Biblioteca
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Una biblioteca è un servizio finalizzato a soddisfare bisogni informativi quali studio, aggiornamento professionale o di svago di una utenza finale individuata secondo parametri predefiniti, realizzato sulla base di una raccolta organizzata di supporti delle informazioni, fisici (libri, riviste, CD, DVD) o digitali (accessi a basi di dati, riviste elettroniche).
Si considerano biblioteche tanto le raccolte costituite da privati per uso personale quanto quelle costituite da enti privati e pubblici.
La biblioteconomia considera parte del "sistema biblioteca" anche i servizi di informazione al pubblico (tipicamente la ricerca bibliografica e l'istruzione all'uso delle raccolte e dei servizi) e, in quanto funzionali alla conservazione e fruizione del patrimonio documentale, anche le attività di gestione della biblioteca purché specifiche (non considera tali, pertanto, le generiche attività amministrative e gestionali se indistinguibili da quelle dell'ente proprietario della biblioteca).
Indice
1 Etimologia del termine
2 Classificazione
3 Storia
3.1 Vicino Oriente Antico
3.2 Civiltà greca
3.3 Impero romano
4 Medioevo
4.1 Impero bizantino e Vicino Oriente cristiano
4.2 Mondo islamico
4.3 Occidente cristiano
4.4 Rinascimento
4.5 Età moderna
4.6 Età contemporanea
5 Primati
6 Note
7 Bibliografia
7.1 Articoli introduttivi
7.2 Libri
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Etimologia del termine |
La voce è composta di due parole greche: βιβλίον (biblíon, "libro", "opera") e θήκη (théke, "scrigno", "ripostiglio").
Il termine βιβλίον (biblíon) differisce da βίβλος (bíblos). Βίβλος era il nome dato alla corteccia interna del papiro (βύβλος, býblos), e visto che questo materiale era usato come supporto per la scrittura, in epoca attica la parola βίβλος divenne, per estensione, sinonimo di "libro". Anche Βιβλίον nasce come identificativo della "carta" o della "lettera" su cui si scrive, ma presto tende a diventare sinonimo non solo di "libro scritto", bensì di "opera letteraria", di vero e proprio contenuto di cui il libro è mero contenitore.
Mentre nel greco moderno esiste la parola βιβλιοθήκη (vivliothikì, nella pronuncia itacista), non ve n'è traccia nel greco classico. È attestata però la voce βιβλιοφυλάκιον (bibliofylákion) con il significato di "deposito di libri", "archivio di libri". Dione Crisostomo, nel I secolo d.C., dà alla stessa parola βιβλίον il valore di "biblioteca".
In inglese si usa la parola library derivata dal latino
liber, libro.
Classificazione |
Fonte: Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Milano 1985.
Biblioteca statale: biblioteca creata dallo Stato, da cui dipende. In molti Paesi, tra cui l'Italia, sono classificate come biblioteche statali le tre tipologie seguenti:
Biblioteche nazionali: biblioteche pubbliche che svolgono funzioni di particolare importanza in materia di catalogazione e organizzazione dei servizi bibliografici di un Paese. In ogni nazione è lo Stato che designa le biblioteche che svolgono questo particolare ruolo. Alcune di esse hanno il compito di conservare la produzione libraria e periodica nazionale per diritto di stampa[1];
Biblioteche universitarie;
Biblioteche annesse ai monumenti nazionali.
Biblioteca associata: biblioteca che fa parte di un sistema bibliotecario ma conserva autonomia gestionale e amministrativa.
Biblioteca privata: raccolta libraria sostenuta da fondi privati con accesso pubblico (in alcuni casi l'accesso è riservato ai dipendenti di una società o ai membri di un'organizzazione);
Biblioteca comunale o civica: biblioteca creata da un comune per rispondere ai bisogni della popolazione amministrata;
Biblioteca per ragazzi: raccolta libraria di opere dedicate ai più giovani, inserita in un ambiente adatto a creare un piacevole incontro con la lettura;
Biblioteca ecclesiastica: biblioteca dipendente da un'autorità ecclesiastica, che la gestisce coi suoi fondi;
Biblioteca circolante: automezzo attrezzato con una raccolta di libri; può essere utilizzato nelle fiere e nei mercati;
Biblioteca di ospedale: collocata all'interno di un nosocomio, con lo scopo di provvedere alle esigenze informative del personale medico e paramedico;
Biblioteca d'istituto: atta a soddisfare le esigenze del personale (docente e discente) di un istituto universitario o di altro ente accademico;
Biblioteca scolastica : biblioteca degli istituti d'istruzione primaria, secondaria di primo e secondo grado, riservata a studenti, docenti e personale in servizio nella scuola di riferimento.
