Alto Milanese
Alto Milanese | |
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Stati | Italia |
Regioni | Lombardia (Città metropolitana di Milano, Provincia di Varese, Provincia di Como, Provincia di Monza e della Brianza) |
Territorio | Parte nord-occidentale della Città metropolitana di Milano, parte meridionale della Provincia di Varese, alcuni comuni della parte sud-occidentale della Provincia di Como, estremità occidentale della Provincia di Monza e della Brianza |
Lingue | Italiano, Lombardo Occidentale |
Con il termine Alto Milanese, anche chiamato Altomilanese, viene indicato il territorio della Lombardia che comprende una zona compresa fra la città metropolitana di Milano, la provincia di Varese e in minima parte le province di Como (tre comuni del Tradatese e tre del Saronnese) e di Monza e della Brianza (quattro comuni alla destra del Seveso parte del Saronnese).
Corrisponde in gran parte con una delle province italiane progettate in passato: la provincia del Seprio[1]. In mancanza della istituzione di detta provincia alcuni cittadini di alcuni comuni dei distretti compresi nelle province appena elencate si sentirebbero di aderire non ad una entità "storica" ma a diverse aggregazioni territoriali amministrative "più che contigue", compreso il territorio della Provincia di Monza e Brianza.
Il nucleo centrale dell'Alto Milanese è costituito dalla conurbazione fra le città di Legnano, Castellanza, Busto Arsizio e Gallarate e corrisponde ad una delle zone più industrializzate e più densamente popolate d'Italia. La popolazione è di circa 265mila abitanti. L'intero Alto Milanese invece ha una popolazione di circa 700mila abitanti[2].
La rete di comunicazione primaria è costituita dall'Autostrada dei laghi (A8 Milano-Varese e A9 Lainate-Como-Chiasso), dalla Strada statale 33 del Sempione, dalla Strada statale 233 Varesina, dalla Strada statale 527 Bustese e dalle linee ferroviarie Milano-Domodossola, Novara-Seregno, Saronno-Laveno, Saronno-Milano
Vi sorge inoltre l'aeroporto intercontinentale di Milano-Malpensa.
Indice
1 Geografia
2 Cenni storici
2.1 I primi insediamenti
2.2 Le invasioni
2.3 L'arrivo del Barbarossa
2.4 Lo sviluppo commerciale
2.5 La dominazione spagnola
2.6 Lo sviluppo dell'industria
3 Il sorgere delle televisioni commerciali
3.1 Il comprensorio dell'Alto Milanese
4 Il territorio
4.1 Divisione del territorio
4.1.1 Il Bustese
4.1.2 Il Gallaratese
4.1.3 Il Saronnese
4.1.4 Il Legnanese
4.1.5 Il Castanese
4.1.6 Il Tradatese
4.2 La Geologia del territorio
4.2.1 Pianura asciutta
4.2.2 Pianura irrigua
4.3 La Valle dell'Olona
4.4 I corsi d'acqua
5 Il clima
6 Parchi
7 I comuni
7.1 Enti e istituzioni dell'Alto Milanese
8 Note
9 Bibliografia
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Geografia |
Il territorio dell'Alto Milanese può essere geograficamente diviso in due zone. La zona centro-settentrionale è collinosa, con alcune vallate, come la Valle Olona e la Valle dell'Arno. Nella zona meridionale si estende invece l'alta Pianura Padana.
Le altezze più elevate si aggirano intorno ai 430 m s.l.m., mentre quelle più basse sono intorno ai 150 m s.l.m.. Nella zona centro-settentrionale dell'Alto Milanese si trova un sistema di colline moreniche, alte tra i 300 e i 430 m s.l.m. Tra queste colline ricordiamo il Tordimonte (Sumirago), il Monte Vigano (tra Mornago e Vergiate), Le Motte, il Poggio Oriano (Sesto Calende), il Monte della Croce (Tra Sesto Calende e Comabbio), il Monte San Giacomo (Vergiate), il Moncucco, la Montagnetta (Cavaria con Premezzo), il Monte Rovate (Carnago), il Colle Martino (Jerago con Orago), il Monte Ameno (Arsago Seprio), la Collina di Sant'Agnese, la Collina di Cassano Magnago (Cassano Magnago), il Pianalto di Caronno Corbellaro (Castiglione Olona), la Collina di Crenna (Gallarate), Le Casacce (Taino), la Collina di Bolladello (Cairate) e il Monte San Quirico (Angera).
