 ottobre 2009 | HP Open, Osaka | Cemento | Samantha Stosur | 5-7, 1-6 |
11. | 4 giugno 2011 | Open di Francia, Parigi | Terra rossa | Li Na | 4-6, 6(0)-7 |
12. | 6 maggio 2017 | Grand Prix SAR La Princesse Lalla Meryem, Rabat | Terra rossa | Anastasija Pavljučenkova | 5-7, 5-7 |
Doppio |
Vittorie (7) |
Grande Slam (0) | |
WTA Championships (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 |
---|---|
Tier I (1) | Premier Mandatory (0) |
Tier II (4) | Premier 5 (1) |
Tier III (1) | Premier (0) |
Tier IV (0) | International (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagna | Avversarie in finale | Punteggio |
1. | 29 luglio 2001 | Orange Prokom Open, Sopot | Terra rossa | Joannette Kruger | Julija Bejhel'zymer Anastasija Rodionova | 6-4, 6-0 |
2. | 2 maggio 2004 | Orange Prokom Open, Varsavia | Terra rossa | Silvia Farina Elia | Gisela Dulko Patricia Tarabini | 3-6, 6-2, 6-1 |
3. | 26 febbraio 2005 | Qatar Total Open, Doha | Cemento | Alicia Molik | Cara Black Liezel Huber | 6-3, 6-4 |
4. | 25 febbraio 2006 | Dubai Tennis Championships, Dubai | Cemento | Květa Peschke | Svetlana Kuznecova Nadia Petrova | 3-6, 7-6, 6-3 |
5. | 12 ottobre 2006 | Fortis Championships Luxembourg, Lussemburgo | Cemento (i) | Květa Peschke | Anna-Lena Grönefeld Liezel Huber | 2-6, 6-4, 6-1 |
6. | 15 ottobre 2006 | Kremlin Cup, Mosca | Sintetico (i) | Květa Peschke | Iveta Benešová Galina Voskoboeva | 6-4, 6-7, 6-1 |
7. | 3 ottobre 2009 | Toray Pan Pacific Open, Tokyo | Cemento | Alisa Klejbanova | Daniela Hantuchová Ai Sugiyama | 6-4, 6-2 |
Sconfitte (9) |
Grande Slam (1) | |
WTA Championships (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 |
---|---|
Tier I (2) | Premier Mandatory (0) |
Tier II (3) | Premier 5 (0) |
Tier III (0) | Premier (1) |
Tier IV (0) | International (2) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagna | Avversarie in finale | Punteggio |
1. | 4 maggio 2003 | Warsaw Open, Varsavia | Terra rossa | Eléni Daniilídou | Liezel Huber Magdalena Maleeva | 6-3, 4-6, 2-6 |
2. | 15 febbraio 2004 | Open Gaz de France, Parigi | Sintetico (i) | Silvia Farina Elia | Barbara Schett Patty Schnyder | 3-6, 2-6 |
3. | 2005 | Porsche Tennis Grand Prix, Filderstadt | Cemento (i) | Květa Peschke | Daniela Hantuchová Anastasija Myskina | 6(1)-7, 1-6 |
4. | 22 maggio 2006 | Internazionali BNL d'Italia, Roma | Terra rossa | Květa Peschke | Daniela Hantuchová Ai Sugiyama | 6-3, 3-6, 1-6 |
5. | 27 luglio 2006 | Bank of the West Classic, Stanford | Cemento | Yoon Jeong Cho | Cara Black Lisa Raymond | 6(5)-7, 1-6 |
6. | 21 ottobre 2007 | Open di Zurigo, Zurigo | Sintetico (i) | Lisa Raymond | Květa Peschke Rennae Stubbs | 5-7, 6(1)-7 |
7. | 7 maggio 2008 | Open di Francia, Parigi | Terra rossa | Casey Dellacqua | Cara Black Lisa Raymond | 6-2, 5-7, 4-6 |
8. | 15 aprile 2012 | Barcelona Ladies Open, Barcellona | Terra rossa | Flavia Pennetta | Sara Errani Roberta Vinci | 0-6, 2-6 |
9. | 28 febbraio 2014 | Brasil Tennis Cup, Florianópolis | Cemento | Sílvia Soler Espinosa | Anabel Medina Garrigues Jaroslava Švedova | 6(1)-7, 6-2, [3-10] |
Fed Cup |