Biblioteca di famiglia: raccolta di opere e documenti bibliografici che formano il patrimonio di una famiglia e rappresentano gli interessi dei suoi componenti.
Storia |
Vicino Oriente Antico |
L'esistenza di biblioteche nelle città-stato del Vicino Oriente antico è documentata da numerose testimonianze e reperti archeologici. Si tratta in effetti di collezioni di tavolette d'argilla di contenuto vario: per buona parte queste raccolte sono piuttosto degli archivi dal momento che conservano la contabilità dei magazzini regi, testi di legge, atti amministrativi, sentenze giudiziarie, corrispondenza diplomatica. Solo alcuni testi contenuti in queste raccolte possono essere considerati veri e propri libri.
Le più antiche raccolte di tavolette pervenute sono quelle di Ebla (circa 17.000 tavolette) e Lagash (ca 30.000), risalenti alla seconda metà del III millennio a.C..
Al II millennio a.C. risalgono le collezioni di tavolette scoperte a Nippur (ca 30.000), Mari (più di 25.000 tavolette), Ḫattuša, (oltre 30.000), e Ugarit.
A Ninive gli archeologi hanno rinvenuto in una parte del palazzo reale di Assurbanipal 22.000 tavolette d'argilla, corrispondenti alla biblioteca ed agli archivi del palazzo del VII secolo a.C.. In questa biblioteca sono state trovate le versioni integrali dei poemi mesopotamici, su cui si basano le odierne edizioni.
Civiltà greca |
Abbiamo notizia di una biblioteca pubblica nell'Atene classica, fondata da Pisistrato intorno al 550 a.C.. Tale informazione è tuttavia contestata dagli studiosi[2][3].
Più certa è l'esistenza della raccolta privata del Peripato, spesso chiamata "biblioteca di Aristotele", ma anche su di essa le notizie non sono concordanti[2].
La più celebre biblioteca dell'antichità è senza dubbio la Biblioteca di Alessandria, in Egitto, creata nel III secolo a.C.: aveva circa 49.000 volumi al tempo di Callimaco e 700 000 al tempo di Giulio Cesare. Le vicende riguardanti il presunto incendio della biblioteca di Alessandria nel 47 a.C. e quello ad opera del califfo Omar rimangono dubbie: probabilmente la Biblioteca decadde già durante l'Impero Romano[2].
L'altra grande biblioteca dell'età ellenistica era quella di Pergamo, fondata da Eumene II con un patrimonio di 200.000 volumi.
La biblioteca di Alessandria e quella di Pergamo furono istituzioni rivali per secoli. Oltre ad esse vi erano biblioteche di media rilevanza come quelle attestate ad Atene, Rodi ed Antiochia.
Impero romano |
Anche a Roma esistevano grandi biblioteche, inizialmente private, come quelle famose di Attico e di Lucullo. La prima biblioteca pubblica fu quella istituita sull'Aventino da Asinio Pollione nel 39 a.C.. Successivamente, in età augustea, furono fondate quelle presso il Portico di Ottavia vicino al Teatro di Marcello e quella nel Tempio di Apollo Palatino. Traiano fondò la Biblioteca Ulpia presso il foro che portava il suo nome.[4]. Altre biblioteche furono fondate e come effetto di ciò, durante il periodo imperiale, il numero delle biblioteche pubbliche a Roma passò dalle 3 del I secolo alle 28 attestate nel 377.
In altre città dell'Impero furono fondate biblioteche provinciali, come la Biblioteca di Celso ad Efeso; due biblioteche furono fondate ad Atene, una a Cartagine. Inoltre continuavano ad esistere le biblioteche di Alessandria e Pergamo.
Con l'affermarsi del Cristianesimo nella Tarda Antichità, vennero fondate biblioteche specificamente dedicate alla letteratura cristiana, fra le quali la più importante[2] fu quella del Didaskalaeion di Cesarea, fondata nel III secolo e probabilmente chiusa con la conquista araba della città nel 638[5].
Medioevo |
La crisi che pervase il mondo occidentale dopo la caduta dell'impero romano interessò anche le biblioteche. La prima testimonianza medievale di una nuova biblioteca riguarda quella creata nel 550 da Cassiodoro nel Vivarium di Squillace in Calabria.
