Università degli Studi di Trento
Università degli Studi di Trento | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Trento |
Altre sedi | Rovereto, San Michele all'Adige |
Dati generali | |
Nome latino | Athesina Universitas Studiorum |
Fondazione | 1962 |
Tipo | Statale |
Dipartimenti |
|
Rettore | Paolo Collini |
Presidente | Daniele Finocchiaro |
Direttore generale | Alex Pellacani |
Studenti | 16 514 (2017) [1] |
Dipendenti | 621 docenti e ricercatori (2017) [2] |
Sport | CUS Trento, UniTrento Sport |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
L'Università degli Studi di Trento è una università statale italiana fondata nel 1962.
Le attività didattiche e di ricerca ruotano attorno a tre poli: il "polo di città" con i dipartimenti di economia e management, sociologia e ricerca sociale, facoltà di giurisprudenza, lettere e filosofia, scuola di studi internazionali; il "polo di collina" con i dipartimenti di matematica, fisica, il centro di biologia integrata, il dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica, il dipartimento di ingegneria e scienza dell'informazione ed il dipartimento di ingegneria industriale; il "polo di Rovereto" con il dipartimento di psicologia e scienze cognitive, il centro interdipartimentale mente/cervello. Nel 2016 si è aggiunto il Centro agricoltura, alimenti, ambiente con sede a San Michele all'Adige.
Indice
1 Storia
2 Strutture
2.1 Dipartimenti
2.2 Centri
3 Servizi
4 Sistema bibliotecario di ateneo
5 Rettori
6 Il consorzio CosBi
7 Criticità
7.1 L'inchiesta sui concorsi personale docente
7.2 L'inchiesta sugli appalti truccati
8 Note
9 Bibliografia
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia |
L'università degli studi di Trento nacque nel 1962 come Istituto universitario superiore di scienze sociali, ad opera di Bruno Kessler.
Nel 1968 è il primo ateneo ad essere occupato in Italia e diventa la culla del movimento studentesco del Sessantotto e della contestazione, tra i primi leader del movimento ci sono Mauro Rostagno e Marco Boato. In questo periodo sotto la direzione di Francesco Alberoni, prende vita l'università "critica", un modello di università basato sulla partecipazione diretta alle scelte didattiche.
Nell'ottica di ampliamento dell'offerta formativa, nel 1972 fu istituita la facoltà di scienze e nel 1973 quella di economia; in quello stesso anno l'ateneo divenne libera università, permanendo tale sino al 1983, quando fu riconosciuta università statale con uno statuto che garantisse competenze di autogoverno. Il progetto accademico fu rafforzato nel 1984 con le facoltà di lettere e di giurisprudenza e nel 1985 con quella di ingegneria. Più recentemente, nel 2004, è stata istituita la facoltà di scienze cognitive, la prima in Italia, con sede a Rovereto.
Dal mese di agosto 2013 è stato sottoscritto ad Alpbach, in occasione della Giornata del Tirolo al Forum europeo, un accordo tra le università di Trento, Bolzano e Innsbruck. Il fine è quello di creare una collaborazione strutturata, improntata alla ricerca e all'alta formazione, con progetti comuni, linee condivise di didattica, scambi a breve o lungo termine di professori e ricercatori, e la possibilità per gli studenti di mettere alla prova più lingue[3].
L'università di Trento, inoltre, assieme ad altre realtà del sistema trentino dell'alta formazione e della ricerca, è coinvolta nel progetto IEEE smart cities – Trento la cui supervisione è affidata alla sezione italiana della IEEE.
Strutture |
L'università è organizzata in dipartimenti e centri.[4]
Dipartimenti |
Economia e management
- Facoltà di Giurisprudenza
- Fisica
Ingegneria civile, ambientale e meccanica
Ingegneria e scienza dell'informazione- Ingegneria industriale
- Lettere e filosofia
- Matematica
Psicologia e scienze cognitive
Sociologia e ricerca sociale
Centri |
- Centro agricoltura, alimenti, ambiente (C3A)
- Centro di biologia integrata (CIBIO)
- Centro interdipartimentale mente-cervello (CIMEC)
- Scuola di studi internazionali (SSI)
Servizi |
Per promuovere lo sport in ateneo è stato creato UNITRENTO.Sport, una rete universitaria di servizi e strutture sportive dedicata specialmente agli studenti. L'iniziativa, che si propone come uno tra i primi progetti a livello nazionale per quanto riguarda lo sport in università, guarda allo sport non soltanto come occasione di svago e come strumento per la ricerca del benessere personale, ma anche come "occasione di formazione e di crescita dal punto di vista delle relazioni".
