Provincia di Napoli




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando il nuovo ente, vedi città metropolitana di Napoli.





















































































Provincia di Napoli
ex provincia



Provincia di Napoli – Stemma Provincia di Napoli – Bandiera

Provincia di Napoli – Veduta
Mappa della provincia di Napoli
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Campania-Stemma.svg Campania
Amministrazione
Capoluogo
CoA Città di Napoli.svg Napoli
Data di istituzione
8 agosto 1806 [1]
Data di soppressione
31 dicembre 2014
Territorio

Coordinate
del capoluogo

40°50′N 14°15′E / 40.833333°N 14.25°E40.833333; 14.25 (Provincia di Napoli)Coordinate: 40°50′N 14°15′E / 40.833333°N 14.25°E40.833333; 14.25 (Provincia di Napoli)
Superficie 1 171[2]km²
Abitanti 3 129 354[3](30-07-2014)
Densità 2 672,38 ab./km²
Comuni 92 comuni
Province confinanti
Avellino, Benevento, Caserta, Salerno
Altre informazioni
Cod. postale 80121-80147
(municipi di Napoli)
80010-80079
comuni
Prefisso 081
Fuso orario UTC+1
ISO 3166-2 IT-NA
Codice ISTAT
063
Targa NA
PIL procapite (nominale) 15.847 €
Cartografia
Provincia di Napoli – Localizzazione
Sito istituzionale



Variazioni territoriali della Provincia di Napoli (1806 -1945)


La provincia di Napoli è stata una provincia italiana della regione in Campania, soppressa il 31 dicembre del 2014 insieme ad altre 9 province italiane, per far posto alla città metropolitana di Napoli.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Piano territoriale


  • 3 Comuni


  • 4 Infrastrutture e trasporti


    • 4.1 Strade


    • 4.2 Ferrovie


    • 4.3 Mobilità urbana




  • 5 Itinerari turistici


  • 6 Note


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Regio I Latium et Campania, Provincia di Napoli (1806-1927) e Modifiche territoriali e amministrative dei comuni della Campania.

Con l'espansione urbana di Napoli durante il regime fascista, dovuta all'annessione di una parte degli antichi casali autonomi che oggi corrispondono ai quartieri periferici della città e la soppressione della provincia di Terra di Lavoro nel 1927, la provincia napoletana amplia il suo territorio rispetto a quello delimitato agli inizi del '800 durante il dominio francese, ingloba i circondari dell'antica Liburia compreso le isole ponziane.
La decisione di sopprimere la Terra di Lavoro, fu sicuramente impopolare e ritenuta penalizzante da gran parte della popolazione e della politica locale.
Il Duce motivò che tale scelta era dettata dalla precisa volontà di dare a Napoli il necessario respiro territoriale,[4][5] spiegando che la Terra di lavoro era “un'assurda eredità medievale”, per cui Caserta, sviluppatasi attorno alla reggia borbonica, per sua natura e vocazione doveva esercitare il ruolo della Versailles di Napoli.[6] Napoli in effetti, per estensione territoriale era la penultima provincia del Regno, ma l'idea di farne una città di respiro mediterraneo si dimostrò sin dal primo momento un progetto solo ed esclusivamente propagandistico del regime fascista.[7]


Nel 1945 con la fine della guerra e la caduta del regime fascista, con un decreto luogotenenziale (n. 373 dell'11 giugno 1945) il governo Bonomi, istituì la provincia di Caserta, comprendente la parte della provincia di Terra di Lavoro passata alla provincia di Napoli ad eccezione dei circondari di Nola e Acerra, mentre le isole di Ponza e Ventotene, furono annesse già nel 1937 alla provincia di Littoria, oggi provincia di Latina.
Quest'ultima pianificazione traccia il perimetro della attuale città metropolitana di Napoli, oggi caratterizzata da una diffusa urbanizzazione spesso incontrollata e che ha creato una delle conurbazioni più vaste d'Italia.



Piano territoriale |




PTCP – Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Napoli


La provincia di Napoli nel PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) suddivise il territorio in sei macro aree omogenee che oggi formano la Città metropolitana di Napoli[8]
con la conseguente abolizione della provincia, ai sensi della legge n°142/90, della riforma del titolo V dell'articolo 114 e della legge 42/2009 sulle autonomie locali.[9]


Le leggi approvate prevedono il decentramento di funzioni amministrative nelle municipalità cittadine[10] e nei comuni del comprensorio; il tutto è racchiuso nel progetto denominato Grande Napoli[9] che porterà ad un nuovo assetto istituzionale del territorio.
La città metropolitana svolgerà i compiti fondamentali della Provincia, si dovrà occupare anche della pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali, della gestione dei servizi pubblici di ambito metropolitano, di mobilità e viabilità, di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, come cassa avrà il patrimonio e le risorse umane e strumentali della Provincia soppressa.[11]


1 – Municipi di Napoli.




