Guerra d'Indocina

































Guerra d'Indocina
parte della Guerra fredda

Tranh cổ động Kháng chiến chống Pháp 1946-1954.jpg
Manifesto di propaganda del Vietnam del Nord che esalta la vittoria del Vietminh nella guerra d'Indocina
Data 19 dicembre 1946 - 1º agosto 1954
Luogo Sudest asiatico
Casus belli
Incidente di Haiphong il 23 novembre 1946
Esito Vittoria del Viet Minh.

  • Abbandono del Vietnam da parte della Francia

  • Divisione del Vietnam


Schieramenti




FranciaUnione francese:

  • Francia Francia


  • Vietnam del Sud Vietnam del Sud


  • Cambogia Cambogia


  • Laos Laos

  • Aiuto logistico[1]:
    Stati Uniti Stati Uniti
    Regno Unito Regno Unito
    Australia Australia

    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Viet Minh
    Flag of Laos.svg Lao Issara
    (1945-1949)
    Flag of Laos.svg Pathet Lao
    (dal 1949)
    Flag of the People's Republic of Kampuchea.svg Khmer Issarak
    Flag of the People's Republic of Kampuchea.svg Fronte Unito Issarak
    Flag of Japan.svg Volontari giapponesi
    Aiuto logistico[2]:
    Cina Cina
    URSS URSS
    Germania Est Germania Est
    Polonia Polonia
    Comandanti






    • Philippe Leclerc de Hauteclocque (1945-46)


    • Jean-Étienne Valluy (1946-48)


    • Roger Blaizot (1948-49)


    • Marcel-Maurice Carpentier (1949-50)


    • Jean de Lattre de Tassigny (1950-51)


    • Raoul Salan (1952-53)


    • Henri Navarre (1953-54)



    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Ho Chi Minh
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Võ Nguyên Giáp
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Hoàng Văn Thái
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Phạm Văn Đồng
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Trường Chinh
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Văn Tiến Dũng
    Flag of North Vietnam (1945-1955).svg Nguyễn Chí Thanh
    Flag of Laos.svg Souphanouvong
    Flag of Laos.svg Kaysone Phomvihane
    Flag of the People's Republic of Kampuchea.svg Son Ngoc Minh
    Effettivi




  • Unione Francese: 190.000

  • Aiuti Locali: 55.000

  • Stato del Vietnam: 150.000


  • 125.000 regolari

  • 75.000 regionali

  • 250.000 forze popolari

  • Perdite



    Unione Francese: 75.581 morti, 64.127 feriti, 40.000 prigionieri
    Stato del Vietnam: 419.000 tra morti, feriti, dispersi e prigionieri[3]

  • 300.000+ morti

  • 500.000+ feriti

  • 100.000 catturati

  • Più di 150.000 civili vietnamiti uccisi[4]

    Voci di guerre presenti su Wikipedia

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    La guerra d'Indocina venne combattuta fra il 23 novembre 1946 e il 12 luglio 1954 fra l'esercito coloniale francese e il movimento per l'indipendenza del Vietnam, meglio noto come Viet Minh, guidato da Ho Chi Minh.


    Dopo alterne vicende, la Francia, nonostante un grande impegno militare e il sostegno degli Stati Uniti, venne duramente sconfitta nella battaglia finale di Dien Bien Phu dall'esercito vietminh guidato da Võ Nguyên Giáp, e dovette rinunciare a mantenere il controllo dell'Indocina che venne suddivisa, sulla base degli accordi conclusi a Ginevra tra le grandi potenze nel 1954, in quattro nuovi stati indipendenti: Vietnam del Nord, Vietnam del Sud, Cambogia e Laos.




