Bario








































































































































Bario
















































































































































 

 







56
Ba



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cesio ← bario → lantanio
Aspetto

Aspetto dell'elemento
metallo bianco-argenteo
Generalità
Nome, simbolo, numero atomico bario, Ba, 56
Serie metalli alcalino terrosi

Gruppo, periodo, blocco

2, 6, s
Densità 3 510 kg/m³
Durezza 1,25
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Proprietà atomiche
Peso atomico 137,327

Raggio atomico (calc.)
222 pm
Raggio covalente (215 ± 11) pm
Raggio di van der Waals 268 pm
Configurazione elettronica [Xe]6s2

e per livello energetico
2, 8, 18, 18, 8, 2
Stati di ossidazione 2 (base forte)
Struttura cristallina cubica a corpo centrato
Proprietà fisiche
Stato della materia
solido (paramagnetico)
Punto di fusione 1 000 K (727,2 °C)
Punto di ebollizione 2 143 K (1 870 °C)
Volume molare
38,16 × 10−6 m³/mol
Entalpia di vaporizzazione
140,3 kJ/mol
Calore di fusione
7,12 kJ/mol
Tensione di vapore 98 Pa a 371 K
Velocità del suono 1 620 m/s a 298 K
Altre proprietà
Numero CAS 7440-39-3
Elettronegatività 0,89 (scala di Pauling)
Calore specifico 204 J/(kg·K)
Conducibilità elettrica 3 × 106 /m·Ω
Conducibilità termica 18 W/(m·K)
Energia di prima ionizzazione 502,9 kJ/mol
Energia di seconda ionizzazione 965,2 kJ/mol
Energia di terza ionizzazione 3 600 kJ/mol
Isotopi più stabili












































iso NA TD DM DE DP

130Ba
0,106% Ba è stabile con 74 neutroni

132Ba
0,101% Ba è stabile con 76 neutroni

133Ba
sintetico 10,51 anni ε 0,517
133Cs

134Ba
2,417% Ba è stabile con 78 neutroni

135Ba
6,592% Ba è stabile con 79 neutroni

136Ba
7,854% Ba è stabile con 80 neutroni

137Ba
11,23% Ba è stabile con 81 neutroni

138Ba
71,7% Ba è stabile con 82 neutroni
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il bario è l'elemento chimico di numero atomico 56. Il suo simbolo è Ba e il suo termine spettroscopico è 1S0. È un elemento metallico di colore argenteo, tenero e molto tossico; fa parte del gruppo dei metalli alcalino-terrosi e fonde a temperatura molto elevata. Il suo idrossido è detto baryta e si trova soprattutto nel minerale barite: il bario non si trova mai puro in natura a causa della sua forte reattività con l'acqua e con l'ossigeno dell'aria. Composti di bario si usano in piccole quantità nelle vernici, nella produzione del vetro e nella produzione di fuochi artificiali.




Indice






  • 1 Caratteristiche


  • 2 Applicazioni


  • 3 Storia


  • 4 Produzione


  • 5 Composti


  • 6 Isotopi


  • 7 Precauzioni


  • 8 Bibliografia


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti


  • 11 Collegamenti esterni





Caratteristiche |


Il bario è un elemento metallico chimicamente simile al calcio, ma è tenero e in forma metallica, puro, è di un bianco argenteo somigliante al piombo. Questo metallo si ossida molto facilmente se esposto all'aria e reagisce energicamente con l'acqua o l'alcool. Alcuni composti di questo elemento hanno un peso specifico molto elevato, come il solfato di bario: la barite (BaSO4), detta anche spato pesante.



Applicazioni |


Il bario è usato soprattutto in candele per motori a scoppio, fuochi d'artificio e lampade fluorescenti. Inoltre:



  • Sotto forma di ossido (ed insieme ad altri ossidi di stronzio e di calcio), come getter in tubi a vuoto.