Vittorie (3) |
N. | Data | Luogo | Superficie | Vincitrici | Finaliste | Punteggio | |
1. | 16 e 17 settembre 2006 | Charleroi, Belgio | Cemento (i) | Francesca Schiavone Flavia Pennetta Mara Santangelo Roberta Vinci | Justine Henin Kirsten Flipkens Caroline Maes Leslie Butkiewicz | 3 a 2 | Dettagli |
2. | 7 e 8 novembre 2009 | Reggio Calabria, Italia | Terra rossa | Flavia Pennetta Francesca Schiavone Sara Errani Roberta Vinci | Melanie Oudin Alexa Glatch Liezel Huber Vania King | 5 a 0 | Dettagli |
3. | 7 e 8 novembre 2010 | San Diego, Stati Uniti | Cemento (i) | Flavia Pennetta Francesca Schiavone Sara Errani Roberta Vinci | Melanie Oudin Bethanie Mattek-Sands Liezel Huber Coco Vandeweghe | 3 a 1 | Dettagli |
Sconfitte (1) |
N. | Data | Luogo | Superficie | Vincitrici | Finaliste | Punteggio | |
1. | 15 e 16 settembre 2007 | Mosca, Russia | Sintetico (i) | Svetlana Kuznecova Anna Čakvetadze Nadia Petrova Elena Vesnina | Francesca Schiavone Mara Santangelo Roberta Vinci Flavia Pennetta | 4 a 0 | Dettagli |
Risultati in progressione |
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|
NM5 | indica un torneo che non appartiene né alla categoria Premier Mandatory né a quella Premier 5 |
Torneo | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | Titoli | V-S | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Grande Slam | ||||||||||||||||||||||||||
Australian Open | A | A | A | A | A | 1T | 3T | 1T | 2T | 3T | 4T | 2T | 3T | 1T | 4T | QF | 2T | 1T | 1T | 1T | Q2 | 1T | 1T | 0 / 17 | 19–17 | |
Roland Garros | A | A | A | A | LQ | QF | 3T | 2T | 4T | 4T | 4T | 3T | 3T | 1T | V | F | 3T | 4T | 1T | 3T | 1T | 1T | 1T | 1 / 18 | 40–17 | |
Wimbledon | A | A | A | A | LQ | 2T | 2T | 3T | 2T | 1T | 1T | 2T | 2T | QF | 1T | 3T | 4T | 1T | 1T | 1T | 2T | 2T | A | 0 / 17 | 18–17 | |
US Open | A | A | A | LQ | 3T | 1T | 4T | QF | 4T | 3T | 3T | 2T | 2T | 4T | QF | 4T | 1T | 1T | 1T | 1T | 1T | 1T | A | 0 / 18 | 28–18 | |
Giochi Olimpici | ||||||||||||||||||||||||||
Giochi Olimpici | A | Non disputati | A | Non disputati | QF | Non disputati | 3T | Non disputati | 2T | Non disputati | A | ND | 0 / 3 | 6–3 | ||||||||||||
Torneo fine anno | ||||||||||||||||||||||||||
WTA Finals | Non si è qualificata | RR | Non si è qualificata | 0 / 1 | 1–2 | |||||||||||||||||||||
WTA Premier Mandatory | ||||||||||||||||||||||||||
Indians Wells | A | A | A | A | A | 3T | 2T | 3T | 2T | 2T | A | 3T | 4T | 1T | 3T | 4T | 3T | 2T | 2T | 1T | A | 1T | Q1 | 0 / 15 | 12–15 | |
Miami | A | A | A | A | LQ | 1T | 2T | 2T | 4T | 3T | 2T | 2T | 2T | 2T | 3T | 4T | 2T | 2T | 1T | Q1 | 1T | Q2 | A | 0 / 15 | 9–15 | |
Madrid | Non disputato | 3T | 3T | 3T | 1T | 1T | 2T | 1T | A | A | A | 0 / 7 | 7–7 | |||||||||||||
Pechino | Non disputato | Non Tier I | 2T | QF | 2T | 1T | 2T | 1T | A | A | A | A | 0 / 6 | 5–6 | ||||||||||||
WTA Premier 5 | ||||||||||||||||||||||||||
Dubai / Doha[1] | Non disputato | Non Tier I | 2T | 2T | 2T | 3T | 2T | 1T | 1T | A | A | A | A | 0 / 7 | 3–7 | |||||||||||
Internazionali d'Italia | A | A | LQ | 1T | 1T | QF | 2T | 1T | QF | QF | 3T | 1T | 2T | 2T | 2T | QF | 1T | 1T | 3T | 1T | 1T | A | A | 0 / 18 | 18–18 | |
