Provincia di Salerno
Provincia di Salerno provincia | |||
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Palazzo Sant'Agostino, sede della provincia. | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Campania | ||
Amministrazione | |||
Capoluogo | Salerno | ||
Presidente | Michele Strianese (PD) dal 31/10/2018[1] | ||
Territorio | |||
Coordinate del capoluogo | 40°41′N 14°46′E / 40.683333°N 14.766667°E40.683333; 14.766667 (Provincia di Salerno) | ||
Superficie | 4 954,16 km² | ||
Abitanti | 1 103 245[2](28-2-2017) | ||
Densità | 222,69 ab./km² | ||
Comuni | 158 comuni | ||
Province confinanti | Avellino, Napoli, Potenza | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 84121-84135 (Salerno), 84010-84099 (provincia) | ||
Prefisso | 081, 089, 0828, 0973, 0974, 0975 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
ISO 3166-2 | IT-SA | ||
Codice ISTAT | 065 | ||
Targa | SA | ||
PIL procapite | (nominale) 17.985 € | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
La provincia di Salerno (pruvincia 'e Salierno in napoletano) è una provincia italiana della Campania di 1 103 245 abitanti. È la seconda provincia campana per numero di abitanti e decima in Italia. Si estende su una superficie di 4 952 km² e comprende 158 comuni, il che ne fa la prima provincia campana per numero di comuni.
Affacciata a sud-ovest sul mar Tirreno, confina a nord-ovest con la città metropolitana di Napoli, a nord con la provincia di Avellino e ad est con la provincia di Potenza in Basilicata. Ricalca, grosso modo, i confini dell'antica provincia di Principato citeriore.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Idrografia
1.2 Orografia
1.3 Clima
2 Storia
2.1 Il territorio
2.2 L'ente
2.3 Cronologia essenziale
2.4 Stemma
2.5 Onorificenze
3 Natura
4 Trasporti e vie di comunicazione
4.1 Linee ferroviarie
4.2 Linee stradali
4.2.1 Autostrade
4.2.2 Strade statali e provinciali
4.3 Porti e aeroporti
4.3.1 Porti
4.3.2 Aeroporti
5 Economia
5.1 Prodotti tipici
6 Cultura
6.1 Storia
7 Turismo
7.1 Patrimoni dell'Umanità
8 Amministrazioni
8.1 Comunità montane presenti nella provincia
9 Comuni
9.1 Comuni più popolosi
9.2 Comuni meno popolosi
10 Popolazione
10.1 Etnie e minoranze straniere
11 Amministrazione
11.1 Gemellaggi
12 Varie
13 Galleria d'immagini
14 Note
15 Voci correlate
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni
Geografia fisica |
Per la vastità del territorio, comprendente diverse entità storico-geografiche distinte, è sicuramente una delle province più varie ed eterogenee d'Italia.
Nella parte più settentrionale della provincia, troviamo l'area dell'agro nocerino sarnese, saldata urbanisticamente con l'area vesuviana, quindi al confine con la città metropolitana di Napoli, con la quale condivide gran parte dei servizi essenziali, la zona è la meno estesa della provincia (188 km²) ma la più rilevante dal punto di vista demografico (300.000 abitanti) e con una densità abitativa di circa 1800 abitanti al km², è fertilizzata dalle ceneri vesuviane ed è irrigata dal fiume Sarno, sempre a nord sul versante est è situata la costiera amalfitana parte meridionale della penisola sorrentina, dichiarata dall'Unesco, patrimonio dell'umanità. Porta della costiera amalfitana.
Proseguendo verso sud est si trova il capoluogo, che si sviluppa nel punto in cui la valle dell'Irno sfocia verso il mare, fra le propaggini dei monti Lattari e dei monti Picentini.
Proseguendo verso est troviamo la piana del Sele o di Paestum, fino al Novecento terra malsana e paludosa, oggi zona ad elevata produttività agricola e di forte richiamo turistico. A nord della piana c'è la zona collinare e poi montuosa dell'Alto e Medio Sele ai confini con l'Irpinia.
Infine, oltre il Sele, le vaste aree del Cilento e del vallo di Diano, territori prevalentemente montuosi e verdeggianti di difficile accessibilità, a lungo rimasti isolati dai principali flussi di traffico, ma di grande fascino paesaggistico tanto da essere dichiarati parco nazionale e patrimonio UNESCO.
Idrografia |
Il territorio, in prevalenza collinare, è ricco di corsi d'acqua, il principale dei quali è il fiume Sele, che nasce in provincia di Avellino e sfocia ad Eboli, in località Foce Sele, a 5 km di distanza da Paestum, con una portata di circa 70 m/s. Altri corsi d'acqua rilevanti sono il suo affluente Calore Lucano, il Tanagro, il Bussento, il Sarno, e l'Alento, da cui prende il nome la regione cilentana (cis-alento).