  • I sali di bario (soprattutto il solfato di bario) sono impiegati a volte come mezzo di contrasto, somministrati oralmente o per via rettale per aumentare il contrasto degli esami medici radiografici del sistema digestivo.

  • Il litopone, un pigmento che contiene solfato di bario e solfuro di zinco, ha un buon potere coprente e non si scurisce se viene esposto a solfuri.

  • La barite è usata diffusamente nei pozzi di petrolio per appesantire i fluidi di trivellazione e nella produzione della gomma.

  • Il carbonato di bario è un utile derattizzante e si usa anche per fabbricare vetro e mattoni, mentre il nitrato di bario e il clorato vengono usati per fabbricare fuochi d'artificio di colore verde.

  • Il solfuro di bario impuro è fosforescente dopo essere stato esposto alla luce.

  • Come magnete in alcuni tipi di altoparlanti per auto.



Storia |


Il nome bario deriva dal greco βαρύς (barys) che significa "pesante".


Nel 1602 Vincenzo Casciarolo, un alchimista, scoprì per caso che la barite (principale minerale di bario) diventava luminescente se riscaldata. La pietra, particolarmente abbondante nel bolognese, fu soprannominata "spongia solis" o pietra di Bologna. Era il primo fenomeno documentato della luminescenza.


Il bario identificato per la prima volta nel 1774 da Carl Scheele ed estratto nel 1808 da Sir Humphry Davy in Inghilterra. L'ossido venne dapprima battezzato barote da Guyton de Morveau, nome che poi venne cambiato in baryta da Antoine Lavoisier, che successivamente lo modificò ancora in "bario" per descrivere il metallo.



Produzione |


Il bario si trova soprattutto nella barite (solfato di bario cristallino), da cui viene estratto trasformandolo in cloruro di bario (BaCl2) che viene poi fuso e sottoposto ad elettrolisi per ottenere l'elemento puro.


  • Isolamento

(catodo) Ba2+* + 2e → Ba (anodo) Cl* → ½Cl2 (g) + e


Composti |


I più importanti composti del bario sono il perossido, il cloruro, il bromuro, il solfato, il carbonato, il nitrato e il clorato. Quando vengono bruciati, i sali di bario tingono la fiamma di verde.



Isotopi |


In natura il bario è una miscela di sette isotopi stabili. Esistono ventidue isotopi noti di tale elemento, ma la maggior parte sono molto radioattivi e hanno emivita che va da pochi millisecondi ad alcuni minuti: la sola eccezione è il 133Ba con emivita di 10,51 anni.



Precauzioni |


Tutti i composti del bario solubili in acqua o in acidi sono estremamente velenosi: il solfato di bario può essere usato in medicina soltanto perché non si scioglie e non viene assorbito dall'intestino, e viene eliminato completamente dall'apparato digerente con le feci. Anche il bario puro è tossico, ma la dose letale per un uomo è abbastanza alta rispetto a quella di altri veleni (250 mg/kg). Come già detto il bario si ossida rapidamente all'aria, perciò deve essere conservato immerso in idrocarburi liquidi (come il cherosene) o altri fluidi privi di ossigeno e in grado di tenerlo separato dall'aria.



Bibliografia |



  • Francesco Borgese, Gli elementi della tavola periodica. Rinvenimento, proprietà, usi. Prontuario chimico, fisico, geologico, Roma, CISU, 1993, ISBN 88-7975-077-1.

  • R. Barbucci, A. Sabatini e P. Dapporto, Tavola periodica e proprietà degli elementi, Firenze, Edizioni V. Morelli, 1998 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2010).



Voci correlate |



  • Solfito di bario

  • Solfato di bario



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikizionario

  • Wikimedia Commons





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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su bario



Collegamenti esterni |






  • Bario, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • (EN) Bario, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata

  • (EN) Bario, su WebElements.com.

  • (EN) Bario, su EnvironmentalChemistry.com.

  • (EN) Information on barium meal, su cancerhelp.org.uk (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2005).


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