    Indice






    • 1 Il contesto storico


    • 2 Lo svolgimento


      • 2.1 I bombardamenti e la politica francese


      • 2.2 Il coinvolgimento degli USA


      • 2.3 Il comando di Navarre e gli errori strategici


      • 2.4 Il contrattacco vietnamita e la sconfitta francese




    • 3 Conferenza di pace di Ginevra


    • 4 Filmografia


    • 5 Note


    • 6 Voci correlate


    • 7 Altri progetti





    Il contesto storico |


    La Francia impose, tra il 1858 e il 1883 un dominio diretto sul Vietnam, pur lasciando formalmente sul trono le dinastie locali (regime di protettorato).
    Durante la seconda guerra mondiale il Vietnam fu invaso dall'Impero giapponese, che costituì l'Impero del Vietnam. L'unica forza politica interna al paese in grado di contrastare l'occupazione fu quella guidata dal leader comunista-nazionalista Ho Chi Minh, il quale, alla fine della guerra, proclamò l'indipendenza del paese nel 1945 e dichiarò nullo il trattato di protettorato siglato nel 1883 con la Francia. A questo punto la Francia intervenne militarmente nel tentativo di ristabilire il suo controllo sul paese.



    Lo svolgimento |



    I bombardamenti e la politica francese |


    Le ostilità ebbero inizio in seguito al bombardamento di Haiphong da parte della flotta francese che causò più di 6.000 morti soprattutto fra la popolazione civile.




    Soldati della Legione straniera in Indocina.


    Le truppe corazzate e le unità di fanteria (facenti parte del Corpo di spedizione francese che aveva una consistenza di circa 100.000 uomini) puntarono quindi su quella che successivamente sarebbe diventata la capitale del Vietnam del Nord: Hanoi, conquistandola dopo una battaglia casa per casa che durò per tutto il mese di dicembre, procedendo all'occupazione dei principali centri urbani del Vietnam centro-settentrionale e del delta del Fiume Rosso e assicurandosi il controllo delle principali vie di comunicazione. All'inizio del 1947 i Vietminh furono costretti a ritirarsi sulle montagne del nord-est e nelle paludi a sud del fiume Rosso.


    Per assicurarsi un assetto del territorio che garantisse insieme il potere della madrepatria e il consenso dei nazionalisti più moderati la Francia creò due regimi satelliti: la Repubblica di Cocincina con a capo Nguyen Van Xuan (di orientamento filofrancese) e il Vietnam vero e proprio guidato dall'imperatore Bao Dai. Pur riconoscendo formalmente l'indipendenza di questi territori, il governo francese vi continuava a tenere il controllo dell'esercito, delle finanze e della politica estera.


    Ho Chi Minh (il cui governo era caduto nella clandestinità in seguito all'invasione francese) e il generale Vo Nguyen Giap, capo dell'esercito ribelle Vietminh, preparavano le basi dei guerriglieri nel Tonchino settentrionale, avvalendosi di aiuti molto sostanziosi provenienti dalla Cina (tra il maggio e il settembre 1950 si addestrarono in Cina guerriglieri Vietminh).


    I militari nordvietnamiti, così, grazie agli aiuti cinesi, allestirono un esercito sempre più organizzato mettendosi in condizione di sferrare un'energica offensiva contro le postazioni francesi nell'alto Tonchino, al confine con la Cina. La resistenza francese fu sbaragliata sugli altipiani settentrionali a Cao Bằng e a Lạng Sơn (la perdita di queste due città costò alla Francia almeno 3.000 morti). Le province settentrionali del Nord Vietnam furono così evacuate dall'esercito francese, che tuttavia riuscì a mantenere in suo possesso i principali centri urbani e il delta del fiume Rosso.




    Richiesta d'aiuto di Ho Chi Minh ad Harry Truman (Hanoi, 28 febbraio 1946)