Orografia |
Tra le alture di rilievo, vanno ricordate il Cervati (1898 m) e il massiccio degli Alburni col monte Panormo (1742 m), appartenenti all'Appennino lucano; il Polveracchio (1790 m) e l'Accellica (1660 m), appartenenti all'Appennino campano.
Le valli di maggiore dimensione sono il vallo di Diano, la valle del Sele e la val Calore.
La costa della provincia di Salerno si estende per circa 220 km, da Positano a Sapri; la morfologia della costa è estremamente varia: la parte nord è rappresentata dalla celeberrima costiera amalfitana, aspra e frastagliata, dalla quale si godono panorami unici al mondo; la parte centrale è piatta ed è caratterizzata da un'ampia ed ininterrotta spiaggia, orlata da una rigogliosa pineta, che si estende per più di 50 km da Salerno ad Agropoli, passando per Paestum; la parte sud, detta "Costiera Cilentana", si estende per circa 100 km da Agropoli a Sapri ed è caratterizzata dal continuo alternarsi di tratti aspri e rocciosi a spiagge ampie e sabbiose.
Clima |
Il clima è caratterizzato da inverni tiepidi e da estati calde e secche. La temperatura media del mese di gennaio è 10,8 °C mentre quella di luglio è di 24,5 °C. La dolcezza climatica è dovuta al fatto che il territorio provinciale è protetto dai venti freddi nordorientali (a parte la città di Salerno, che ne è esposta a causa della valle dell'Irno e all'alta valle del Sele) ed esposto a quelli sudoccidentali. Il clima è marittimo, temperato e piovoso, specie nelle zone interne. I periodi di maggiore piovosità sono l'autunno e l'inverno. Quando si verificano le cosiddette "libecciate" (correnti umide di libeccio che spirano sulla provincia) oltre alle violente mareggiate si hanno intense precipitazioni orografiche, in particolare nelle zone più esposte a questi venti (Picentini e Cilento), dove, con queste configurazioni meteorologiche, si verificano talvolta veri e propri nubifragi.
Storia |
Il territorio |
Storicamente, lo sviluppo territoriale è stato pesantemente influenzato dall'assetto geografico. I primi insediamenti umani di cui si abbiano tracce interessano la parte della piana pestana più vicina al capoluogo (comune di Pontecagnano Faiano e zone limitrofe). In epoca storica, la provincia fu visitata dagli Etruschi che fondarono Nuceria Alfaterna ed un insediamento a Fratte e soprattutto dai Greci, che vi fondarono un importante centro della Magna Grecia, Posidonia, poi ribattezzata dai Romani Paestum, oggi area archeologica tra le più importanti d'Italia. I coloni greci conquistarono anche la città focea di Elea, che avrebbe dato i natali a Parmenide e Zenone, tra i maggiori filosofi dell'antichità.
Notevole importanza ha avuto la città di Eboli che, fino a qualche secolo fa, occupava un'ara che si estendeva dal Sele al Tusciano, occupando anche il territorio dell'odierna Battipaglia.
Il capoluogo fu probabilmente insediamento etrusco, poi colonia greca che venne più tardi conquistata o sostituita da una colonia romana, come altri centri della provincia, al tempo della seconda guerra punica. Divenne comunque colonia cittadina nel III secolo a.C. Era in origine un castrum, un accampamento militare posto sul fiume Irno, all'inizio della valle omonima che risale verso le zone più interne della regione, Avellino e Benevento. Tale valle rivestirà grande importanza negli anni successivi alla caduta dell'Impero romano d'Occidente.
Nel V secolo, infatti, il territorio fu coinvolto nella guerra greco-gotica, e le zone più meridionali rimasero tagliate fuori dagli sviluppi successivi, accomunandosi alla Basilicata anche in termini di isolamento e ritardo storico a causa della relativa facilità di collegamento con l'allora Lucania attraverso il Vallo del Diano. Subito dopo, i Longobardi (succeduti ai Goti nella lotta contro Bisanzio) istituirono a Benevento un loro ducato, detto Longobardia Minor per distinguerlo dai possedimenti longobardi in Italia settentrionale. Attraverso la valle dell'Irno i guerrieri nordici calarono poi su Salerno, allora bizantina, e la espugnarono istituendo anche lì una sede ducale (la statale che collega i due capoluoghi appunto lungo la valle dell'Irno è ancor oggi detta dei Due Principati). La storia della Longobardia minor finirà con l'esser ancor più lunga di quella maggiore: a Salerno infatti il governo longobardo giunse fin oltre il 1000, quando fu sostituito dalla fondazione del primo regno normanno d'Italia, ad opera di Roberto il Guiscardo, che rovesciò l'ultimo duca longobardo Guaimario V, impalmandone la figlia Sichelgaita (1077). Qualche anno dopo i normanni misero fine anche alla Repubblica Amalfitana, a lungo rivale del capoluogo, e si rivolsero a fini di conquista ad altre regioni, disinteressandosi delle zone meridionali della provincia (Cilento e Vallo di Diano), abbandonate alle incursioni saracene ed alla fame.
