Diocesi di Forlì-Bertinoro




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – "Diocesi di Forlimpopoli" rimanda qui. Se stai cercando la diocesi titolare, vedi Sede titolare di Forlimpopoli.















































































Diocesi di Forlì-Bertinoro
Dioecesis Foroliviensis-Brittinoriensis
Chiesa latina

lang=it


Suffraganea dell'

arcidiocesi di Ravenna-Cervia

Regione ecclesiastica

Emilia-Romagna






Mappa della diocesi



Vescovo

Livio Corazza

Vescovi emeriti

Vincenzo Zarri,
Lino Pizzi

Sacerdoti
112 di cui 93 secolari e 19 regolari
1.589 battezzati per sacerdote

Religiosi
24 uomini, 151 donne

Diaconi
11 permanenti


Abitanti
189.400
Battezzati
178.000 (94,0% del totale)
Superficie
1.182 km² in Italia

Parrocchie
128 (10 vicariati)

Erezione

II secolo (Forlì)
1360 (Bertinoro)
in plena unione dal 30 settembre 1986

Cattedrale

Santa Croce

Concattedrali

Santa Caterina

Santi patroni
Madonna del Fuoco
Madonna del Lago
San Mercuriale
San Rufillo
Indirizzo
Piazza Dante Alighieri 1, 47121 Forli, Italia
Sito web

www.diocesiforli.it

Dati dall'Annuario pontificio 2017 (ch · gc)

Chiesa cattolica in Italia



La concattedrale di Bertinoro.




La ex cattedrale di San Rufillo a Forlimpopoli.


La diocesi di Forlì-Bertinoro (in latino: Dioecesis Foroliviensis-Brittinoriensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia appartenente alla regione ecclesiastica Emilia-Romagna. Nel 2016 contava 178.000 battezzati su 189.400 abitanti. È retta dal vescovo Livio Corazza.




Indice






  • 1 Territorio


  • 2 Storia


    • 2.1 Forlì


    • 2.2 Bertinoro


    • 2.3 Sedi unite




  • 3 Cronotassi dei vescovi


    • 3.1 Vescovi di Forlì


    • 3.2 Vescovi di Forlimpopoli


    • 3.3 Vescovi di Bertinoro


    • 3.4 Vescovi di Forlì-Bertinoro




  • 4 Statistiche


  • 5 Note


  • 6 Fonti e bibliografia


    • 6.1 Per la sede di Forlì


    • 6.2 Per la sede di Forlimpopoli


    • 6.3 Per la sede di Bertinoro




  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Territorio |


La diocesi si estende su due province dell'Emilia-Romagna:



  • in provincia di Forlì-Cesena comprende i comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena (solo le frazioni di Lizzano, Massa, Monticino, Provezza e Tessello), Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano e Santa Sofia;

  • in provincia di Ravenna le frazioni di Coccolia, Ducenta, Durazzano, Filetto, Longana, Roncalceci, San Pietro in Trento e San Pietro in Vincoli nel comune di Ravenna; e le frazioni di Chiesuola e di San Pancrazio nel comune di Russi.[1]


Sede vescovile è la città di Forlì, dove si trova la cattedrale di Santa Croce. A Bertinoro sorge la concattedrale di Santa Caterina. A Forlì si trovano pure due basiliche minori: San Pellegrino Laziosi e San Mercuriale. A Forlimpopoli sorge la basilica minore di San Rufillo, già cattedrale dell'antica diocesi di Forlimpopoli, prima sede dei vescovi di Bertinoro.


Il territorio si estende su 1.182 km² ed è suddiviso in 128 parrocchie, raggruppate in 10 vicariati: Forlì centro storico, Forlì est, Forlì sud, Forlì sud-ovest, Forlì ovest, Forlì nord-ravennate, Bertinoro-Forlimpopoli, Valle del Bidente, Val di Rabbi e Acquacheta.


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Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie della diocesi di Forlì-Bertinoro.