Impero bizantino e Vicino Oriente cristiano |
Nel Mediterraneo orientale, invece, le biblioteche continuavano a fiorire, innanzitutto la Biblioteca Imperiale o Palatina di Costantinopoli. Poi vi erano le biblioteche patriarcali, specializzate in testi cristiani, ed anche in questo ambito quella di Costantinopoli era la più importante. Infine c'erano le biblioteche monastiche, le più importanti delle quali sono quelle del monastero di Santa Caterina del Monte Sinai e quelle dei monasteri del Monte Athos. Queste biblioteche monastiche sono sopravvissute fino ad oggi e costituiscono un'importante fonte per la conoscenza delle Sacre Scritture.
Mondo islamico |
Nel mondo islamico, il califfo abbaside al-Maʾmūn fondò nel IX secolo a Baghdad la Bayt al-Ḥikma ("Casa della sapienza"), la cui biblioteca raggiunse, al momento della sua massima acme, la cifra sbalorditiva per l'epoca di quasi mezzo milione di volumi.
Nel secolo successivo, i califfi omayyadi di Cordova - e nella fattispecie al-Ḥakam II - raccolsero nel loro palazzo una biblioteca di circa 400 000 volumi: lo stesso numero della biblioteca della biblioteca dal governatore di Almería.[6]
Nel 1005 il califfo fatimide al-Ḥākim fondò la Dār al-Ḥikma ("Casa della conoscenza"), di ispirazione ismailita, che contava almeno 600 000 volumi.[7]
Ogni città del Maghreb e del Mashreq aveva una sua biblioteca, più o meno fornita, arricchita dalla munificenza dei regnanti e da donazioni eseguite nello spirito che animava e regolamentava le fondazioni pie e che condusse anche all'istituzione di numerosissime scuole finalizzate all'insegnamento della lettura[8] e della scrittura. Assai consistenti erano ad esempio le biblioteche istituite a Baghdad dal sovrano buwayhide ʿAḍud al-Dawla e a Tashkent (allora al-Shash) dal Sultano samanide Nūḥ b. Manṣūr. Di minore, ma non per questo trascurabile, rilevanza era la biblioteca yemenita dei Rasulidi che, nel XIII secolo poteva annoverare circa 100 000 volumi manoscritti.[9] mentre in Iraq la biblioteca Ḥaydariyya nella moschea principale di Najaf aveva da 40 000 a 400 000 libri.[10] e ad Amad (Diyarbakir), la cifra raggiungeva nel 1183 lo strabiliante numero di 1 040 000 manoscritti.[11]
Occidente cristiano |
La formazione di grandi raccolte librarie riprese in Occidente con la rinascita carolingia, grazie soprattutto all'espansione dei monasteri benedettini.
I frati impiegavano molto del loro tempo negli scriptoria, atelier di copiatura dei manoscritti associati alle biblioteche monastiche. Tra le raccolte librarie più importanti sono da menzionare quella dell'Abbazia di Montecassino, quella del cenobio di Bobbio, quella dell'Abbazia di Cîteaux e quella dell'Abbazia di San Gallo. Vanno altresì menzionate anche le importanti biblioteche dell'Abbazia di Novalesa, dell'Abbazia di Nonantola, dell'abbazia di Pomposa e dell'Abbazia di Praglia. Questo lavoro ha permesso la trasmissione di opere antiche che altrimenti si sarebbero irrimediabilmente perse.
Dall'XI secolo la costituzione di scuole collegate ai vescovati diede un forte impulso alla creazione di biblioteche capitolari, come quelle di Lucca e di Verona.
Un altro incremento delle biblioteche si ebbe dal XII secolo con l'organizzazione delle prime università, per esempio a Bologna ed a Parigi, con la costituzione delle prime biblioteche adibite allo studio.
La diffusione dei libri miniati fu uno stimolo notevole alla creazione di raccolte librarie presso le corti europee, come la biblioteca di Luigi IX.
Rinascimento |
Il Rinascimento fu l'epoca determinante per la nascita delle biblioteche in senso moderno. Un importante impulso a tale cambiamento fu dato dallo spirito umanistico che, patrocinato dai varii signori rinascimentali, fece nascere le prime biblioteche "laiche", come la Malatestiana di Cesena, la Estense a Ferrara (poi trasferita a Modena), la Gonzaghesca a Mantova, la Laurenziana di Firenze, la Marciana di Venezia.