Il successivo sviluppo della dinastia normanna, che culminerà nella straordinaria figura di Federico II, porterà poi la Storia e il potere (e la Scuola medica salernitana, straordinario esempio di cooperazione interculturale) lontano da Salerno e dalla sua provincia, iniziando un processo di lenta decadenza.
Il territorio corrispondente all'attuale provincia di Salerno, dal 1273 al 1860, era un'unità amministrativa appartenente al Regno di Sicilia (poi al Regno di Napoli, quindi al Regno delle Due Sicilie); il suo nome era: Principato Citra ed era strutturato in Giustizierato prima (1273-1806) e Provincia del Regno poi (1806-1860).
Nel XIX secolo l'economia della provincia conobbe una forte crescita. Il settore tessile si sviluppò enormemente, grazie all'investimento di diverse famiglie svizzere, gli Züblin, Wenner, e Schlaepfer a Fratte di Salerno sul fiume Irno e poi i Mayer e i Freitag a Scafati sul fiume Sarno, che vi iniziarono una fiorente attività tessile. Tali insediamenti portarono la Rivoluzione Industriale nel salernitano, favorendo la nascita di un significativo polo industriale tessile che riguarderà anche Angri e Nocera, espandendosi poi fino a Poggioreale e Piedimonte Matese, giungendo ad impiegare ben 12.000 operai intorno al 1880.
Prima dell'Unità, nel 1857 Carlo Pisacane trovò la morte a Sanza nel Vallo di Diano, ucciso dai contadini del posto che pensavano si trattasse di un fuorilegge. Furono molti i salernitani che appoggiarono Garibaldi nel 1860 quando attraversò la provincia diretto a Napoli (erano numerose le affiliazioni alla Carboneria risorgimentale a Salerno).[3]
L'industria alimentare ebbe un forte sviluppo durante il Regno d'Italia e fu particolarmente promossa e sovvezionata da Mussolini, specialmente nell'agro Sarnese-nocerino e nella Piana del Sele. Ma le fortune del tessile nella provincia subirono un forte rallentamento alla fine dell'Ottocento e la produzione andò scemando nel corso del XX secolo. L'ultima fabbrica tessile della valle dell'Irno fu delocalizzata nel settembre 2007.
Il regime fascista promosse poi la bonifica della piana pestana, liberando terra fertile che fu assegnata anche a coloni da altre parti d'Italia, e con la ferrovia tirrenica (a binario unico fino al 1925) si favorirà la penetrazione della modernità in Cilento, 2500 anni dopo l'involontaria visita del mitico prototurista Palinuro, nocchiero d'Enea.
Dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale la provincia sta registrando un notevole sviluppo anche industriale, specialmente nella parte settentrionale intorno al capoluogo.
L'ente |
L'ente locale, nato con l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia nel 1861, sin dalla sua istituzione era suddiviso in quattro circondari, degli enti subordinati alle province istituiti con la Legge Rattazzi (Regio decreto n. 3702 del 23.10.1859. I quattro enti erano suddivisi a loro volta in mandamenti.
Elenco dei circondari della provincia salernitana:
Circondario di Salerno (15 mandamenti, 43 comuni)
Circondario di Campagna (9 mandamenti, 35 comuni)
Circondario di Sala Consilina (7 mandamenti, 27 comuni)
Circondario di Vallo della Lucania (10 mandamenti, 53 comuni)
I circondari di Campagna e Vallo della Lucania vennero soppressi nel 1926[4] e i territori assegnati al circondario di Salerno[5].
I restanti circondari d'Italia furono soppressi con regio decreto n. 1 del 02.01.1927.
Cronologia essenziale |
600 a.C. Fondazione di Paestum
540 a.C. Fondazione di Elea (Velia)
515 a.C. Nascita di Parmenide fondatore della scuola eleatica
646 Salerno Longobarda (Ducato di Benevento)
786 Arechi II trasferisce la sede del ducato beneventano a Salerno.
839 Divisione del ducato longobardo di Benevento nei Principati di Salerno e Benevento
839 Amalfi fonda la sua Repubblica marinara
800-1100 Nasce la Scuola medica salernitana, forse erede di un precedente collegio Eleatico di epoca greca
1077 Salerno normanna
1799 Il capoluogo e parte della provincia aderiscono alla Repubblica Partenopea
1820- 1848 moti risorgimentali in Cilento (1828, 1848) e altrove
1857 Sbarca a Sapri Carlo Pisacane
1860 Conquista garibaldina
1861 Regno d'Italia
1925-1940 Bonifica della Piana del Sele
1943 Sbarco degli Alleati sul litorale pestano (per la prima volta dalla disfatta di Dunkerque (1940) gli inglesi rientrano sul continente europeo).