Storia |



Forlì |


La diocesi di Forlì risale ad epoca antica. Tradizionalmente la sua nascita viene fissata al II secolo e viene indicato come protovescovo san Mercuriale, la cui moderna critica storica lo colloca nel IV secolo circa. Benché la tradizione e gli storici locali abbiano elencato una lunga serie di vescovi nei primi secoli, il primo prelato forlivese storicamente documentato e certo è Crescente, vissuto a metà del VII secolo. Fin dai suoi inizi la diocesi di Forlì era suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna.


Nel Medioevo il capitolo aveva il diritto di eleggere il vescovo, ma, con l'età moderna, questa prerogativa andò perduta. Ancora nel 1433, il capitolo della cattedrale, in accordo con i maggiorenti cittadini, volle decidere l'elezione del vescovo, Guglielmo Bevilacqua, in contrasto però con la volontà di papa Eugenio IV.


Nel 1428 un incendio distrusse completamente una scuola di Forlì, lasciando intatta solo un'effigie cartacea della Vergine, da allora venerata dai forlivesi con il titolo di Vergine del Fuoco. Nello stesso secolo è registrato a Forlì un altro fatto miracoloso riguardo ad un'altra immagine mariana, che colpita da un pugnale, avrebbe schizzato sangue dalla ferita, dando origine alla devozione della Madonna della ferita.


Verso la metà del XVII secolo fu istituito il seminario vescovile di Forlì, ad opera del vescovo Giacomo Teodolo.


Il 7 luglio 1850 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Modigliana (oggi diocesi di Faenza-Modigliana).


Il 7 ottobre 1975 alla diocesi di Forlì furono aggregate le parrocchie della Valle del Bidente fino a quel momento comprese nella diocesi di Sansepolcro (oggi diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro).



Bertinoro |


La diocesi di Forlimpopoli fu eretta probabilmente nel V secolo ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna.
Le origini della diocesi di Forum Popili sono legate al culto del patrono san Rufillo, ritenuto unanimemente protovescovo della città nel corso del V secolo.


Nella ricostruzione storica della cronotassi dei vescovi, nel corso dei secoli molti nomi spuri si sono aggiunti all'elenco, che solo a partire dagli studi di Lanzoni sono stati emendati. Dalla tradizionale cronotassi, riportata da Cappelletti, secondo il recente studio di Franco Zaghini sono da rimuovere i vescovi Grato, Sabino, Asello, Fortunato, Mailoco, Stefano, Magno, Anfriso e Agilulfo.


Le vicende della diocesi furono strettamente legate a quelle della città, coinvolta in diversi scontri, a partire dalle invasioni bizantine e longobarde del VII secolo e dall'invasione da parte di Federico Barbarossa nel XII secolo.


Nel 1360 Forlimpopoli fu distrutta dal cardinale Gil Álvarez Carrillo de Albornoz, e la sede della diocesi trasferita a Bertinoro. Il primo vescovo di Bertinoro fu il francese Roberto Boyssel, vescovo di Forlimpopoli dal 1359. Assumendo il titolo della nuova diocesi ereditò per sé e i suoi successori i diritti sulla diocesi forlimpopolese[2].


Il titolo di chiesa principale della nuova diocesi fu assegnato a un piccolo edificio sacro sito nella piazza centrale del paese, adiacente al palazzo comunale. La chiesetta, intitolata a Santa Caterina d'Alessandria, dovette essere ampliata. I lavori si svolsero nel Quattrocento. Nel 1393 le cronache registrarono un fatto portentoso: una croce azzurra sarebbe apparsa sopra il fonte battesimale per undici giorni di fronte a tutto il popolo. Sin dall'Alto Medioevo l'unico fonte del paese si trovava nella pieve di Santa Maria, sita sul monte Cesubeo non lontano dalla rocca.


Nella seconda metà del XVI secolo il vescovo Giovanni Andrea Caligari ricostruì la cattedrale di Bertinoro e lasciò l'originaria sede in borgo Carnevali per prendere residenza nella rocca, donatagli da papa Clemente VIII. Il fonte battesimale venne trasferito nella nuova cattedrale[2].