Il Palazzo Matteotti, ex sede della provincia





Palazzo San Giacomo, sede del comune di Napoli




Le 10 municipalità del Comune di Napoli












































Municipalità I:

Chiaia, Posillipo, San Ferdinando

Municipalità II:

Avvocata, Montecalvario, Pendino, Porto, Mercato, San Giuseppe

Municipalità III:

Stella, San Carlo all'Arena

Municipalità IV:

San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale

Municipalità V:

Vomero, Arenella

Municipalità VI:

Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio

Municipalità VII:

Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno

Municipalità VIII:

Piscinola, Marianella, Scampia, Chiaiano

Municipalità IX:

Soccavo, Pianura

Municipalità X:

Bagnoli, Fuorigrotta

2 – Entroterra nord:




  • Napoli nord: Arzano, Casandrino, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant'Antimo.


  • Napoli nord – ovest: Calvizzano, Giugliano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca, Melito.


  • Napoli nord – est: Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Casoria, Castello di Cisterna, Crispano, Pomigliano d'Arco.


3 – Area vesuviana:




  • Interna: Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Massa di Somma, Ottaviano, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pompei, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant'Anastasia, Somma Vesuviana, Striano, Terzigno, Trecase, Volla.


  • Costiera: Castellammare di Stabia, Ercolano, Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco.


4 – Area nolana: Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Nola, Palma Campania, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Paolo Bel Sito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano.


5 – Area flegrea con le isole di Ischia e Procida: Bacoli, Barano d'Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno,Serrara Fontana, Monte di Procida, Pozzuoli, Procida, Quarto.


6 – Penisola sorrentina con l'isola di Capri, Agerola, Anacapri, Capri, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant'Agnello, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Sorrento, Vico Equense.



Comuni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Napoli.

Appartengono alla provincia di Napoli i seguenti 92 comuni[12]:




  • Acerra

  • Afragola

  • Agerola

  • Anacapri

  • Arzano

  • Bacoli

  • Barano d'Ischia

  • Boscoreale

  • Boscotrecase

  • Brusciano

  • Caivano

  • Calvizzano

  • Camposano

  • Capri

  • Carbonara di Nola

  • Cardito

  • Casalnuovo di Napoli

  • Casamarciano

  • Casamicciola Terme

  • Casandrino

  • Casavatore

  • Casola di Napoli

  • Casoria

  • Castellammare di Stabia

  • Castello di Cisterna

  • Cercola

  • Cicciano

  • Cimitile

  • Comiziano

  • Crispano

  • Ercolano

  • Forio

  • Frattamaggiore

  • Frattaminore

  • Giugliano in Campania

  • Gragnano

  • Grumo Nevano

  • Ischia

  • Lacco Ameno

  • Lettere

  • Liveri

  • Marano di Napoli

  • Mariglianella

  • Marigliano

  • Massa Lubrense

  • Massa di Somma

  • Melito di Napoli

  • Meta

  • Monte di Procida

  • Mugnano di Napoli

  • Napoli

  • Nola

  • Ottaviano

  • Palma Campania

  • Piano di Sorrento

  • Pimonte

  • Poggiomarino

  • Pollena Trocchia

  • Pomigliano d'Arco

  • Pompei

  • Portici

  • Pozzuoli

  • Procida

  • Qualiano

  • Quarto

  • Roccarainola

  • San Gennaro Vesuviano

  • San Giorgio a Cremano

  • San Giuseppe Vesuviano

  • San Paolo Bel Sito

  • San Sebastiano al Vesuvio

  • San Vitaliano

  • Sant'Agnello

  • Sant'Anastasia

  • Sant'Antimo

  • Sant'Antonio Abate

  • Castellammare di Stabia

  • Santa Maria la Carità

  • Saviano

  • Scisciano

  • Serrara Fontana

  • Somma Vesuviana

  • Sorrento

  • Striano

  • Terzigno

  • Torre Annunziata

  • Torre del Greco

  • Trecase

  • Tufino

  • Vico Equense

  • Villaricca

  • Visciano

  • Volla




Infrastrutture e trasporti |



Strade |




  • A1 Autostrada del Sole (Milano – Napoli)


  • A3 (Napoli – Salerno)


  • A16 Autostrada dei Due Mari (Napoli – Canosa)


  • Tangenziale di Napoli (Napoli – Pozzuoli)

  • Strada provinciale 1 - (Circumvallazione esterna di Napoli)


  • Strada statale 7 bis variante - (Asse di Supporto Nola – Villa Literno)


  • Strada statale 7 quater - (Domitiana)


  • Strada statale 162 NC - (Asse Mediano)


  • Strada statale 162 dir - (del Centro direzionale)

  • Strada statale 145 Sorrentina


  • Strada statale 268 - (del Vesuvio)


  • Strada provinciale 500 - (Asse Perimetrale di Melito – Scampia)



Ferrovie |


Oltre ai servizi regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania, il territorio provinciale è servito dalle relazioni ferroviarie svolte dalla società Ente Autonomo Volturno sulla propria rete sociale.