1944 Salerno capitale d'Italia e sede del Governo Badoglio (12 febbraio 1944 - 15 luglio 1944).
Stemma |
Con delibera della giunta provinciale del 15 ottobre 2010 l'ente ha assunto una nuova arma araldica che ha la seguente blasonatura:
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«d'azzurro alla Croce di Amalfi d'argento» |
precedentemente l'ente faceva uso di uno stemma sempre risalente ad Amalfi, riportante la bussola, inventata secondo la tradizione dal navigatore amalfitano Flavio Gioia, simbolo utilizzato dalla provincia del Principato Citra di cui quella di Salerno è la continuazione, ed avente la seguente descrizione araldica:
«troncato d'argento e di nero; nel mezzo una bussola da navigazione attraversante caricata all'intorno delle lettere M.T.G.L.S.O.L.P. Di sopra due semivoli di nero attaccati in fascia alla bussola, nel cantone destro del capo una stella d'oro fulgente di raggi; sotto due semivoli di argento attaccati in fascia alla bussola. La corona che sovrasta è formata da un cerchio d'oro geminato con le cordonature lisce ai margini, con due rami uno di alloro e uno di quercia (naturale) uscenti dalla corona decussati e ricadenti all'infuori.» |
Le lettere sono quelle dei venti che compongono la rosa.
Onorificenze |
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte | |
— 2 giugno 1966 [6] |
Natura |
La Provincia di Salerno presenta diverse eccellenze ambientali, spesso riconosciute anche a livello amministrativo. il territorio accoglie infatti un parco nazionale, il già ricordato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, quattro parchi regionali (il Parco regionale Monti Picentini, il Parco naturale Diecimare, il Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno e il Parco regionale dei Monti Lattari), una Riserva Naturale Statale (la Valle delle ferriere), due Riserve Naturali Regionali (quella della Foce Sele e Tanagro e quella dei Monti Eremita e Marzano), poi due aree marine protette (l'Area marina protetta di Punta Campanella e l'Area marina protetta di Santa Maria di Castellabate e Punta Licosa, prima area marina protetta in italia prevista fin dal 1972[7]), e infine le oasi protette del Monte Polveracchio e di Persano.
Inoltre, sul territorio sono presenti due siti riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità, la Costiera Amalfitana e il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano, che è riconosciuto anche riserva della biosfera e primo geoparco, tra i parchi nazionali italiani.
La Costiera Amalfitana comprende i territori dei comuni rivieraschi compresi tra Positano e Vietri sul Mare, alle porte del capoluogo. Si tratta di un territorio di straordinaria bellezza paesaggistica in cui l'attività umana ha saputo integrarsi perfettamente, attraverso il paziente lavoro millenario per strappare alle scoscese balze montane fazzoletti di terra per uso agricolo o edilizio. Si è creato così un paesaggio antropizzato unico al mondo, impreziosito da testimonianze storiche ed architettoniche tra le quali occorre segnalare il Duomo di Amalfi e i giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo a Ravello.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è invece un vasto territorio di 180.000 ettari che, anche grazie ad un isolamento secolare, ha saputo conservare usi antichissimi, di grande valore salutistico ed ambientale. È infatti ad Acciaroli e Pioppi, sulla costa cilentana, che Ancel Keys, nutrizionista statunitense, ha condotto gli studi sull'alimentazione che hanno portato alla definizione della famosa 'dieta mediterranea'. Attualmente, il territorio è interessato da una ricerca del CNR, mirante a individuare i fattori anche genetici che consentono eccezionale, attiva longevità in perfette condizioni di salute alla popolazione cilentana. Al Parco, ai fini dell'attribuzione della qualifica di Patrimonio dell'Umanità sono stati aggiunti i siti archeologici di Paestum e Velia (l'antica Elea), la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa e le Grotte di Castelcivita.
Occorre infine segnalare che l'area del Cilento è oggi uno straordinario serbatoio di biodiversità in campo florofaunistico, esemplificata dalla Primula di Palinuro (Primula palinuri), ma in particolare per quanto riguarda le piante alimentari: per tutte, si segnala il fagiolo di Controne, dalla buccia sottilissima e dall'eccellente digeribilità. Per questi motivi nel 1997 il Parco è stato inserito dall'Unesco nel Programma MAB (Man And Biology), come Riserva della biosfera e nel 2010 è stato nominato primo, tra i parchi nazionali, Geoparco italiano.
Un'altra caratteristica è l'area ambientale incontaminata del Vallo di Diano, territorio ai confini della Basilicata a 60 km da Salerno.
Il Vallo di Diano è un punto di riferimento per tutti coloro che amano la natura e la gastronomia, dalla Valle delle Orchidee a Sassano alle Grotte di Pertosa, dalle escursioni trekking per i sentieri del Cervati ai Boschi di Sanza.
Il territorio ospita anche complessi ipogei di grande interesse, fra i quali si citano le Grotte di Castelcivita, con uno sviluppo di oltre 4 km, le Grotte di Pertosa, da visitare in parte in barca, le Grotte del Bussento sul fiume omonimo.