Nel 1803 il governo francese dichiarò soppressa la sede di Bertinoro, affidandola provvisoriamente all'arcivescovo di Ravenna, in qualità di metropolita. Nel 1817 la diocesi di Bertinoro fu ristabilita, ma poiché molti dei beni ecclesiastici erano stati venduti, si trovava in una situazione economica miserevole.


Il 28 agosto 1824 in forza della bolla Dominici gregis di papa Leone XII la sede di Bertinoro fu unita a quella di Sarsina. L'unione con Sarsina, problematica soprattutto per la difficoltà di comunicazione tra le due sedi, fu revocata attorno al 1872, quando la diocesi di Sarsina tornò ad avere un proprio vescovo.


Il 7 luglio 1850 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Modigliana (oggi diocesi di Faenza-Modigliana).



Sedi unite |


Il 9 giugno 1976 Giovanni Proni, vescovo di Bertinoro e coadiutore di Paolo Babini a Forlì, succedette al Babini sulla sede forlivese, unendo così in persona episcopi le due diocesi.


Il 30 settembre 1986, in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, fu stabilita la piena unione delle due diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale.



Cronotassi dei vescovi |



Vescovi di Forlì |




  • San Mercuriale I † (IV secolo)

  • Teodoro † (menzionato nel 452)[3]

  • Crescente † (menzionato nel 649)

  • Vincenzo † (menzionato nel 680)

  • Apollinare † (prima dell'858 - dopo l'861)

  • Bartolomeo † (menzionato nell'887)[4]

  • Ruggero † (menzionato nel 910 ?)

  • Paolo † (menzionato nel 939)

  • Uberto † (menzionato nel 962)

  • Rainero † (X secolo)

  • Teodorico † (X secolo)

  • Ottone † (X secolo)[5]

  • Fausto Anderlini † (menzionato nel 1001)

  • Rodolfo I † (menzionato nel 1016)

  • Giovanni I † (menzionato nel 1072)

  • Pietro † (menzionato nel 1118)

  • Drudo † (menzionato nel 1149)


  • Alessandro † (prima del 1160 - dopo gennaio 1189)

  • Giovanni II † (prima del 1192 - dopo il 1204)

  • Alberto I † (prima del 1206 - dopo il 1220)[6]

  • Ricciardello Belmonti † (1225 - ?)

  • Alberto II † (1232 - ?)

  • Enrico I † (1237 - ?)

  • Gerolamo † (1250 - 1253)

  • Richelmo † (1253 - 1270 deceduto)

  • Rodolfo II † (1270 - 1280 deceduto)

  • Enrico II † (1280 - 1285)

  • Rinaldo † (1285 - 1302)

  • Taddeo o Teodoro II † (1302 - 1303)

  • Peppo Ordelaffi † (1303 - 1303)[7]

  • Rodolfo de' Piatesi † (1303 - 1318 ? deceduto)

  • Tommaso Bettino de' Piatesi † (24 settembre 1318 - 1342 ? deceduto)

  • Giovanni III † (8 luglio 1342 - 15 luglio 1348 nominato vescovo di Viterbo)

  • Aimerico d'Autun † (2 marzo 1349 - 20 gennaio 1351 nominato vescovo di Bosa)

  • Bartolomeo da Sanzetto, O.F.M. † (20 maggio 1351 - ? deceduto)


  • Artaud de Mélan † (14 luglio 1372 - aprile o giugno 1379 nominato vescovo di Grasse)

  • Paolo da San Rufello † (16 luglio 1379 - 1384 deceduto)

  • Simone Pagani † (1384 - 23 gennaio 1391 deceduto)

  • Scarpetta Ordelaffi † (1º marzo 1391 - 1º ottobre 1401 deceduto)

  • Giovanni Numai † (21 novembre 1401 o 1402 - 10 ottobre 1411 deceduto)
    • Matteo Fiorilli † (26 luglio 1412 - 1413) (vescovo eletto)



  • Alberto Buoncristiani, O.S.M. † (5 aprile 1413 - 27 aprile 1418 nominato vescovo di Comacchio)


