Area naturale marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo




























































Area naturale marina protetta
Tavolara - Punta Coda Cavallo
Tavolara 1.JPG
Tipo di area Area marina protetta
Codice WDPA 13174
Codice EUAP EUAP0952[1]
Class. internaz. SIC IT010010
ZPS IT010011
Stati
Italia Italia
Regioni
Sardegna Sardegna
Province
Sassari Sassari
Comuni
Olbia, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro
Superficie a terra 76,09 di costa km²
Superficie a mare 15.357,00 ha
Provvedimenti istitutivi D.M. del 12.12.1997 (G.U. n.47 del 26.02.1998) e D. M. del 28.11.2001 (G.U. del 19.02.2002)
Gestore Consorzio tra Comuni di Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo
Tavolara Island map zone.png
Mappa di localizzazione

Sito istituzionale

Coordinate: 40°52′40.44″N 9°42′13.68″E / 40.8779°N 9.7038°E40.8779; 9.7038


L'area naturale marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo è un'area protetta istituita nel 1997 con decreto del Ministero dell'ambiente. L'ente gestore ha sede a Olbia, provincia di Sassari.[1] L'ente di gestione è il Consorzio tra Comuni di Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo.


L'area si estende da capo Ceraso all'Isola Ruia, a sud di capo Coda Cavallo, includendo anche le isole di Molara e Molarotto.


Nel 2007 l'area marina protetta è stata riconosciuta come area ASPIM (area specialmente protetta d'importanza mediterranea)[2].




Indice






  • 1 Territorio


    • 1.1 Zona A


    • 1.2 Zona B


    • 1.3 Zona C




  • 2 Subacquea


    • 2.1 Punti di immersione




  • 3 Fauna


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Territorio |




Isola di Tavolara - lato nord


L'area, che occupa 76,09 km di costa e 15.357,00 ettari di mare, è stata divisa in tre zone di salvaguardia, dette A, B e C[3]. In tutte e tre le zone è fatto divieto di navigazione libera, caccia o cattura della fauna, la pesca subacquea e le immersioni se non diversamente specificato. In ogni caso sono vietate le attività subacquee che richiedano un contatto con il fondale, e inoltre è vietato l'àncoraggio delle imbarcazioni.


All'interno dell'area naturale si trovano lo stagno di San Teodoro, sito di interesse comunitario (SIC - codice IT010010) e la zona di protezione speciale (ZPS) "Isola di Tavolara, Molara, e Molarotto" della rete Natura 2000.[4]



Zona A |


La zona A (Riserva Integrale) comprende nell'isola di Tavolara la zona a sud di Cala di Levante, Punta del Papa e Punta del Passo Malo, nell'isola Molarotto l'area marina circostante.


Nella zona A l'ambiente è conservato integralmente e sono consentite solo attività di soccorso e ricerca scientifica autorizzate dal soggetto gestore. La balneazione è vietata. Le immersioni subacquee sono consentite solo se accompagnate e su percorsi guidati e tenendo conto della necessità di conservazione ambientale.



Zona B |


La zona B (Riserva Generale) comprende il tratto di mare compreso tra Capo Ceraso e la caletta Sa Enas Appara, il tratto di mare tra Coda dellu Furru e Punta di Tamerigio, sull'isola Tavolara alcuni tratti di mare, il tratto di mare attorno all'isola di Molara.


Tale zona è caratterizzata da vincoli più larghi: la pesca professionale è consentita (regolamentata) solo ai pescatori professionali residenti nei comuni di Olbia, Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, non è consentita la pesca sportiva e ricreativa; l'immersione subacquea con autorespiratore ad aria è consentita ai diving center e ai privati autorizzati, mentre è liberamente consentita l'attività subacquea in apnea e la libera balneazione.



Zona C |


La zona C (Riserva Parziale) si estende per il restante tratto di mare dell'area.


Ulteriori attività sono consentite e l'attività subacquea e la balneazione è libera, a parte specifiche limitazioni per la salvaguardia dell'ambiente. La pesca sportiva è consentita (comunque regolamentata) ai residenti e non.



Subacquea |




Capo Coda Cavallo - scogliera


La riserva riveste un grande interesse per la subacquea, con svariati punti di immersione di interesse naturalistico. Nella zona A, a meno di permessi speciali, le immersioni sono proibite. Nella zona B l'immersione subacquea è consentita ai diving center e ai privati autorizzati, mentre sono proibite, a meno di autorizzazione, le immersioni notturne. Nella zona C vengono praticate ulteriori concessioni.



Punti di immersione |




  • Secca del Papa
    A circa 15 metri di profondità, caratterizzata dalla grande abbondanza[5] di castagnole in mezzo a margherite di mare, gorgonia bianca, gialla, rossa e alcionari. Le cernie brune sono abbondanti.


  • Tedja liscia
    Fondale caratterizzato da massi ricoperti da margherite di mare e spugne incrostanti. In profondità si trova abbondante la Eunicella cavolinii, e spicca tra gli altri molluschi un esemplare di Pinna nobilis di quasi un metro di dimensione[5].


  • Secca di Punta Arresto
    Da solo 3 fino ai 36 metri, con un fondale sabbioso ricco di Posidonia oceanica e da spirografi.



Fauna |


La riserva ospita un ricco contingente di erpetofauna comprendente la raganella sarda (Hyla sarda), i sauri Euleptes europaea, Hemidactylus turcicus, Algyroides fitzingeri, Podarcis sicula, Podarcis tiliguerta, Chalcides chalcides e Chalcides ocellatus, i colubridi Natrix maura e Hierophis viridiflavus e le testuggini Emys orbicularis, Testudo hermanni e Testudo marginata,[6]



Note |




  1. ^ abElenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.


  2. ^ Elenco delle aree ASPIM (novembre 2009) (PDF), su Mediterranean Action Plan, Regional Activity Centre for Specially Protected Areas, United Nations Environment Programme.


  3. ^ Regolamento di esecuzione e di organizzazione dell'AMP Tavolara - Punta Coda Cavallo (pdf)


  4. ^ L'area marina protetta sul sito ufficiale.


  5. ^ abFossati, Paolo. “Tavolara”. «Mondo Sommerso», marzo 2007, 44-51.


  6. ^ Corti C. et al., pp. 23-24



Bibliografia |



  • Folco Quilici, Tamagnini Luca, Trainito Egidio, Tavolara. Da Capo Ceraso a San Teodoro, Roma, Photoatlante, 2007, ISBN 978-88-86967-11-2.

  • Corti C. et al., The herpetofauna of the “Area Marina Protetta di Tavolara e punta Coda Cavallo” (NE Sardinia, Italy) (PDF), in Bologna M.A., Capula M., Carpaneto G.M., Luiselli L., Marangoni C., Venchi A. (eds.), Riassunti del 6 ° Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica, Roma, Stilgrafica, 2006, pp. 23-24.



Voci correlate |



  • Aree marine protette d'Italia

  • Aree naturali protette della Sardegna

  • Capo Coda Cavallo

  • Isola di Barca Sconcia

  • Isola Cana

  • Tavolara

  • Siti di interesse comunitario della Sardegna



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Collegamenti esterni |



  • Area Marina Protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo, su amptavolara.it.

  • Capo Coda Cavallo, su capocodacavallo.com.


  • Area marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo su www.parks.it, portale dei parchi italiani

  • Area marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo su Sardegna Foreste, su sardegnaambiente.it.


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