A nord interessano l'Alto Milanese il Lago Maggiore (Sesto Calende e Angera), il Lago di Comabbio ed il Lago di Monate. I maggiori fiumi sono l'Olona e il Ticino. Vi sono però numerosi torrenti, tra i quali citiamo l'Arno, il Tenore, il Bozzente, la Lura, il Rile e lo Strona.
Cenni storici |
I primi insediamenti |
Il territorio, che vede la presenza di corsi d'acqua ed un clima temperato, fu protagonista dello sviluppo di insediamenti fin dall'antichità. Sono stati infatti rinvenuti reperti di insediamenti palafitticoli risalenti a circa 10.000 anni fa. L'abbondanza di selvaggina e legname, inoltre, destinò la zona ad essere terra di conquista per secoli, cosa che portò a questo territorio una notevole eredità culturale.
Da ricordarsi nell'area lo sviluppo della Cultura di Canegrate prima (a partire dal XIII secolo a.C.) e della Cultura di Golasecca poi (tra i secoli IX e IV a.C.), dalle rispettive località dove vennero alla luce vaste necropoli.
Le invasioni |
Le fonti storiche datano le prime invasioni all'anno 1000 a.C., compiute da parte di popoli indoeuropei. In particolare il passaggio dei Celti diede un forte contributo all'agricoltura ed all'artigianato, anche grazie all'invenzione dell'aratro. Questo popolo ebbe anche il merito di aver costruito la principale strada che attraversa il territorio, quella che Napoleone chiamerà Sempione. Dopo i Celti arrivarono gli Etruschi e successivamente i Galli, i quali influirono notevolmente sulla lingua e la cultura. Successivamente arrivò Annibale ed infine i Romani, che conquistarono Milano nel 191 a.C. Se da un lato i Romani tentarono di cancellare le tracce delle precedenti culture, dall'altro si occuparono di migliorare il territorio: a loro si deve infatti la lastricatura della via, iniziata da Celti, che collega Milano con le Alpi; opera che fu compiuta nel 196 d.C. da parte dell'imperatore Settimio Severo. Anche il castrum di Castelseprio fu opera loro, e venne realizzato tra il IV e il V secolo d.C. Dopo i romani fu la volta dei Goti e dei Longobardi ed infine dei Franchi, che sotto la guida di Carlo Magno posero fine al dominio longobardo con le battaglie di Pavia e Verona nel 774. Dal X secolo la zona fu teatro di scorribande, specialmente da parte degli Ungari.
L'arrivo del Barbarossa |
Fino al 1155, quando Federico I detto "il Barbarossa" divenne re d'Italia e successivamente imperatore a Roma, all'interno del Regno i comuni avevano una notevole autonomia, che aveva loro permesso loro un considerevole sviluppo sia sul piano economico che sociale e culturale. Il Regno d'Italia comprendeva la Val Padana e la Toscana, ed era una tra le regioni più ricche d'Europa. Tuttavia tra i vari centri abitati vi erano delle divergenze, che vennero abilmente sfruttate dal Barbarossa per prendere il potere e imporre ingenti tasse. Il re fomentò i contrasti fra i comuni a tal punto da provocare, nel 1162, la distruzione di Milano, la più potente città lombarda. Fu a tal punto che i comuni della zona si accorsero della necessità di unirsi per contrastare il comune nemico: si costituirono così delle alleanze fra comuni, che presero il nome di "leghe": al 1164 è datata la Lega Veronese.[3] Successivamente, Il 7 aprile del 1167 presso l'abbazia di Pontida, grazie all'opera dell'arcivescovo di Milano Oberto da Pirovano, i rappresentanti di Milano, Cremona, Mantova, Bergamo e Brescia giurano di formare un patto federativo: la Lega Lombarda. Alla federazione si uniscono altre città del Veneto, del Piemonte, della Lombardia, dell'Emilia e della Romagna. Fu così che il 29 maggio 1176, nei pressi di Legnano, l'esercito della Lega sconfigge quello imperiale. Fu questa la celeberrima battaglia di Legnano, che la città ricorda con il Palio delle contrade, che si tiene ogni anno all'ultima domenica di maggio.
Lo sviluppo commerciale |
La strada tracciata dai Celti, a partire dalla metà del Duecento, è protagonista di sempre più frequenti spostamenti lungo la rotta del Sempione. La zona diventa sempre più sviluppata ed attira un sempre maggior numero di commercianti, interessati soprattutto all'acquisto di cotoni e lane. Testimonianza di questo è la nascita dei primi istituti di credito ed il proliferarsi delle società di trasporto, che smerciavano la produzione manifatturiera in tutto il Mediterraneo. Nel 1450 gli Sforza succedettero ai Visconti nell'attuale capoluogo lombardo, e ciò si tradusse in un periodo di notevole interesse sotto il profilo artistico e culturale. Venne anche incentivata la coltivazione dei primi bachi da seta, mentre nel 1520 vennero importati dalla Francia i telai. Nel 1529 l'epidemia di peste causò un forte rallentamento delle attività del territorio. Infine la morte dell'ultimo discendente degli Sforza, avvenuta nel 1535, destinò Milano a passare nelle mani di Carlo V.