  • Giovanni Strata (o Giovanni Strada) † (27 aprile 1418 - 1427 deceduto)


  • Giovanni Caffarelli[8] † (28 aprile 1427 - 18 febbraio 1437 nominato vescovo di Ancona)
    • Guglielmo Bevilacqua, O.F.M. † (27 dicembre 1433 - 1437) (antivescovo)



  • Luigi Pirano † (18 febbraio 1437 - 1446 dimesso)

  • Mariano Farinata † (4 novembre 1446 - 27 ottobre 1449 nominato vescovo di Sarsina)

  • Daniele d'Alunno, C.R.S.A. † (27 ottobre 1449 - 1463 deceduto)

  • Giacomo Paladini † (11 dicembre 1463 - 1470 deceduto)

  • Alessandro Numai † (9 maggio 1470 - prima di agosto 1485 deceduto)

  • Tommaso Asti, o dall'Aste, † (3 settembre 1485 - 1512 deceduto)[9]


  • Pietro Griffo † (31 ottobre 1512 - 1516 deceduto)

  • Bernardo Michelozzi † (15 novembre 1516 - 1519 deceduto)


  • Leonardo de' Medici † (14 marzo 1519 - 1526 dimesso)

    • Niccolò Ridolfi † (16 aprile 1526 - 7 agosto 1528 dimesso) (amministratore apostolico)



  • Bernardo Antonio de' Medici † (7 agosto 1528 - 23 ottobre 1551 nominato vescovo di Cassano all'Jonio)


  • Pietro Giovanni Aliotti † (23 ottobre 1551 - 1562 o 1563 deceduto)

  • Antonio Giannotti da Montagnana † (30 gennaio 1563 - 11 agosto 1578 nominato vescovo di Urbino)

  • Marcantonio del Giglio † (11 agosto 1578 - 21 agosto 1580 deceduto)

  • Giovanni Mazza de' Canobbi † (5 settembre 1580 - 1586 dimesso)

  • Fulvio Teofili † (7 gennaio 1587 - 1594 deceduto)


  • Alessandro Franceschi, O.P. † (4 maggio 1594 - 1599 dimesso)

  • Corrado Tartarini † (1º settembre 1599 - febbraio 1602 deceduto)


  • Cesare Bartolelli (o Bartorelli) † (20 novembre 1602 - 9 gennaio 1635 deceduto)

  • Giacomo Teodolo (o Theodoli) † (7 maggio 1635 - prima di novembre 1665 dimesso)

  • Claudio Ciccolini † (7 giugno 1666 - 29 aprile 1688 deceduto)[10]

  • Giovanni Rasponi † (28 febbraio 1689 - 31 agosto 1714 deceduto)

  • Tommaso Luigi Silvio Torelli † (19 novembre 1714 - 24 aprile 1760 deceduto)


  • Francesco Piazza † (15 dicembre 1760 - 12 febbraio 1769 deceduto)

  • Nicola Bizzarri † (20 novembre 1769 - 13 luglio 1776 dimesso)


  • Giuseppe Vignoli † (15 luglio 1776 - 2 aprile 1782 deceduto)


  • Mercuriale Prati, O.S.B. † (25 giugno 1784 - 20 ottobre 1806 deceduto)[11]


  • Andrea Bratti † (18 settembre 1807 - 11 novembre 1835 deceduto)


  • Stanislao Vincenzo Tomba, B. † (1º febbraio 1836 - 21 aprile 1845 nominato arcivescovo di Camerino)

  • Gaetano Carletti † (21 aprile 1845 - 28 settembre 1849 nominato vescovo di Rieti)
    • Sede vacante (1849-1852)


  • Antonio Magrini † (18 marzo 1852 - 29 settembre 1852 deceduto)


  • Mariano Falcinelli Antoniacci, O.S.B. † (7 marzo 1853 - 21 dicembre 1857 nominato arcivescovo titolare di Atene)


  • Pietro Paolo Trucchi, C.M. † (21 dicembre 1857 - 21 gennaio 1887 deceduto)