Trasporti e vie di comunicazione |
Linee ferroviarie |
La provincia è attraversata da varie linee ferroviarie: la Cancello-Benevento, la Nocera Inferiore-Mercato San Severino, la Battipaglia-Potenza-Metaponto, la Napoli-Salerno (via Nocera), la Napoli-Salerno (LMV), la Salerno-Arechi e la Tirrenica Meridionale. La stazione più importante è certamente quella di Salerno.
Linee stradali |
Autostrade |
La provincia di Salerno è attraversata da tre autostrade:
La A3 Napoli-Salerno;
la A2 Salerno-Reggio Calabria;
La A30 Caserta-Salerno.
Strade statali e provinciali |
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- Strade provinciali
La Provincia di Salerno è proprietaria di 452 strade; alcune sono in via di declassificazione a strade comunali.[8]
- Strade Regionali
Oltre a gestire strade provinciali, l'ente si occupa anche di 20 Strade statali declassate in strade regionali.
Porti e aeroporti |
Porti |
Ci sono molti porti nella provincia, il più importante è il porto di Salerno secondo nella Campania dopo quello di Napoli. Porti turistici sono il porto di Marina d'Arechi, il porto di Amalfi e il porto di Positano.
Aeroporti |
L'unico scalo aeroportuale della provincia è quello di Salerno Costa d'Amalfi
Economia |
I settori trainanti della provincia sono l'agroindustria, il terziario ed il turismo.
Nella piana del Sele oltre all'industria risulta molto sviluppata l'agricoltura e la zootecnia.
Le attività industriali sono numerose nella zona settentrionale della provincia e nella piana del Sele. Da citare i gruppi alimentari La Doria e Princes nell'agro-nocerino, ma anche il gruppo Antonio Amato nel capoluogo, Bonduelle a Battipaglia, Mutti ad Oliveto Citra e Newlat a Salerno ed Eboli. Nel comparto chimico sono presenti, fra tutte, la Saint-Gobain di Fisciano, Italcementi e Sol a Salerno. Il settore automotive annovera la Cooper Standard Automotive di Battipaglia, la Rubber Division di Salerno e la Yanfeng Automotive di Cicerale. Il comparto metalmeccanico è presente con il gruppo Arcelormittal e Fonderie Pisano a Salerno, la meccanica con il gruppo Otis a Salerno, Ardagh a Cava de Tirreni e Castel San Giorgio, Silgan White Cap a Battipaglia, Crown a Nocera Superiore e Battipaglia.
Nelle TLC svettano la Ericsson di Pagani, la Nokia, la Nexans e il gruppo Prysmian a Battipaglia. A Cava de' Tirreni è presente uno stabilimento delle Manifatture Sigaro Toscano. Inoltre a sud del capoluogo sono presenti numerosi caseifici per la produzione di formaggi tra cui spicca la mozzarella di bufala.
Ben sviluppato è anche il settore della pesca, soprattutto quella del tonno nel comune di Cetara.
Prodotti tipici |
Cipollotto Nocerino (DOP)
Fico Bianco del Cilento (DOP)
Mozzarella di bufala campana (DOP)
Olio extravergine di oliva Cilento (DOP)
Olio extravergine di oliva Colline Salernitane (DOP)
Percoca giallona di Siano (DOP)
Pomodoro di San Marzano (DOP)
Ricotta di bufala campana (DOP)
Carciofo di Paestum (IGP)
Limone Costa d'Amalfi (IGP)
Marrone di Roccadaspide (IGP)
Melannurca campana (IGP)
Nocciola di Giffoni (IGP)- Fagiolo di Controne
- Fusillo felittese di Felitto (STG)
- Cece di Cicerale
Castel San Lorenzo (vino) DOC
Cilento (vino) DOC
Costa d'Amalfi (vino) DOC
Colli di Salerno (vino) IGT
Paestum (vino) IGT
Monte di Grazia IGT
Cultura |
Questa voce o sezione sull'argomento Campania non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. |
Storia |
Sede di insediamenti preistorici, la provincia di Salerno conobbe un primo, formidabile sviluppo culturale ad opera di invasori di stirpe greca: Focei e Dori di Sibari. I primi, popolazione originaria della Focide dedita ai commerci marittimi e alla fondazione di empori, fondarono una città alla foce dell'Alento, oggi nel territorio di Ascea, conosciuta prima come Elea e successivamente, in epoca romana, con il nome di Velia. La città greca fu sede di una delle maggiori scuole filosofiche presocratiche, la scuola Eleatica resa celebre dalle speculazioni di Parmenide e Zenone, il cui paradosso dovette aspettare il calcolo infinitesimale di Leibniz-Newton per essere confutato, più di due millenni più tardi. I secondi fondarono invece, dal promontorio di Agropoli alla foce del Sele, nel territorio dell'attuale Comune di Capaccio, Poseidonia, oggi nota col nome romano di Paestum. Poseidonia fu quindi uno dei non rari esempi di colonia fondata da un'altra colonia. Le vestigia dei suoi formidabili templi rivaleggiano in bellezza e condizioni di conservazione con quelle della Valle dei Templi di Agrigento e la Selinunte della Sicilia Occidentale, e sono tra le più importanti testimonianze architettoniche giunte fino a noi dalla Magna Grecia. I templi, all'epoca ancor più affascinanti perché circondati da paludi malariche, furono poi meta prediletta dei viaggiatori del Grand Tour ottocentesco, così importante nella cultura europea, finendo per essere raffigurati (e narrati) dai maggiori artisti e letterati del tempo.