Accanto alle biblioteche "laiche" si svilupparono anche biblioteche ecclesiastiche. La più importante di esse è certamente la Biblioteca Apostolica Vaticana, fondata da papa Sisto IV nel 1475. Anche la Marciana nacque da una raccolta ecclesiastica, quella del Cardinal Bessarione. Infine, il Cardinal Federico Borromeo fondò la Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Determinante per la nascita di grandi biblioteche fu l'invenzione della stampa, che verso la fine del XV secolo moltiplicò il numero e la disponibilità dei volumi, in quanto ridusse il costo della produzione libraria.[12] Il maggior pregio delle biblioteche rinascimentali rimane, tuttavia, il numero e l'importanza dei manoscritti di opere greche, latine e paleocristiane, che esse conservano.
Fuori d'Italia le più importanti biblioteche rinascimentali furono la Biblioteca Palatina di Heidelberg e la Biblioteca Corviniana di Budapest, poi smembrate.
Età moderna |
Nel XVI secolo la diffusione delle prime case editrici, soprattutto a Venezia, ad Amsterdam, a Lione, a Lipsia, favorì la circolazione degli esemplari delle opere in tutta Europa e quindi la loro raccolta nelle biblioteche.
Nella prima metà del Seicento si assiste alla nascita delle prime grandi biblioteche pubbliche, come la Biblioteca Angelica di Roma, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Biblioteca Bodleiana di Oxford e quella della Università di Cambridge.
Vi erano poi importanti collezioni private di personaggi famosi, come Mazzarino e Richelieu, alla morte dei quali le raccolte confluivano nelle biblioteche pubbliche.
A partire dal 1660 si svilupparono le grandi biblioteche nazionali delle monarchie europee, come la Staatsbibliothek zu Berlin (1661), la Bibliothèque Nationale de France di Parigi (1692), la Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna (1722), la British Museum Library di Londra (1753) e la Biblioteca Nazionale Russa di San Pietroburgo (1795).
Età contemporanea |
Lo sviluppo delle biblioteche si intensifica verso la fine del XVIII secolo e per tutto il XIX secolo, anche per il trasferimento delle collezioni private nelle strutture pubbliche.
Nel 1800 viene fondata la Library of Congress di Washington.
Ma è a partire dal XX secolo, con la nascita della scienza biblioteconomica, che le biblioteche conoscono una radicale trasformazione, dovuta da una parte al miglioramento dei cataloghi, alla Classificazione della Library of Congress diffusa in tutti gli Stati Uniti, ed all'impulso alla classificazione delle opere, grazie ai contributi di Melvil Dewey (vedi Classificazione decimale Dewey) e di Eugène Morel, e dall'altra alla spinta data alla formazione professionale dei bibliotecari, accompagnata da una più intensa cooperazione tra le biblioteche.
In questo periodo si assiste anche alla diversificazione delle attività bibliotecarie, mediante l'organizzazione di mostre, incontri di lettura e conferenze ed il miglioramento dei servizi offerti agli utenti.
Lo sviluppo delle biblioteche pubbliche si intensifica in Italia a partire dagli anni 1970, in relazione alla legge n.382/1975 sull'ordinamento delle Regioni che, in attuazione dell'articolo 117 della Costituzione, trasferiva alle Regioni le competenze sulle biblioteche di ente locale e sullo sviluppo della scuola dell'obbligo e della scolarizzazione.
Dagli anni 1980 si assiste ad un crescente sviluppo dell'utilizzo del computer per l'informatizzazione dei cataloghi e per la gestione del prestito; oltre ai software gestiti su mainframe la diffusione dei pc favorisce l'automazione di piccole biblioteche[13]. Con lo sviluppo di Internet alla fine degli anni 1990, il servizio si estende anche alla messa a disposizione degli utenti di selezioni tematiche di siti web di qualità ed a molte iniziative di alfabetizzazione su Internet per gli utenti. E successivamente all'avvento della biblioteca digitale.
In Italia il Codice dei beni culturali del 2004, all'articolo 101, definisce:
"«biblioteca», una struttura permanente che raccoglie e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio;".
Sui ritardi nell'applicazione della normativa per la promozione e la valorizzazione dei Libro-bene-culturale, e sul conseguente difficile accesso al nostro patrimonio librario "conservato" nelle biblioteche pubbliche antiche o di qualsiasi altro "tipo", vedi la raccolta ragionata di brani "fruizione negata"[14].