  • Domenico Svampa † (23 maggio 1887 - 21 maggio 1894 nominato arcivescovo di Bologna)


  • Raimondo Jaffei † (18 marzo 1895 - 22 agosto 1932 deceduto)


  • Giuseppe Rolla † (25 novembre 1932 - 2 agosto 1950 deceduto)

  • Paolo Babini † (21 ottobre 1950 - 9 giugno 1976 ritirato)

  • Giovanni Proni † (9 giugno 1976 succeduto - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Forlì-Bertinoro)



Vescovi di Forlimpopoli |




  • San Rufillo † (V secolo)

  • Stefano † (menzionato nel 649)

  • Magno † (menzionato nel 680)

  • Giovanni I † (menzionato nel 731)

  • Anscauso † (menzionato nel 755)

  • Giovanni II † (prima dell'858 - dopo l'861)

  • Arnaldo † (prima del 955 - dopo il 967)

  • Sergio † (menzionato nel 983)

  • Giumegisto o Guinigiso † (X secolo)

  • Teuperto † (prima del 998 - dopo il 1014)

  • Onesto † (menzionato nel 1035)

  • Pietro † (prima del 1053 - dopo il 1077)

  • Guido † (menzionato nel 1119/1120)

  • Ansarico o Ausarico † (menzionato nel 1152)

  • Enrico † (menzionato nel 1165)

  • Gregorio † (menzionato nel 1177)

  • Lanfranco o Lanfredo † (prima di novembre 1179 - dopo il 1182)[12]

  • Guardo o Gualfo † (prima del 1195 - 1213 deceduto)

  • Ubertello † (1214 - marzo 1223 deceduto)

  • Egidio † (1224 - dopo il 1241)

  • Giovanni III † (prima del 1251 - circa 1262 deceduto)[13]

  • Aimerico † (8 febbraio 1262 - marzo 1270 deceduto)

  • Ravaldino † (prima di settembre 1270 - 1285 deceduto)

  • Taddeo † (26 agosto 1285 - 1303 deceduto)[14]

  • Pietro I, O.F.M. † (prima del 31 maggio 1304[15] - circa 1314 deceduto)

  • Pietro II Lancetti, O.S.B. † (circa 1314 - 15 febbraio 1321 deceduto)

  • Ubaldo Gabrielli, O.S.B. † (30 aprile 1321 - 6 giugno 1323 nominato vescovo di Treviso)

  • Ugolino, O.P. † (6 giugno 1323 - 1359 deceduto)

  • Roberto Boiselli (Boysel o Boyssel), O.F.M. † (15 novembre 1359 - 1360 trasferitosi a Bertinoro)[16]



Vescovi di Bertinoro |



  • Roberto Boiselli (Boysel o Boyssel), O.F.M. † (1360 - 1365 dimesso)

  • Roberto di Brettavilla (Robert de Bretteville), O.E.S.A. † (5 settembre 1365 - 1377 deceduto)[17]

  • Tebaldo † (1378 - 1395 deceduto)

  • Urso de Afflicto † (15 novembre 1395 - 15 dicembre 1404 nominato vescovo di Monopoli)

  • Marco da Teramo † (15 dicembre 1404 - 29 dicembre 1418 nominato vescovo di Sarno)

  • Marco da Verona, O.S.M. † (29 dicembre 1418 - 1426 ? deceduto)

  • Ventura degli Abati † (13 aprile 1429 - 1477 deceduto)

  • Giuliano Maffei, O.F.M. † (24 gennaio 1477 - 18 aprile 1505 nominato arcivescovo di Ragusa)

  • Giovanni Ruffo de Theodoli † (18 aprile 1505 - 6 novembre 1511 nominato arcivescovo di Cosenza)

  • Angelo Petrucci † (28 gennaio 1512 - 1514 deceduto)
    • Raffaele Petrucci † (14 marzo 1519 - 14 marzo 1520 dimesso) (amministratore apostolico)


  • Pietro Petrucci † (14 marzo 1520 - 1537 deceduto)