La dominazione spagnola |
Con il dominio degli spagnoli l'Italia del nord entrò in un periodo di decadenza, che culminò con la Peste del 1630, portata dai Lanzichenecchi, che fu talmente violenta da causare il decesso di quasi il 90% della popolazione. La dominazione iberica finisce nel 1706, quando durante la guerra di successione spagnola il territorio venne occupato dagli austriaci, che trovarono una pianura stremata sia sotto il profilo economico che amministrativo.
Lo sviluppo dell'industria |
L'inizio dell'Ottocento segna per Busto Arsizio e Legnano una sorta di rinascita economica: la disponibilità di capitali e manodopera permise l'apertura, nel 1870, dei cotonifici Milani & Nipoti, Giovanni Milani di Busto Arsizio, tra il 1871 e il 1879, delle filature Krumm e Borgomaneri di Legnano; degli stabilimenti Fratelli Dell'Acqua, A. Bernocchi, De Angeli e del Cotonificio Cantoni; del Cotonificio Bustese nel 1887, del Dell'Acqua-Lissoni-Castiglioni (1888), del Crespi, del Venzaghi (1892), della meccanica Pomini, del rinomato Calzaturificio Borri (1892), della fonderia Marcora (1908), dei Molini Marzoli Massari (1906) e di svariate ditte minori, tutte di Busto Arsizio.
Nello stesso periodo si vede altersì la nascita di istituti di credito come la Banca di Legnano (1887), il Credito Legnanese (1923)[4] e la Banca Alto Milanese (1922) di Busto Arsizio.[5]
Anche i mezzi di trasporto videro la conurbazione Gallarate-Busto Arsizio-Legnano come protagonista: con l'attivazione della ferrovia Milano-Gallarate nel 1860 e della tranvia Milano-Gallarate, datata 1880, gli spostamenti verso il capoluogo si intensificarono notevolmente.
Di pari passo andò lo sviluppo dell'industria negli altri centri: a Castellanza il Cotonificio Cantoni (1845), la Manifattura Tosi (1888), la chimica Ignazio Siles (1900, poi Montecatini), la meccanica Pomini (1886), la Tintoria Cerini (1906) ed una centrale elettrica (1904); a Gallarate le manifatture Borgomaneri e Maino, i cotonifici Bellora e Cesare Macchi, la tessitura Cantoni-Introini, il maglificio F.lli Orlandi e molte altre ditte secondarie; a Tradate numerose fornaci, la ditta di motociclette Frera (1905), le Officine Meccaniche Saporiti, la seteria Lonati & Castiglioni, il Calzaturificio Martegani; quasi tutti i comuni secondari, specie quelli allineati lungo l'Olona o la Lura, avevano uno o più importanti opifici.
Negli anni venti e trenta sorsero molte altre industrie, mentre la crisi iniziata negli anni sessanta portò entro i primi anni novanta alla chiusura di quasi tutte le grandi fabbriche, lasciando come peculiarità dell'Alto Milanese un enorme patrimonio di archeologia industriale.
Il sorgere delle televisioni commerciali |
Nei primi anni settanta l'Alto Milanese fu protagonista del sorgere e del fiorire delle prime esperienze di televisione commerciale.[6]Enzo Tortora e Renzo Villa ebbero l'intuizione di portare in TV le forme di rappresentazioni teatrali tipici dei teatrini degli oratori della zona.[7] Dal punto di vista economico la raccolta pubblicitaria era favorita dal tessuto imprenditoriale e commerciale della zona, basato su piccole e media impresa e i primi esempi di grande distribuzione.