Col termine "letteratura grigia" si intende tutto il materiale ritenuto effimero ed escluso dalla catalogazione OPAC, e dalla presenza stessa in biblioteca: rapporti, tesi, opuscoli divulgativi, giornali cosiddetti house organ di una qualche comunità (scolastici, sindacali, di partito, aziendali, ecclesiali), a volte particolarmente curati nella veste grafica e importanti fonti primarie storiche ed informative.
Primati |
- La più vasta biblioteca del mondo è la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, contenente oltre 128 milioni di libri.[15]
- La più grande biblioteca italiana ed una delle maggiori europee è la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze;[16]
- Il Paese con il maggior numero di biblioteche: è la Russia, circa 65.000 biblioteche pubbliche;.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[senza fonte]
- Il Paese con il maggior numero di biblioteche antiche: è l'Italia, che ha ventuno biblioteche del XII e XIV secolo. Seconda la Francia, con diciotto biblioteche del XII e XIV secolo;
[senza fonte]
- Il Paese con il maggior numero di iscritti alle biblioteche rispetto alla popolazione: è la Finlandia, dove circa la metà della popolazione è registrata come utente di biblioteca;
[senza fonte]
- La biblioteca più affollata del mondo: è la New York Public Library, negli USA, che accoglie, ogni anno, 10 milioni di visitatori e ha oltre 3 milioni di membri registrati.
[senza fonte]
- Biblioteche con dormitorio (residential libraries): la più grande è in Galles, la Gladstone's Library, a Hawarden, fondata nel 1895; ospita, tra le sue mura, anche un ostello per gli utenti.[17]
- La prima biblioteca digitale: è quella del Progetto Gutenberg, avviato nel 1971 da Michael Hart a Salt Lake City (USA). A gennaio 2011 il suo patrimonio digitale consiste in 33 000 libri.
[senza fonte]
- La Biblioteca Malatestiana di Cesena detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica italiana[18] e d'Europa[19]; è l'unico esempio di biblioteca monastica medievale perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.[20]
- La biblioteca Rudy di Monowi (Nebraska, Stati Uniti d'America), composta da 5,000 volumi, è probabilmente la biblioteca pubblica del più piccolo comune, composto infatti da un'unica abitante, al tempo stesso sindaco, amministratrice, e bibliotecaria[21].
- La maggiore biblioteca (circa 50.000 volumi) in una struttura esclusivamente ricettiva è probabilmente The Literary Man di Obidos (Portogallo)[22].
Note |
^ In Italia sono due: la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e quella di Roma.
^ abcd Enciclopedia Treccani, voce Biblioteca
^ Rudolph Pfeiffer, History of Classical Scholarship. From the Beginning to the End of the Hellenistic Age, Oxford, Oxford University Press, 1968
^ Lionell Casson, Libraries in the Ancient World, Yale University Press (2001), passim e s.v. ISBN 978-0300097214; consultato anche in trad. ital., Biblioteche del mondo antico, Sylvestre Bonnard (2003). ISBN 978-8886842563
^ F. L. Cross and Elizabeth A. Livingstone, “Pamphilus, St,” in The Oxford Dictionary of the Christian Church (3rd ed. rev.; Oxford; New York, Oxford University Press, 2005), 1221.
^ Konrad Hirschler, Leggere e scrivere nell'Islam medievale, Roma, Carocci, 2017, p. 146.
^ Seyyed Hossein Nasr, Science and Civilisation in Islam, 1968 (trad. it. Scienza e civiltà nell'Islam, Milano, Feltrinelli, 1977)
^ Diffusissima l'organizzazione di letture pubbliche, alle quali partecipavano numerose persone, non necessariamente poco o punto alfabetizzate.
^ Ismāʿīl al-Akwaʿ, al-Madāris al-islāmiyya fī l-Yaman [Le madrasa islamiche in Yemen], Beirut-Ṣanʿāʾ, Muʾassasat al-risāla-Maktabat al-jayyid al-jadīd, 1986 (1406 E.), ed. 2a.
^ Hirschler, Ibid.
^ Ibidem.
^ Universo, De Agostini, Novara, Vol. II, pag.287-289
^ In italia si diffondono i prodotti Tinlib e ISIS
^ La fruizione negata del Libro
^ La Library of Congress (Loc): la biblioteca più grande del mondo, su laterza.it.