Cincinnati | Non disputato | Non Tier I | 1T | 2T | 3T | 1T | Q1 | Q2 | A | A | A | Q1 | 0 / 4 | 1–4 | ||||||||||||
Montréal / Toronto | A | A | A | A | A | A | 3T | 2T | 3T | A | 2T | 3T | 1T | 2T | QF | 3T | A | 2T | A | A | A | A | A | 0 / 10 | 12–10 | |
Tokyo / Wuhan[2] | A | A | A | A | A | A | A | A | A | A | A | 2T | 2T | 1T | SF | A | 2T | 1T | 1T | Q1 | A | A | A | 0 / 7 | 6–7 | |
Ex WTA Tier I (NM5) | ||||||||||||||||||||||||||
Charleston | A | A | A | A | A | A | 1T | A | A | A | A | 2T | A | NM5 | 0 / 2 | 1–2 | ||||||||||
Mosca | NM5 | A | A | A | LQ | QF | A | QF | QF | F | 2T | A | 1T | NM5 | 0 / 6 | 11–6 | ||||||||||
Berlino | A | A | A | A | A | 1T | 1T | 2T | A | A | A | 1T | 2T | Non disputato | 0 / 5 | 2–5 | ||||||||||
Zurigo | A | A | A | A | A | A | A | A | 1T | QF | 2T | SF | NM5 | Non disputato | 0 / 4 | 6–4 | ||||||||||
San Diego | Non Tier I | 1T | 3T | A | A | Non disputato | NM5 | 0 / 1 | 2–2 | |||||||||||||||||
Statistiche carriera | ||||||||||||||||||||||||||
Finali disputate | 0 | 0 | 1 | 1 | 2 | 0 | 0 | 1 | 0 | 3 | 2 | 1 | 0 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 | 0 | 20 | ||
Tornei vinti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 8 | ||
Vittorie-Sconfitte | 2–3 | 14–10 | 26–13 | 27–17 | 39–21 | 33–24 | 22–24 | 32–25 | 38–26 | 41–23 | 38–25 | 29–24 | 29–24 | 39–26 | 41–23 | 34–22 | 21–22 | 25–26 | 25–28 | 17–26 | 17–16 | 11–14 | 0-5 | 614 – 478 | ||
Vittorie (%) | 40,0% | 58,3% | 66,7% | 61,4% | 65,0% | 57,9% | 47,8% | 56,1% | 59,4% | 64,1% | 60,3% | 54,7% | 54,7% | 60,0% | 64,1% | 60,7% | 48,8% | 53,8% | 47,2% | 39,5% | 51,5% | 44,0% | 0% | 56,2% | ||
Ranking | 945 | 496 | 295 | 184 | 80 | 30 | 41 | 20 | 19 | 13 | 15 | 25 | 30 | 17 | 7 | 11 | 35 | 42 | 82 | 121 | 100 | 90 |
1Il Dubai Tennis Championships e il Qatar Ladies Open di Doha si scambiano frequentemene lo status tra evento Premier ed evento Premier 5.
2Nel 2014 il Toray Pan Pacific Open ha cambiato lo status in evento Premier ed è stato sostituito dal Wuhan Open come evento Premier 5.
Onorificenze |
Cavaliere OMRI | |
«Di iniziativa del presidente della repubblica» — 24 gennaio 2007[22] |
Commendatore OMRI | |
«Di iniziativa del presidente della repubblica» — 8 settembre 2010[23] |
Collare d'oro al merito sportivo | |
— 15 dicembre 2014 |
Riconoscimenti |
- Sportiva italiana dell'anno della Gazzetta dello Sport nel 2010
Note |
^ I ♥ Francesca Schiavone | Enrico Maria Riva
^ Francesca Schiavone la più forte tennista italiana di sempre: n. 4 del ranking WTA : IdeaTennis.com
^ Immensa Schiavone È il trionfo della passione
^ IL 2012 DELLE AZZURRE La stagione di Francesca Schiavone - Federazione Italiana Tennis
^ Formigoni: grazie Francesca a nome dei lombardi. Ma è festa anche in Irpinia .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], in il Mattino, 5 giugno 2010. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ Luca Marianantoni, Fed Cup, un trionfo di squadra, in la Gazzetta dello Sport, 18 settembre 2006. URL consultato il 6 giugno 2010.