  • Benedetto Conversini † (15 ottobre 1537 - 30 luglio 1540 nominato vescovo di Jesi)


  • Girolamo Verallo † (20 agosto 1540 - 14 novembre 1541 nominato vescovo di Caserta)


  • Cornelio Musso, O.F.M.Conv. † (14 novembre 1541 - 27 ottobre 1544 nominato vescovo di Bitonto)

  • Tommaso Caselli, O.P. † (27 ottobre 1544 - 7 maggio 1548 nominato vescovo di Oppido Mamertina)

  • Lodovico Vanino de Theodoli, C.R.S.A. † (7 maggio 1548 - 10 gennaio 1563 deceduto)


  • Egidio Falcetta † (30 gennaio 1563 - 1º luglio 1564 deceduto)

  • Agostino Folignatti † (28 luglio 1564 - ottobre 1579 deceduto)

  • Giovanni Andrea Caligari † (14 ottobre 1579 - 19 gennaio 1613 deceduto)
    • Bartolomeo Ugolini † (1613 - ? deceduto) (vescovo eletto)



  • Innocenzo Massimo † (20 maggio 1613 - 1º luglio 1624 nominato vescovo di Catania)

  • Giovanni della Robbia, O.P. † (29 luglio 1624 - 25 ottobre 1641 deceduto)

  • Isidoro della Robbia, O.S.B. † (10 marzo 1642 - novembre 1656 deceduto)
    • Sede vacante (1656-1659)


  • Ottaviano Prati † (21 aprile 1659 - agosto 1659 deceduto)

  • Guido Bentivoglio, C.R. † (16 febbraio 1660 - 1º febbraio 1676 deceduto)

  • Vincenzo Gaballi † (23 marzo 1676 - giugno 1701 deceduto)

  • Giovanni Battista Missiroli † (8 agosto 1701 - gennaio 1734 deceduto)

  • Gaetano Galvani (Calvani) † (24 marzo 1734 - 19 settembre 1747 dimesso)

  • Francesco Maria Colombani † (20 novembre 1747 - 27 marzo 1788 deceduto)

  • Giacomo Boschi † (15 settembre 1788 - 18 settembre 1807 nominato vescovo di Carpi)
    • Sede soppressa (1807-1817)


  • Federico Bencivenni, O.F.M.Cap. † (14 aprile 1817 - 19 novembre 1829 deceduto)

  • Giambattista Guerra † (15 marzo 1830 - 1857 deceduto)

  • Pietro Buffetti † (3 agosto 1857 - 12 gennaio 1874 deceduto)

  • Camillo Ruggeri † (4 maggio 1874 - 3 luglio 1882 nominato vescovo di Fano)

  • Lodovico Leonardi † (3 luglio 1882 - giugno 1898 deceduto)

  • Federico Polloni † (28 novembre 1898 - 12 marzo 1924 deceduto)

  • Antonio Scarante † (18 dicembre 1924 - 30 giugno 1930 nominato vescovo di Faenza)

  • Francesco Gardini † (9 maggio 1931 - 31 gennaio 1950 deceduto)

  • Mario Bondini † (16 marzo 1950 - 28 gennaio 1959 deceduto)

  • Giuseppe Bonacini † (16 maggio 1959 - 14 novembre 1969 deceduto)

  • Giovanni Proni † (10 marzo 1970 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Forlì-Bertinoro)



Vescovi di Forlì-Bertinoro |



  • Giovanni Proni † (30 settembre 1986 - 9 aprile 1988 ritirato)


  • Vincenzo Zarri (9 aprile 1988 - 12 novembre 2005 ritirato)


  • Lino Pizzi (12 novembre 2005 - 23 gennaio 2018 ritirato)