Nacquero, così, Telealtomilanese e Antenna3 con studi a Busto Arsizio e Legnano. Nella zona arrivarono ad ascolti paragonabili a quelli della RAI. Dopo un decennio tuttavia dovettero poi soccombere di fronte a realtà più organizzate,[8][9] che passarono a creare delle reti a carattere nazionale.[10]
Il comprensorio dell'Alto Milanese |
Il termine Alto Milanese assunse un significato ben preciso con la creazione del Comprensorio dell'Alto Milanese, costituito nel 1971 e poi cessato. Esso comprendeva i comuni di:
- Albizzate
- Arconate
- Arsago Seprio
- Besnate
- Buscate
- Busto Arsizio
- Busto Garolfo
- Cairate
- Canegrate
- Cardano al Campo
- Carnago
- Casorate Sempione
- Cassano Magnago
- Castano Primo
- Castellanza
- Cavaria con Premezzo
- Cerro Maggiore
- Dairago
- Fagnano Olona
- Ferno
- Gallarate
- Golasecca
- Gorla Maggiore
- Gorla Minore
- Jerago con Orago
- Legnano
- Lonate Pozzolo
- Magnago
- Marnate
- Nerviano
- Oggiona con Santo Stefano
- Olgiate Olona
- Parabiago
- Rescaldina
- Samarate
- San Giorgio su Legnano
- San Vittore Olona
- Solbiate Arno
- Solbiate Olona
- Somma Lombardo
- Vanzaghello
- Villa Cortese
- Vizzola Ticino
Il territorio |
Durante l'alto Medioevo fu diviso tra i Contadi del Seprio (capoluogo Castelseprio) e della Burgaria (probabilmente sotto Parabiago), due contee dipendenti dalla Marca di Lombardia; tra i secoli XIII e XV, con la dissoluzione e scomparsa dei due contadi, l'Alto Milanese cominciò a distinguersi come zona d'influenza di Busto Arsizio, Gallarate e Legnano. Fino all'istituzione della provincia di Varese, avvenuta nel 1927, l'Alto Milanese ebbe dei confini ben definiti: era infatti costituito dal circondario di Gallarate (facente allora parte della provincia di Milano), sede di sottoprefettura.
Divisione del territorio |
Al giorno d'oggi, a causa del frazionamento politico che ha da sempre subito, l'Alto Milanese può essere suddiviso in quattro zone aventi come centro principale le quattro maggiori città.
Il Bustese |
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Il Bustese, o territorio di Busto Valle Olona, comprende, oltre alla città di Busto Arsizio, i comuni adagiati lungo la Valle Olona, partendo da Cairate, fino a raggiungere Castellanza.
Il territorio di Busto ha un'altitudine che varia tra i 194 m s.l.m. (campagna a sud di Borsano) e i 320 m s.l.m. (Boschi ad ovest di Bolladello, Cairate).
Il centro più popoloso è Busto Arsizio con 82.060 abitanti, seguono Castellanza (14.437 abitanti), Olgiate Olona (12.103) e Fagnano Olona (12.028).
Il Gallaratese |
Il Gallaratese o territorio di Gallarate Malpensa, comprende una vasta porzione dell'Alto Milanese, rinetrano in questo territorio i comuni lungo la Valle dell'Arno
Il maggiore centro è Gallarate con 51.668 abitanti, seguono Cassano Magnago (21.449 abitanti), Samarate (16.268) e Cardano al Campo (14.562).
Il Saronnese |
Il Saronnese comprende i comuni posti sull'asse della strada Varesina, ed alcuni comuni delle province di Como, Monza e Brianza e Milano. Il principale centro è Saronno (39.000 abitanti).
Il Legnanese |
Il Legnanese comprende il territorio nord occidentale della Provincia di Milano, che si adagia lungo il fiume Olona e la direttrice del Sempione. Il maggiore centro è Legnano (58.492 abitanti), seguono poi Parabiago (26.676), Nerviano (17.455), Cerro Maggiore (14.733) e Rescaldina (14.030).
Il Castanese |
Altra zona dell'Alto Milanese può essere identificata con il territorio nord occidentale della Provincia di Milano, delimitata ad ovest dal fiume Ticino. Il principale centro della zona è Castano Primo, gli altri paesi che la compongono sono Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Cuggiono, Inveruno, Magnago, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello.
Il Tradatese |
La zona nord-orientale dell'Alto Milanese, quella costituente il nucleo più storico dell'antico Contado del Seprio, comprende Tradate, maggior centro della zona, Carbonate, Castelseprio, Castiglione Olona, Gornate Olona, Locate Varesino, Lonate Ceppino, Mozzate, Venegono Inferiore e Venegono Superiore.
La Geologia del territorio |
Il territorio è completamente pianeggiante: la quota massima registrata è infatti poco meno di 300 m sul livello del mare. Questa zona comprende due tipi di pianura: la pianura asciutta e la pianura irrigua. Nella prima sono presenti aree intensamente urbanizzate con rare zone boschive, nella seconda si distingue il paesaggio agrario, con piccoli boschi e alcuni nuclei rurali.