In epoca medievale, Salerno fu centro benedettino di assoluto rilievo, e prima ancora ebbe un ruolo fondamentale e propulsivo in quel processo di renovatio imperi che portò la cultura longobarda a riproporre in Italia istituzioni e conoscenze dell'epoca romana fino a culminare nella fondazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno, che del principe longobardo salernitano Arechi II fu cognato (avendo entrambi sposato figlie del re lombardo Desiderio). Risale a quei secoli la formazione della Scuola Medica Salernitana, che recuperò al sapere del tempo le antiche conoscenze greche e alessandrine (attraverso traduzioni arabe), oltre a gettare il seme di quella botanica moderna che sarebbe giunta a compiuta fioritura nel XVIII con lo scandinavo Linneo, autore di una classificazione che riprese e ampliò l'Opus Pandectarum di Matteo Silvatico, prima compilazione botanica del mondo occidentale medievale. Con le dominazioni normanno-sveve ed angioine la provincia decadde sul piano culturale non meno che economico e sociale, e i secoli del malgoverno spagnolo accentrarono la produzione culturale nella vicina Napoli. Tuttavia, in quegli anni, un ruolo propulsivo lo ebbero istituzioni religiose (il capoluogo è definito città conventuale) e, in più rari casi, Signori illuminati; non mancarono tuttavia eccezioni, come è il caso di Giovanbattista Vico, filosofo peraltro eccentrico nel panorama salernitano e nazionale del suo tempo. All'alba dell'Ottocento, troviamo eredi di questa tradizione intellettuali salernitani a quasi tutte le svolte del tempo nuovo.
Come fu il caso dell'abate Genovesi, che nella tarda età borbonica contribuì attivamente ai tentativi di riforma del Regno, o come quei patrioti e letterati, cilentani e del capoluogo, che vissero da protagonisti i rivolgimenti carbonari e, prima ancora, la Repubblica Partenopea e l'età napoleonica. Con l'Unità d'Italia, la provincia di Salerno conobbe una sorte non diversa da quella del Mezzogiorno tutto, finendo col condividere un declino che, a parte eccezioni anche notevoli, condusse il territorio ad esprimere soprattutto una cultura amministrativa e letteraria. Una parziale eccezione è rappresentata dal crescere di una cultura industriale, a partire dai primi insediamenti tessili svizzeri, tuttavia minoritaria rispetto a quella rurale, predominante in Provincia, e a quella commerciale, egemone nel capoluogo e nei comuni limitrofi (Cava dei Tirreni, ovviamente l'ex repubblica marinara Amalfi).
Nel Novecento, la storia culturale della Provincia di Salerno annovera figure rilevanti, come Alfonso Gatto, poeta ermetico e scrittore raffinato, come Filiberto Menna, insigne critico d'arte. Salernitano è stato dal 1976 al 1984 il Presidente del CNR, Quagliariello. Napoletano di nascita, ma salernitano d'adozione è lo scrittore Diego De Silva, autore di Certi bambini, e salernitani si contano anche nel giornalismo di qualità, dal Gaetano Afeltra del Corriere della Sera all'Aldo Falivena autore di un fortunato format televisivo degli anni settanta del secolo scorso. Altro salernitano di adozione fu Franco Angrisano, il celebre Giacinto de "I ragazzi di Padre Tobia" e braccio destro di Eduardo De Filippo, per oltre quindici anni.
Turismo |
La Costiera Amalfitana, patrimonio UNESCO, insieme a quella Cilentana, sono annoverate tra le costiere più belle al mondo. Le più note località turistiche balneari a livello internazionale sono Amalfi, Positano, Praiano, Maiori e Minori incluse nella Costiera Amalfitana, mentre per la Costiera Cilentana Sapri, Scario, Castellabate, Marina di Camerota, Paestum, Elea - Velia, Agropoli e Palinuro (Centola).
Notevole importanza nel turismo internazionale ha l'area di Paestum, grazie alla sua millenaria storia di colonia prima Greca e poi Romana, vicino alla foce del fiume Sele.
Cittadina ricca di storia e tradizione é Cava de'Tirreni, porta della Costiera Amalfitana, località turistica di notevole rilievo.
