Giulio Confalonieri
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Giulio Confalonieri (Milano, 1926 – Milano, 2008) è stato un designer e grafico italiano.
È stato, nel secondo dopoguerra, uno dei principali esponenti della Scuola svizzera in Italia.[1]
Con uno stile dotato di un segno grafico di forte impatto, generalmente in bianco e nero, e caratterizzato a livello compositivo da espedienti atti a creare una tensione dinamica e un contrasto tra elementi positivi ed elementi negativi.[2]
Biografia |
Confalonieri compie i propri studi in Svizzera, Germania, Italia e India. Inizia la propria attività di graphic designer occupandosi di progettazione grafica per il mondo dell'editoria e per quello dell'industria.[2] Tra i suoi committenti annovera Tecno, Valextra, Boffi, Block, Ratti e Ferrari.[1]
Realizza vari manifesti pubblicitari per la Pirelli, per la Esso e per la Triennale di Milano.[2]
Lavora inoltre, in qualità di consulente, per la casa editrice Lerici e, in qualità di art director, per le riviste FMR, Art Esquire, Towns, Graphics, Imago e PM.[1]
Nel 1956 ha fondato lo studio CNPT assieme a Ilio Negri, Michele Provinciali e Pino Tovaglia e vi è rimasto associato fino al 1965.[2]
Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Bodoni di Parma, la medaglia d'oro alla XI e alla XV Triennale di Milano, e il diploma d'onore Typomundus di New York «per l'eccezionale contributo allo sviluppo dell'arte grafica del ventesimo secolo».[1]
Alcune delle opere di Confalonieri sono esposte presso il MoMA di New York, il Museo d'arte moderna di Parigi e il Museo d'arte moderna di Vienna.[1]
Note |
^ abcde Giorgio Fioravanti. Il dizionario del grafico. Bologna, Zanichelli, 1993. Pagina 139. ISBN 88-08-14116-0.
^ abcd Daniele Baroni e Maurizio Vitta. Storia del design grafico. Milano, Longanesi, 2003. ISBN 978-88-304-2011-3.
Voci correlate |
- Stile tipografico internazionale
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