^ La Biblioteca - Informazioni generali - Patrimonio librario
^ Bed and books at St Deiniol
^ Biblioteca Malatestiana
^ Cesena
^ O' Gorman, vedi bibliografia.
^ http://www.messynessychic.com/2014/08/06/the-woman-who-is-the-mayor-bartender-librarian-and-sole-resident-of-her-town/
^ http://www.theliteraryman.pt/books/
Bibliografia |
Articoli introduttivi |
- Carlo Federici, Beni culturali e ambientali. Beni librari, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, Appendice 2000, vol. 1. A-La, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2000, pp. 168–170
- Armando Petrucci, Beni culturali e ambientali. Beni librari, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, V appendice 1979-1992, vol. 1. A-D, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1991, pp. 342–343
- Igino Poggiali, Biblioteca, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, Appendice 2000, vol. 1. A-La, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2000, pp. 196–201
- Giovanni Solimine, Biblioteca, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, V appendice 1979-1992, vol. 1. A-D, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1991, pp. 358–360
Libri |
- Antonella Agnoli, Le piazze del sapere. Biblioteche e libertà, Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-8991-9
- Nerio Agostini, La gestione della piccola biblioteca. Manuale della One Person Library, Milano, Editrice Bibliografica, 2005, ISBN 88-7075-637-8
- Nerio Agostini, 025.006 8 One-person Library, in Biblioteconomia. Guida classificata, a cura di Mauro Guerrini, condirettore Gianfranco Crupi, a cura di Stefano Gambari, collaborazione di Vincenzo Fugaldi, prefazione di Luigi Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-634-0, pp. 281–282
- Viola Ardone, Il manuale del bibliotecario, Rimini, Maggioli, 2011, ISBN 978-88-387-5943-7
- Massimo Belotti (a cura di), Verso un'economia della biblioteca. Finanziamenti, programmazione e valorizzazione in tempo di crisi, Milano, Editrice Bibliografica, 2011, ISBN 978-88-7075-697-5
- Maria Pia Carosella e Maria Valenti (a cura di), Documentazione e biblioteconomia. Manuale per i servizi di informazione e le biblioteche speciali italiane, presentazione di Paolo Bisogno, Milano, Franco Angeli, 1987
- Giuliana Casartelli e Marco Muscogiuri (a cura di), La biblioteca nella città, Roma, AIB, 2008, ISBN 978-88-7812-188-1
- Lionel Casson, Biblioteche del mondo antico, Milano, Sylvestre Bonnard, 2003, ISBN 88-420-3256-5
- Guglielmo Cavallo, Le biblioteche nel mondo antico e medievale, Roma-Bari, Laterza, 2004, ISBN 978-88-420-3256-4
- Dario D'Alessandro, Il codice delle biblioteche. Legislazione delle biblioteche in Italia, Milano, Editrice Bibliografica, 2. edizione, 2007, ISBN 978-88-7075-648-7
- Marina Della Bella, Manuale del bibliotecario, Rimini, Maggioli, 2001, ISBN 88-387-1947-0
- Vincenzo Fugaldi, 025 Attività delle biblioteche, in Biblioteconomia. Guida classificata, a cura di Mauro Guerrini, condirettore Gianfranco Crupi, a cura di Stefano Gambari, collaborazione di Vincenzo Fugaldi, prefazione di Luigi Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-634-0, pp. 244–248
- Anna Galluzzi, Biblioteche per la città. Nuove prospettive di un servizio pubblico, Roma, Carocci, 2009, ISBN 978-88-430-4888-5
- Fred Lerner. The Story of Libraries: from the Invention of Writing to the Computer Ages. New York, The Continuum Publishing Company, 1998. ISBN 0-8264-1114-2
- Gabriele Mazzitelli, Che cos'è una biblioteca, Roma, Carocci, 2005, ISBN 88-430-3322-0
- Paolo Messina (a cura di), Andare in biblioteca, Bologna, Il Mulino, 1998, ISBN 88-15-06601-2
- Marco Muscogiuri, Architettura della biblioteca. Linee guida di programmazione e progettazione, prefazione di Antonio Padoa Schioppa, introduzione di Antonella Agnoli, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2.edizione, 2005, ISBN 88-86842-88-0
- Marco Muscogiuri, Biblioteche. Architettura e progetto, Rimini, Edizioni Maggioli, 2009, ISBN 978-88-38-74257-6
- J.F. O'Gorman, The Architecture of the monastic Library in Italy, New York, 1972, ISBN 0-8147-6152-6.