^ ab Vincenzo Martucci, Pennetta, punto decisivo. All'Italia la Fed Cup, in la Gazzetta dello Sport, 8 novembre 2009. URL consultato il 6 giugno 2010.
^ Schiavone è la quarta italiana di sempre finalista in uno slam, in la Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2010. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ Marco Rebuglio, Roland Garros: La storia è adesso! Schiavone in semifinale e numero 9 del mondo, in Pianeta Tennis, 3 giugno 2010. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ Parigi, la Schiavone trionfa ed entra nella storia, in la Repubblica, 5 giugno 2010. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ (FR) Sophie Dorgan, Schiavone, le coeur et la tête, in l'Équipe, 5 giugno 2010. URL consultato il 5 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2010).
^ (EN) Ann Jones was 30 years, 8 months when she won Wimbledon in 1969, su sonyericssonwtatour.com. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ La precisazione è dovuta al fatto che Ann Haydon-Jones aveva già vinto due titoli a Parigi nel 1961 e nel 1966; quello del 1969 era quindi il primo dell'era-Open.
^ | | Virgilio Sport Archiviato il 26 gennaio 2011 in Internet Archive.
^
Schiavone, fuori dagli open. Ko con la Wozniacki - Australian Open, Tennis, Francesca Schiavone, Caroline Wozniacki - liberoquotidiano.it[collegamento interrotto]
^ Francesca Schiavone taglia il traguardo delle 1000 partite, su ubitennis.com. URL consultato il 24 settembre 2015.
^ Schiavone infinita: torna a vincere a Bogotà, scala 64 posizioni e accede al main draw di Parigi, in Eurosport, 15 aprile 2017. URL consultato il 16 aprile 2017.
^ Niente wild card per Francesca Schiavone a Roma, che preferisce le 'giovani'..., su www.tennisworlditalia.com. URL consultato il 1º luglio 2017.
^ (IT) Schiavone ed Errani: niente Bogotà. Francesca fuori dal main draw del Roland Garros • Ok Tennis, in Ok Tennis, 7 aprile 2018. URL consultato il 10 aprile 2018.
^ (EN) Celebrations start early for Schiavone - Roland-Garros - The 2018 French Open official site, su www.rolandgarros.com. URL consultato il 26 maggio 2018.
^ Schiavone, due tie-break fatali: la Leonessa perde contro la giovane Kuzmova, in Eurosport, 27 maggio 2018. URL consultato il 29 maggio 2018.
^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig.ra Francesca Schiavone, su quirinale.it. URL consultato l'8 aprile 2011.
^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig.ra Francesca Lizzy Schiavone, su quirinale.it. URL consultato l'8 aprile 2011.
Voci correlate |
- Fed Cup 2006
- Fed Cup 2009
- Squadra italiana di Fed Cup
- Open di Francia 2010
Altri progetti |
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- Wikiquote
- Wikinotizie
- Wikimedia Commons
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Wikinotizie contiene l'articolo Tennis, Francesca Schiavone nella storia: prima donna d'Italia a vincere uno Slam, 5 giugno 2010
Wikinotizie contiene l'articolo Tennis, Australian Open: Francesca Schiavone vince il match più lungo della storia femminile, 23 gennaio 2011
Wikinotizie contiene l'articolo Tennis, US Open 2011: Schiavone battuta, Federer passeggia, 6 settembre 2011
Collegamenti esterni |
(EN) Francesca Schiavone, su wtatennis.com, WTA Tour Inc.
(EN) Francesca Schiavone, su itftennis.com, ITF.
(EN) Francesca Schiavone, su fedcup.com, ITF.
(EN) Francesca Schiavone, su wimbledon.com, IBM Corp.
(EN) Francesca Schiavone, su en.tennistemple.com, TennisTemple.com.
(EN) Francesca Schiavone, su sports-reference.com, Sports Reference LLC.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 222483610 · ISNI (EN) 0000 0003 6058 416X · LCCN (EN) no2012006900 |
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