  • Livio Corazza, dal 23 gennaio 2018



Statistiche |


La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 189.400 persone contava 178.000 battezzati, corrispondenti al 94,0% del totale.








































































































































































































































































anno
popolazione
sacerdoti
diaconi
religiosi
parrocchie

battezzati

totale

%

numero

secolari

regolari

battezzati per sacerdote

uomini

donne
diocesi di Forlì
1950 80.115 80.350 99,7 129 103 26 621 55 293 62
1970 121.666 122.022 99,7 123 92 31 989 39 320 67
1980 143.700 144.500 99,4 153 128 25 939 32 317 140
diocesi di Bertinoro
1950 43.000 43.000 100,0 93 89 4 462 - 60 64
1959 40.000 40.000 100,0 88 83 5 454 5 87 64
1969 38.444 38.542 99,7 74 71 3 519 6 99 62
1980 37.650 37.900 99,3 64 60 4 588 9 80 65
diocesi di Forlì-Bertinoro
1990 171.812 173.374 99,1 195 165 30 881 41 307 127
1999 169.369 171.603 98,7 171 141 30 990 5 36 222 128
2000 168.282 170.645 98,6 162 136 26 1.038 5 32 217 128
2001 170.035 172.570 98,5 164 135 29 1.036 6 34 224 128
2002 171.357 174.134 98,4 162 134 28 1.057 6 34 217 128
2003 172.829 175.779 98,3 156 126 30 1.107 8 34 209 128
2004 171.142 175.769 97,4 150 122 28 1.140 8 33 202 128
2006 169.700 177.425 95,6 146 119 27 1.162 8 30 205 128
2013 177.000 188.500 93,9 132 106 26 1.340 9 31 169 128
2016 178.000 189.400 94,0 112 93 19 1.589 11 24 151 128


Note |




  1. ^ Elenco tratto dal sito parrocchiemap.it.


  2. ^ ab Leardo Mascanzoni, Territorio, insediamenti, popolamento e viabilità in Storia di Bertinoro, coordinamento di A. Vasina, Cesena, Società Editrice Il Ponte Vecchio, 2006, pp. 113-144


  3. ^ Secondo Lanzoni Teodoro non fu vescovo Foroliviensis ma Foroiuliensis, ossia di Fréjus.


  4. ^ Ludovico Antonio Muratori, Dissertazioni sopra le antichità italiane, vol. II, Milano 1837.


  5. ^ I vescovi Rainero, Teodorico e Ottone sono collocati da Cappelletti nella seconda metà del X secolo senza alcun riferimento cronologico più preciso; Gams invece li pone nella prima metà dell'XI secolo, poiché Uberto è, a suo avviso, ancora menzionato nel 997.


  6. ^ Per alcune vicende che coinvolsero i vescovi da Alberto a Richelmo, in opposizione agli abati di San Mercuriale, si veda: .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Sant'Antonio Vecchio[collegamento interrotto].



  7. ^ Questo vescovo è escluso da Eubel, che lo considera vescovo di Forlimpopoli.


  8. ^ Indicato anche come Giovanni Romano (o da Roma).


  9. ^ Nel 1500 fu governatore di Viterbo.


  10. ^ Dioecesanae synodi Forolivien. decreta sub illustriss. ac reuerendiss. D. D. Claudio Ciccolino, Dei et apostolicae sedis gratia episcopo Forolivii anno domini 1675, Dandi & Saporetti, Forlì 1675; Dioecesanae synodi Forolivien. decreta sub illustriss. ac reuerendiss. D. D. Claudio Ciccolino, Dei & apostolicae sedis gratia episcopo Forolivii anno domini 1686, apud I. Sylvam, Forlì 1686.


  11. ^ Prima dioecesana synodus quam d. Mercurialis Prati ordinis S. Benedicti congregationis Vallisumbrosae, Dei & apostolicae sedis gratia Foroliviensis ecclesiae episcopus ... in sua cathedrali ecclesia celebravit anno 1792, Genestri, Faenza 1793.


  12. ^ Secondo Eubel muore nel 1201 circa.


  13. ^ Vescovo electus o designatus fino al 1256, anno della sua consacrazione. Il secondo termine da alcuni autori è stato erroneamente interpretato come il nome di un vescovo di Forlimpopoli.


  14. ^ La sede risulta essere vacante il 21 marzo 1303.


  15. ^ Nel mese di gennaio 1304 la sede risulta essere ancora vacante.