    Il coinvolgimento degli USA |


    Harry Truman, nel 1946, ricevette un telegramma da Ho Chi Minh, che gli chiedeva aiuto. Nel mese di maggio 1950, dopo la cattura di Hainan da forze comuniste cinesi, il presidente degli Stati Uniti Harry Truman, autorizzò segretamente un'assistenza finanziaria diretta ai francesi, e il 27 giugno 1950, dopo lo scoppio della guerra di Corea, lo annunciò pubblicamente. Si temeva a Washington che se Ho Chi Minh avesse vinto la guerra, a causa dei suoi legami con l'Unione Sovietica, Stalin avrebbe stabilito uno stato fantoccio e a poco a poco avrebbe esteso il suo controllo su tutto il Sud-est asiatico. La prospettiva di un Sud-est asiatico dominato dai comunisti, fu sufficiente a stimolare l'amministrazione Truman a sostenere la politica estera del presidente francese, Vincent Auriol, in modo che la diffusione del comunismo sovietico fosse contenuto dagli alleati. Le prime forniture degli Stati Uniti per la guerra d'Indocina, furono consegnate il 30 giugno 1950. Nel mese di settembre, Truman inviò il Military Assistance Advisory Group (MAAG) in Indocina per aiutare l'esercito francese. Il presidente Truman affermò che i militari non erano stati inviati come truppa da combattimento, ma come assistenza militare e dava 10 milioni di dollari di materiale militare per sostenere i francesi nel loro sforzo di combattere le forze Viet Minh. Nel 1953, l'aiuto di Truman è aumentato notevolmente a 350 milioni di dollari per sostituire i vecchi equipaggiamenti militari di proprietà dell'esercito francese.


    Un tentativo vietminh di conquistare i principali centri abitati nel 1951 venne sventato dalle truppe di Jean de Lattre de Tassigny che li difesero strenuamente. Nello stesso anno le posizioni sul Golfo del Tonchino, dove è più attiva la guerriglia, vengono trincerate. Più successo ebbe l'offensiva dei ribelli nel Laos dove le truppe francesi, colte impreparate, vennero sconfitte (1952-1953). La guerra d'Indocina dal 1946 al 1952 era costata 90.000 militari morti, dispersi, feriti e fatti prigionieri. La Francia era arrivata addirittura a spendere il doppio della cifra avuta dagli Stati Uniti nell'ambito del piano Marshall. Gli effettivi si erano visti aumentare fino a 250.000 nel 1953.



    Il comando di Navarre e gli errori strategici |


    Il generale Henri Navarre, dal maggio 1953 nuovo comandante delle forze francesi in Indocina, pensò allora un piano per realizzare questo obiettivo: si sarebbe dovuto sfruttare il dominio incontrastato del cielo per organizzare un grande centro di resistenza che avrebbe dovuto bloccare le iniziative del Viet Minh sul confine del Laos e permettere incursioni nelle retrovie nemiche: la zona prescelta era la località di Dien Bien Phu nella vallata del fiume Nam Hou (Tonchino nordoccidentale), a quasi 300 chilometri da Hanoi.


    Ma Navarre fece un errore che sarebbe costato molto caro alle forze francesi: lasciò nel campo trincerato di Dien Bien Phu (creato a partire dal 20 novembre 1953 col lancio di 4.000 paracadutisti) circa 11.000 soldati (di cui solo 6.400 francesi) inquadrati in 13 battaglioni di fanteria, dotati di numerosi pezzi d'artiglieria, una decina di carri armati e 14 aerei, ma che potevano essere riforniti solo dall'aria.



    Il contrattacco vietnamita e la sconfitta francese |




    Combattenti vietminh in una trincea durante la battaglia di Dien Bien Phu.


    Il comandante in capo Giap, cogliendo l'occasione al volo, mobilitò otto delle sue divisioni Viet Minh (per un totale di oltre 50.000 uomini), che furono spostate sulla zona di Dien Bien Phu dal delta grazie a un complesso sistema di gallerie e di trincee scavate con pale e picconi dai guerriglieri e dalla popolazione civile. Si trattava di un lavoro capillare e metodico, diventato l'emblema stesso della "guerra di popolo" vietnamita, che permetteva all'esercito guerrigliero di spostare uomini armati e artiglierie senza che il nemico percepisse le dimensioni esatte di quanto stava accadendo. La direzione logistica e strategica di questa complessa operazione di trasferimento e concentrazione delle forze vietminh nell'area di Dien Bien Phu, fu coordinata dal capo di stato maggiore generale Văn Tiến Dũng e dal vice-comandante in capo generale Hoàng Văn Thái.