Patrimoni dell'Umanità |
All'interno del territorio della Provincia di Salerno ricadono ben due Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO:
- La Costiera amalfitana
- Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Elea-Velia, e la Certosa di Padula
Amministrazioni |
Periodo | Presidente | Partito | Carica | Note | |
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7 maggio 1995 | 14 giugno 2004 | Alfonso Andria | La Margherita | Presidente | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Angelo Villani | La Margherita | Presidente | |
8 giugno 2009 | 24 ottobre 2012 | Edmondo Cirielli | Il Popolo della Libertà | Presidente | |
24 ottobre 2012 | 13 ottobre 2014 | Antonio Iannone | Il Popolo della Libertà | Vicepresidente | [9] |
13 ottobre 2014 | 31 ottobre 2018 | Giuseppe Canfora | Partito Democratico | Presidente |
Comunità montane presenti nella provincia |
- Comunità montana Alburni
Comunità montana Monti Lattari (Comprendente anche comuni della città metropolitana di Napoli)- Comunità montana Alento-Monte Stella
- Comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo
- Comunità Montana Calore Salernitano
- Comunità montana Gelbison e Cervati
Comunità montana Irno - Solofrana (Comprendente anche comuni della Provincia di Avellino)- Comunità Montana Monti Picentini
- Comunità Montana Tanagro - Alto e Medio Sele
- Comunità Montana Vallo di Diano
Comuni |
Appartengono alla provincia di Salerno i seguenti 158 comuni:
- Acerno
- Agropoli
- Albanella
- Alfano
- Altavilla Silentina
- Amalfi
- Angri
- Aquara
- Ascea
- Atena Lucana
- Atrani
- Auletta
- Baronissi
- Battipaglia
- Bellizzi
- Bellosguardo
- Bracigliano
- Buccino
- Buonabitacolo
- Caggiano
- Calvanico
- Camerota
- Campagna
- Campora
- Cannalonga
- Capaccio Paestum
- Casal Velino
- Casalbuono
- Casaletto Spartano
- Caselle in Pittari
- Castel San Giorgio
- Castel San Lorenzo
- Castelcivita
- Castellabate
- Castelnuovo Cilento
- Castelnuovo di Conza
- Castiglione del Genovesi
- Cava de' Tirreni
- Celle di Bulgheria
- Centola
- Ceraso
- Cetara
- Cicerale
- Colliano
- Conca dei Marini
- Controne
- Contursi Terme
- Corbara
- Corleto Monforte
- Cuccaro Vetere
- Eboli
- Felitto
- Fisciano
- Furore
- Futani
- Giffoni Sei Casali
- Giffoni Valle Piana
- Gioi
- Giungano
- Ispani
- Laureana Cilento
- Laurino
- Laurito
- Laviano
- Lustra
- Magliano Vetere
- Maiori
- Mercato San Severino
- Minori
- Moio della Civitella
- Montano Antilia
- Monte San Giacomo
- Montecorice
- Montecorvino Pugliano
- Montecorvino Rovella
- Monteforte Cilento
- Montesano sulla Marcellana
- Morigerati
- Nocera Inferiore
- Nocera Superiore
- Novi Velia
- Ogliastro Cilento
- Olevano sul Tusciano
- Oliveto Citra
- Omignano
- Orria
- Ottati
- Padula
- Pagani
- Palomonte
- Pellezzano
- Perdifumo
- Perito
- Pertosa
- Petina
- Piaggine
- Pisciotta
- Polla
- Pollica
- Pontecagnano Faiano
- Positano
- Postiglione
- Praiano
- Prignano Cilento
- Ravello
- Ricigliano
- Roccadaspide
- Roccagloriosa
- Roccapiemonte
- Rofrano
- Romagnano al Monte
- Roscigno
- Rutino
- Sacco
- Sala Consilina
- Salento
- Salerno
- Salvitelle
- San Cipriano Picentino
- San Giovanni a Piro
- San Gregorio Magno
- San Mango Piemonte
- San Marzano sul Sarno
- San Mauro Cilento
- San Mauro la Bruca
- San Pietro al Tanagro
- San Rufo
- San Valentino Torio
- Sant'Angelo a Fasanella
- Sant'Arsenio
- Sant'Egidio del Monte Albino
- Santa Marina
- Santomenna
- Sanza
- Sapri
- Sarno
- Sassano
- Scafati
- Scala
- Serramezzana
- Serre
- Sessa Cilento
- Siano
- Sicignano degli Alburni
- Stella Cilento
- Stio
- Teggiano
- Torchiara
- Torraca
- Torre Orsaia
- Tortorella
- Tramonti
- Trentinara
- Valle dell'Angelo
- Vallo della Lucania
- Valva
- Vibonati
- Vietri sul Mare
Comuni più popolosi |
Nella tabella sono inseriti i comuni con più di 10.000 abitanti.[2]
Pos. | Stemma | Comune | Popolazione (1/2/2011) | Superficie (km²) | Densità (ab/km²) | Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|
1° | Salerno | 135 403 | 58,96 | 2 371,21 | 4 | |
2° | Cava de' Tirreni | 53 537 | 36,46 | 1 466,48 | 180 | |
3° | Battipaglia | 50 994 | 56,46 | 904,07 | 72 | |
4° | Scafati | 50 833 | 19,69 | 2 553,33 | 12 | |