Sistema bibliotecario di ateneo |
Il primo nucleo della biblioteca[5] di ateneo nasce nel 1962 come struttura di supporto alla didattica e alla ricerca dell'istituto superiore di scienze sociali. Successivamente si sviluppa seguendo l'evoluzione dell'università. A partire dal 1984 la biblioteca aderisce al catalogo bibliografico trentino ed è parte del sistema bibliotecario trentino. Nel novembre 2016 è stata inaugurata la nuova sede della biblioteca universitaria centrale[6], progettata dall'architetto Renzo Piano.
Rettori |
Dall'anno della fondazione dell'università, i rettori in carica sono stati:
- 1962-1968 Mario Volpato
- 1968-1970 Francesco Alberoni
- 1970-1970 Norberto Bobbio
- 1970-1972 Guido Baglioni
- 1972-1978 Paolo Prodi
- 1977-1978 Ezio Clementel
- 1978-1990 Fabio Ferrari
- 1990-1996 Fulvio Zuelli
- 1996-2004 Massimo Egidi
- 2004-2013 Davide Bassi
- 2013-2014 Daria de Pretis
- Dal 2015 Paolo Collini[7]
Il consorzio CosBi |
L'università ha fondato, con protocollo d'intesa siglato il 2 febbraio 2005,[8] un consorzio no-profit paritetico con Microsoft Research per la ricerca bioinformatica orientata in particolare alla nutrizione, alla farmacologia dei sistemi e all'ecologia, con una particolare attenzione rivolta alla malattia di Alzheimer e alle connesse patologie dell'obesità e del diabete (settore della nutrizione molecolare e le relative correlazioni con la dieta e la salute). Il nome CoSBi è l'acronimo di computational and systems biology (biologia computazionale e dei sistemi), derivante dalla denominazione del consorzio. Dal luglio 2011 il centro CoSBi nei locali dell'ex Manifattura Tabacchi alla periferia di Rovereto.
Per la realizzazione dei modelli informatici, il centro ha messo a punto il linguaggio di programmazione BlenX, appositamente concepito per consentire la simulazione e modellazione dei sistemi biochimici complessi, evitando l'esplosione dei modelli quale conseguenza dell'utilizzo di linguaggi non dedicati.[9]
Criticità |
L'inchiesta sui concorsi personale docente |
Nell'ottobre 2013 l'ateneo viene coinvolto nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Bari denominata Do ut des, inchiesta che riguarda presunte irregolarità nei concorsi pubblici per docenti di prima e seconda fascia di diritto ecclesiastico, costituzionale e pubblico comparato e vede coinvolte anche altre università: Bari, Milano-Bicocca, Roma Tre, Roma Europea e Lum di Casamassima.[10][11]
L'inchiesta sugli appalti truccati |
Nel giugno 2018 viene alla luce una maxi indagine della Guardia di Finanza di Trento che riguarda una serie di appalti trucchati negli anni 2012-2017, relativa a diverse strutture dell'Università, e che vede coinvolte 17 persone dell'Ateneo.[12]
Note |
^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
^ UniTrento in numeri
^ La Collaborazione Fra Trento, Bolzano E Innsbruck | Periodico Unitn
^ Strutture, su unitn.it. URL consultato il 14 dicembre 2018.
^ biblioteca
^ Biblioteca Universitaria Centrale - BUC
^ Elezioni del Rettore: l'Ateneo sceglie Paolo Collini, su webmagazine.unitn.it. URL consultato il 1º ottobre 2018.
^ Giulio Benedetti, "E Bill Gates fa ricerca a Trento", sul Corriere della Sera del 3 febbraio 2005, p. 22.
^ Guido Romeo, A Trento biologia e bit si incontrano, Il Sole 24 ore, 25 maggio 2009. URL consultato il 16 agosto 2014.
^ Università di Bari: i concorsi truccati sono solo l'ultimo scandalo di un Ateneo corrotto. Ecco la vera storia | Storie
^ Scandalo università, il commissario Ocse: "Concorsi in mano a un comitato occulto" - Il Fatto Quotidiano
^ Francesca Quattromani, Università, appalti e incarichi: 17 indagati, Il Trentino, 29 giugno 2018. URL consultato il 2 luglio 2018.
Bibliografia |
- Bortolotti L., Università di Trento oggi, Trento, Edizioni U.C.T., 2004
Altri progetti |
Wikinotizie contiene l'articolo Trento, laurea honoris causa a Isabel Allende, 15 maggio 2007
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Università degli Studi di Trento
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale dell'Università di Trento, su unitn.it.
- Sito ufficiale del Collegio di Merito Bernardo Clesio, su unitn.it.
.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 133959597 · ISNI (EN) 0000 0004 1937 0351 · BNF (FR) cb121345566 (data) |
---|