    Il 13 marzo 1954 le truppe Viet Minh si lanciarono all'attacco della postazione nemica. Iniziò così la battaglia di Dien Bien Phu, destinata a terminare con la sconfitta francese 56 giorni dopo. Nonostante la resistenza disperata dei francesi, il campo trincerato cadde in mano ai guerriglieri vietnamiti, e il 7 maggio la bandiera rossa del Viet Minh veniva issata sul bunker di Dien Bien Phu.



    Conferenza di pace di Ginevra |


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    Lo stesso argomento in dettaglio: Conferenza di Ginevra (1954).

    Lo stesso giorno a Ginevra le delegazioni di nove Paesi si incontravano: erano presenti Francia, Gran Bretagna, Cina, Stati Uniti, Unione Sovietica, il Laos, la Cambogia, e i rappresentanti del Viet Minh e del regime di Bảo Đại. Le trattative procedettero con lentezza, mentre la guerra continuava e i guerriglieri conquistavano nuove posizioni avanzando verso il sud del Vietnam. La svolta avvenne solo dopo che a Parigi a metà luglio fu nominato primo ministro Pierre Mendès-France.




    La vittoria dei vietminh a Dien Bien Phu.


    Il premier francese trovava un'intesa con il capo delegazione e ministro degli Esteri cinese, Zhou Enlai aveva tre obiettivi precisi:



    • in primo luogo trovare un accordo che togliesse ogni pretesto di intervenire alla Cina;

    • in secondo luogo, frammentare il Sudest asiatico in modo da influenzare la vita dei singoli Stati, secondo una tradizione consolidata della politica estera di Pechino;

    • dimostrare moderazione nel sostegno al Vietminh, legittimando il governo comunista cinese agli occhi dell'India, dell'Indonesia e degli altri Paesi non allineati dell'Asia.


    Sulla base di questi postulati maturava la decisione di dividere il Vietnam in due stati, fissando la linea di confine sul 17º parallelo: il Vietminh avrebbe governato la parte settentrionale, mentre nella parte meridionale sarebbe rimasto al potere il regime di Bảo Đại e del suo nuovo primo ministro, Ngo Dinh Diem. Entro due anni una consultazione elettorale avrebbe deciso il destino dei due Paesi.


    Il 12 luglio 1954, dopo nove anni di guerra, si concludeva la guerra d'Indocina e si arrivava alla firma del cessate il fuoco e al nuovo assetto dell'intera regione: Vietnam del Nord (con capitale Hanoi), Vietnam del Sud (con capitale Saigon), Laos e Cambogia erano riconosciuti Stati indipendenti e sovrani e il dominio coloniale francese in Indocina aveva ufficialmente termine.[5]


    L'accordo deludeva sia il Vietminh, che nel negoziato guadagnava meno di quanto avesse conquistato in combattimento, sia il regime di Bảo Đại, che guardava con preoccupazione al disimpegno francese, ma la logica delle grandi potenze aveva la forza dei condizionamenti politici e militari. Nonostante questo accordo, le ultime truppe francesi si ritirarono dall'Indocina solo nell'aprile 1955.



    Filmografia |




    • 317º battaglione d'assalto - film del 1965 diretto da Pierre Schoendoerffer.


    • The Quiet American - 2002 regia Philip Noyce



    Note |




    1. ^ (EN) France honors CIA pilots, cnn.com, 1º marzo 2005. URL consultato il 21 dicembre 2014.


    2. ^ (EN) John Foster Dulles on the fall of Dien Bien Phu, dailymotion.com, 1º marzo 2005. URL consultato il 21 dicembre 2014.


    3. ^ France's world newspaper, 15 luglio 1954.


    4. ^ Smedberg, M (2008), Vietnamkrigen: 1880-1980. Historiska Media, p. 88.


    5. ^ La guerra d'Indocina, raistoria.rai.it. URL consultato il 21 dicembre 2014.



    Voci correlate |



    • Conferenza di Ginevra (1954)

    • Indocina

    • Impero coloniale francese

    • Legione straniera francese

    • Unione francese



    Altri progetti |



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