5° | Nocera Inferiore | 45 770 | 20,78 | 2 204,28 | 43 | |
6° | Eboli | 40 015 | 137,47 | 276,02 | 145 | |
7° | Pagani | 36 080 | 12,86 | 2 796,18 | 35 | |
8° | Angri | 32 232 | 13,71 | 2 309,62 | 32 | |
9° | Sarno | 31 451 | 39 | 804,02 | 30 | |
10° | Pontecagnano Faiano | 25 282 | 36 | 696,13 | 10 | |
11° | Nocera Superiore | 24 248 | 14,71 | 1 639,83 | 70 | |
12° | Capaccio Paestum | 22 304 | 112,71 | 195,27 | 250 | |
13° | Mercato San Severino | 21 803 | 30 | 717,63 | 260 | |
14° | Agropoli | 21 299 | 32,51 | 646,63 | 24 | |
15° | Baronissi | 16 843 | 17 | 987,05 | 260 | |
16° | Campagna | 16 184 | 135,41 | 118,86 | 270 | |
17° | Castel San Giorgio | 13 740 | 13 | 1 038,15 | 90 | |
18° | Fisciano | 13 678 | 31,52 | 427,56 | 320 | |
19° | Bellizzi | 13 194 | 7 | 1 882,71 | 60 | |
20° | Sala Consilina | 12 691 | 59,19 | 214,56 | 614 | |
21° | Montecorvino Rovella | 12 649 | 42 | 298,16 | 220 | |
22° | Giffoni Valle Piana | 12 075 | 87 | 137,55 | 196 | |
23° | Pellezzano | 10 710 | 13 | 837,69 | 247 | |
24° | San Valentino Torio | 10 316 | 9 | 1 123,33 | 22 | |
25° | Siano | 10 314 | 8,47 | 1 224,08 | 126 | |
26° | San Marzano sul Sarno | 10 212 | 5 | 2 018,2 | 20 | |
27° | Montecorvino Pugliano | 10 196 | 28,72 | 355,01 | 42 |
Comuni meno popolosi |
Nella tabella i tre comuni meno popolati della provincia[2]:
Pos. | Stemma | Comune | Abitanti | Maschi | Femmine | Superficie (km²) | Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1° | Valle dell'Angelo | 349 | 163 | 186 | 36 | 620 | |
2° | Serramezzana | 352 | 163 | 189 | 7 | 520 | |
3° | Romagnano al Monte | 389 | 175 | 214 | 9 | 650 |
Popolazione |
Etnie e minoranze straniere |
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti in provincia sono 29.943. I gruppi più numerosi sono quelli di:
Romania 7323
Ucraina 6572
Marocco 4884
Polonia 1831
fonte Istat
Amministrazione |
Gemellaggi |
La provincia di Salerno è gemellata con:
Provincia di Santiago di Cuba, dal 2006[10]
Prefettura di Lesbo, dal 2010[11]
Costanza, dal 2010[12]
Main-Taunus-Kreis, dal 2010[13]
Varie |
Il 18 maggio 2010 la provincia di Salerno, unica in Campania e nel centro-sud italiano, è insignita a Roma dal ministro Renato Brunetta del premio speciale del concorso "Premiamo i Risultati" insieme alla provincia di Verbania.
Galleria d'immagini |
Panorama di Salerno.
Duomo di San Matteo.
Castello Arechi.
La torre del castello medievale di Nocera Inferiore.
Grotta di San Michele di Olevano sul Tusciano, particolare di affresco.
Monte Castello di Castel San Giorgio
L'Abbazia di Cava de' Tirreni
Il Duomo di Amalfi.
Il fiordo di Furore.
Note |
^ Elezioni Provinciali 2014 - Provincia di Salerno
^ abcDato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
^ Il Risorgimento entusiasticamente appoggiato nel Salernitano Archiviato il 3 marzo 2012 in Internet Archive.
^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 2
^ [http:http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/9163]
^ Area marina di Punta Licosa, prima in Italia
^ Elenco strade provinciali
^ In eseguito all'elezione del presidente Cirielli a deputato, il vicepresidente lo sostituì per l'incompatibilità delle cariche. Data l'impossibilità di svolgere le conseguenti elezioni, a causa della legge di stabilità economica votata dal governo Monti, passato un anno il vicepresidente fu nominato commissario per la decadenza del consiglio provinciale.
^ Gemellaggio Santiago de Cuba, su ilpaeseonline.blog.tiscali.it.
^ Gemellaggio con Lesbo Archiviato il 29 luglio 2012 in Internet Archive.
^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
Gemellaggio con Costanza, Romania[collegamento interrotto]
^
Patto di Amicizia con Main-Taunus-Kreis[collegamento interrotto]
Voci correlate |
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Altri progetti |
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Collegamenti esterni |
- Sito della Provincia di Salerno, su provincia.salerno.it.
- Portale istituzionale del turismo in provincia di Salerno, su turismoinsalerno.it.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 173299204 · ISNI (EN) 0000 0001 2347 2375 · GND (DE) 4500654-4 · BNF (FR) cb119332164 (data) |
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