  16. ^ Documentato per la prima volta come episcopus Bertenoriensis il 3 settembre 1362.


  17. ^ Eubel distingue due vescovi di nome Roberto, uno francescano e l'altro agostiniano; le cronotassi tradizionali invece menzionano un solo Roberto.



Fonti e bibliografia |




  • Annuario pontificio del 2014 e precedenti, riportati su (EN) Catholic-Hierarchy.org alle pagine Diocesi di Forli-Bertinoro e Diocesi di Bertinoro


  • Sito ufficiale della diocesi

  • (EN) Forli e Bertinoro, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.

  • (EN) Diocesi di Forlì-Bertinoro e Diocesi di Bertinoro, su GCatholic.org

  • (LA) Decreto Instantibus votis, AAS 79 (1987), pp. 713–715



Per la sede di Forlì |



  • Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. II, Faenza 1927, pp. 767–769


  • Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. II, Venezia 1844, pp. 307–367

  • Gian Michele Fusconi, Forlì e suoi vescovi. Appunti e documentazione per una storia della Chiesa di Forlì, vol. 3 - Il secolo XVI, Vita e Pensiero, Milano 2003

  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 697–698

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Per la sede di Forlimpopoli |



  • Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. II, Faenza 1927, pp. 721–723


  • Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. II, Venezia 1844, pp. 437–465

  • Franco Zaghini, Cronotassi dei vescovi di Forlimpopoli, in Forlimpopoli. Documenti e Studi, Vol. 7, pp. 113–128

  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, p. 674

  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 253–254



  • Vittorio Bassetti, Il monastero di San Giovanni Battista in Forlimpopoli, in Pagine di cronaca e storia, Forlì 1974, pp. 108–121.

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  • Vittorio Bassetti, La diocesi di Forlimpopoli ai tempi del primo Anno Santo (1300), Bologna 1975

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  • Vittorio Bassetti, La diocesi di Forlimpopoli ai tempi del primo Anno Santo (1300), Supplemento, Bologna 1980

  • Vittorio Bassetti, Le Suore Agostiniane di Forlimpopoli negli anni della bufera napoleonica, in Ravennatensia, XIV (1987), pp. 233–247.

  • Vittorio Bassetti, La chiesa di San Pietro in Forlimpopoli, in Forlimpopoli. Documenti e Studi, I (1990), pp. 25–61.

  • Vittorio Bassetti, Presenza francescana nella diocesi di Forlimpopoli (secoli XIII-XIV), in Ravennatensia, XVII (1993), pp. 197–206.

  • Vittorio Bassetti, Una fonte primaria del medioevo forlimpopolese: la "Donazione" del vescovo Ubertello, in Atti e Memorie, XLIX (1998), pp. 39–57.

  • Vittorio Bassetti, Memorie storiche del monastero forlimpopolese di San Giovanni Battista (secoli XVII-XVIII),in Forlimpopoli. Documenti e Studi, IX (1998), pp. 33–68.



Per la sede di Bertinoro |




  • Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. II, Venezia 1844, pp. 467–480


  • L'episcopato cattolico e un elenco cronologico dei vescovi di Bertinoro, in Il Vero amico, vol. 10, ediz. 19, 7 maggio 1858, pp. 73–75

  • (LA) Bolla Dominici gregis, in Bullarii romani continuatio, Tomo XVI, Romae 1854, pp. 113–115

  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 674–675

  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 146; vol. 2, p. 110; vol. 3, pp. 139–140; vol. 4, p. 120; vol. 5, p. 126; vol. 6, p. 130

  • Vittorio Bassetti, La diocesi di Bertinoro in età post-tridentina: dalla visita apostolica del 1573, « Ravennatensia», XV (1995), pp. 184–212.



Voci correlate |



  • Cattedrale di Santa Croce

  • Concattedrale di Santa Caterina


  • Museo diocesano dell'arredo sacro di Bertinoro

  • Museo interreligioso di Bertinoro

  • Parrocchie della diocesi di Forlì-Bertinoro

  • Sede titolare di Forlimpopoli



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