Fra il 1881 e il 1960 in provincia di Napoli fu attiva l'estesa rete extraurbana su ferro realizzata ad opera Société Anonyme des Tramways Provinciaux, azienda belga che eserciva le linee tranviarie Napoli-Aversa/Giugliano, Aversa-Albanova, Napoli-Frattamaggiore e Napoli-Caivano.



Mobilità urbana |



  • Funicolari di Napoli

  • Funicolare di Capri

  • Funivia del Faito



Itinerari turistici |




Scavi archeologici di Pompei




Panorama di Napoli



  • Centro storico di Napoli

  • Monumenti di Napoli

  • Sottosuolo di Napoli

  • Cimitero delle Fontanelle

  • Catacombe di Napoli

  • Città della scienza

  • Vesuvio

  • Stazioni Metrò dell'Arte

  • Golfo di Napoli


  • Pompei, Ercolano e Torre Annunziata con i loro siti archeologici legati all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.


  • Miglio d'oro e le antiche Ville Vesuviane

  • Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa


  • Castellammare di Stabia, con la Reggia di Quisisana, le terme e i siti archeologici legati all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

  • Isole del golfo: Capri, Ischia e Procida


  • Pozzuoli, Rione Terra, la Solfatara, Anfiteatro Flavio, Cuma


  • Bacoli e il Castello di Baia, Casina Vanvitelliana


  • Sorrento e Penisola sorrentina tra cui Vico Equense con le sue spiagge e il suo Monte Faito


  • Area Nolana antiche civiltà etrusche, Basiliche Paelocristiane di Cimitile


  • Poggiomarino e Striano con i loro siti archeologici dell'età del Ferro sulle Rive del Fiume Sarno


  • Giugliano in Campania: scavi archeologici di Liternum sulle sponde del Lago Patria



Note |




  1. ^ Bicentenario della Provincia di Napoli 1806-2006 bicentenario.provincia.napoli.it


  2. ^ Inquadramento territoriale - provinciadinapoli.it


  3. ^ Dati demografici istat.it


  4. ^ Costantino Jadecola, Nascita di una provincia, Roccasecca, Le Tre Torri, 2003. ISBN non esistente


  5. ^ Giuseppe Capobianco, Dal fascismo alla repubblica in Terra di Lavoro, in Felice Corvese, Giuseppe Tescione (a cura di), Per una storia di Caserta dal medioevo all'età contemporanea, Napoli, Edizioni Athena, 1993, pp. 230-231. ISBN non esistente


  6. ^ Pantaleone Sergi L'istituzione delle 17 Province del Littorio. Tra consenso forzato e consenso immaginato - Mugugni, dissensi e disciplina, capitolo 6 pagina 188.


  7. ^ Giordano, Natale, Caprio, Op. cit., p. 26. URL consultato il 17 agosto 2010.


  8. ^ De Magistris: La città metropolitana è una grande opportunità. Archiviato il 17 marzo 2012 in Internet Archive.


  9. ^ ab Una nuova Provincia per la Grande Napoli (PDF), Provincia di Napoli, p. 5. URL consultato il 5 agosto 2011.


  10. ^ Statuto comunale titolo VIII (PDF), Comune di Napoli. URL consultato l'11 agosto 2011.


  11. ^ Articolo 18 decreto spending review, 6 luglio 2012


  12. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    classifica dei comuni della Provincia di Napoli ordinata per popolazione residente. I dati sono aggiornati al 01/01/2011 (ISTAT).[collegamento interrotto]




Voci correlate |



  • Campi Flegrei

  • Golfo di Napoli

  • Penisola sorrentina

  • Provincia di Napoli (1806-1860)

  • Ducato di Napoli

  • Scavi archeologici di Ercolano

  • Scavi archeologici di Pompei

  • Scavi archeologici di Stabia

  • Vesuvio

  • Monte Somma



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Portale guida della provincia, su guidadinapoli.it.

  • Sito istituzionale della Provincia di Napoli, su provincia.napoli.it.

  • Metronapoli WebTV, su metronapoli.it.


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