- Stefano Olivo, La gestione delle biblioteche in Italia. Sviluppo e prospettive di un servizio pubblico locale, Cargeghe, Documenta, 2010, ISBN 978-88-6454-044-3
- Alberto Petrucciani, Riccardo Ridi, Guida alle fonti di informazione della biblioteconomia, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1996, ISBN 88-7812-036-7
- Riccardo Ridi, La biblioteca come ipertesto. Verso l'integrazione dei servizi e dei documenti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-662-3
- Riccardo Ridi, Biblioteche, enciclopedie e web: utopie convergenti, in Pensare le biblioteche. Studi e interventi offerti a Paolo Traniello, a cura di Angela Nuovo, Alberto Petrucciani e Graziano Ruffini, Roma, Sinnos, 2008, ISBN 978-88-7609-131-5 pp. 385–402
- Riccardo Ridi, Fabio Metitieri, Biblioteche in rete. Istruzioni per l'uso, Roma-Bari, Laterza, 2008
Alfredo Serrai, Guida alla biblioteconomia, edizione aggiornata a cura di Maria Cochetti, Firenze, Sansoni, 1995, ISBN 88-383-1665-1* Giovanni Solimine, Controllo bibliografico universale, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1995, ISBN 88-7812-030-8
- Giovanni Solimine, La biblioteca. Scenari, culture, pratiche di servizio, Roma-Bari, Laterza, 2004, ISBN 88-420-7383-0
- Giovanni Solimine e Paul Gabriele Weston (a cura di), Biblioteconomia: principi e questioni, Roma, Carocci, 2007, ISBN 978-88-430-4071-1
- Paolo Traniello, Le voci di interesse bibliografico e biblioteconomico nelle enciclopedie italiane, in Bollettino AIB, 33 (1993), n. 2, pp. 149–165
- Paolo Traniello, Legislazione delle biblioteche in Italia, Roma, Carocci, 1999, ISBN 88-430-1282-7
- Paolo Traniello, Storia delle biblioteche in Italia. Dall'Unità ad oggi, con scritti di Giovanna Granata, Claudio Leombroni, Graziano Ruffini, Bologna, Il Mulino, 2002, ISBN 88-15-08848-2
- Paolo Traniello, Biblioteche e società, Bologna, Il Mulino, 2005, ISBN 978-88-15-10802-9
- Paolo Traniello, 027.007 22 Storiografia bibliotecaria, in Biblioteconomia. Guida classificata, a cura di Mauro Guerrini, condirettore Gianfranco Crupi, a cura di Stefano Gambari, collaborazione di Vincenzo Fugaldi, prefazione di Luigi Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-634-0, pp. 244–248
- Natale Vacalebre, COME LE ARMADURE E L'ARMI. Per una storia delle antiche biblioteche della Compagnia di Gesù. Con il caso di Perugia, Premessa di Edoardo Barbieri, Firenze, Olschki, 2016, ISBN 9788822264800
- Roberto Ventura, 020 Biblioteca, in Biblioteconomia. Guida classificata, a cura di Mauro Guerrini, condirettore Gianfranco Crupi, a cura di Stefano Gambari, collaborazione di Vincenzo Fugaldi, prefazione di Luigi Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-634-0, pp. 162–167
- Roberto Ventura, Vincenzo Fugaldi, 020 Tipi di biblioteca, in Biblioteconomia. Guida classificata, a cura di Mauro Guerrini, condirettore Gianfranco Crupi, a cura di Stefano Gambari, collaborazione di Vincenzo Fugaldi, prefazione di Luigi Crocetti, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, ISBN 978-88-7075-634-0, pp. 167–173
- Roberto Ventura, La biblioteca rende. Impatto sociale e economico di un servizio culturale, Milano, Editrice Bibliografica, 2011, ISBN 978-88-7075-698-2
Voci correlate |
- Lista delle biblioteche più grandi del mondo
- Internet Archive
- Approval Plan
- Artoteca
- Bibliotecario
- Bibliografia
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Collegamenti esterni |
Biblioteca, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
(EN) Biblioteca, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Biblioteca, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Sito ufficiale dell'Anagrafe delle biblioteche italiane, su anagrafe.iccu.sbn.it.
- Sito ufficiale dell'Associazione Italiana Biblioteche, su aib.it.
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