Pianura asciutta |
La pianura asciutta si osserva nel Bustese e ad occidente dell'Olona. Il paesaggio rende protagonista una vegetazione di tipo boschivo intorno al Parco del Ticino e a sud di Villa Cortese, dove sono presenti boschi di origine antica, mentre il resto del territorio è caratterizzato dalla presenza di campi di taglio regolare e campi di taglio medio-grande, dove le coltivazioni sono in prevalenza omogenee.
Mentre nel XIX secolo il paesaggio comprendeva la brughiera e le coltivazione di vite e cereali, attualmente l'attività agricola è poco differenziata ed il mais è la coltura principale. In particolare, la storia della viticoltura nell'Alto Milanese affondava le sue radici nell'epoca imperiale romana: il vino più famoso qui prodotto era Colli di Sant'Erasmo.
Pianura irrigua |
È situata a sud del Canale Villoresi e a monte del Naviglio Grande. Essa è geologicamente molto simile alla pianura asciutta. La struttura del suolo è omogenea ed irrigua a causa dei canali affluenti al Villoresi e delle risorgive. I canali sono spesso costeggiati da alberi, come il ciliegio Nero e la robinia. Nella pianura così caratterizzata non mancano frequenti cascine storiche: si tratta di strutture a quadrilatero con aia interna, solitamente costruite in mattoni e, a volte, decorate con affreschi.
Quando venne realizzato il canale Villoresi questo territorio fu interessato da profonde modifiche, in quanto il corso d'acqua cambiò il paesaggio dall'asciutto all'irriguo. Infine, per quanto riguarda l'allevamento, sono presenti i bovini, soprattutto da latte.
La Valle dell'Olona |
L'Olona ha causato un notevole sviluppo urbano ed industriale lungo il suo corso: sulle sue sponde sono fiorite infatti numerose attività produttive, in particolare industrie tessili, manifatturiere e l'attività molitoria.
Grazie a questo sviluppo, prevalentemente autonomo rispetto all'area metropolitana, questa zona è una tra le più industrializzate ed urbanizzate nel nord di Milano.
I corsi d'acqua |
Riprendendo la divisione in quattro zone del territorio, i principali corsi d'acqua del bustese sono l'Olona e l'affluente Rile-Tenore. Corsi d'acqua minori sono il Fontanile di Tradate, il Riale delle Selve, il Mornaga, il Valdessera, la Selvagna, il Marubbio, il Riale di Torba ed il Bozzone. Nel bustese non vi sono però specchi d'acqua importanti, mentre vi sono numerosi stagni alimentati dai vari riali e da alcune risorgive, di cui i maggiori sono lo Stagno Boza, lo Stagno di Torba, il Laghetto Madonnetta. Nel gallaratese, invece, i corsi d'acqua sono il Ticino e i suoi affluenti Arno e Strona. Nel legnanese scorrono l'Olona e il Ticino, mentre il saronnese è attraversato dal torrente Lura, che nasce nel territorio del Comune di Bizzarone e sfocia nell'Olona. Ricordiamo infine i canali, come il Canale Villoresi ed il Naviglio Grande.
Il clima |
Il clima è caratterizzato da un'ampia escursione termica annuale, con temperature minime basse in inverno (-4/-6 °C, anche con punte fino a -7/-10 °C) e massime alte in estate (30-32 °C, talvolta con punte di 35 °C). La piovosità è principalmente nei mesi primaverili ed autunnali, anche se nelle estati calde e umide sono frequenti i temporali. La caratteristica conformazione a "conca" della Pianura Padana fa sì che sia in inverno che in estate vi sia un notevole ristagno dell'aria, con effetti diversi nelle due stagioni: in inverno, infatti, quando vi è un accumulo freddo e scarsità di vento, si forma una marcata inversione termica, che può perdurare anche diversi giorni, specie nelle giornate umide e nebbiose, causando giornate molto rigide e gelo intenso; mentre in estate esso causa violenti rovesci temporaleschi.
I dati provenienti dalla stazione meteorologica di Milano Malpensa indicano, in base alla media trentennale di riferimento (1961-1990) per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno a 1 °C; quella del mese più caldo, luglio, è intorno ai 22 °C. Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1000 mm e presentano un picco primaverile ed autunnale, con un minimo relativo invernale[11][12][13][14].
MILANO MALPENSA | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 6,1 | 8,6 | 13,1 | 17,0 | 21,3 | 25,5 | 28,6 | 27,6 | 24,0 | 18,2 | 11,2 | 6,9 | 7,2 | 17,1 | 27,2 | 17,8 | 17,3 |
T. min. media (°C) | −4,4 | −2,5 | 0,4 | 4,3 | 9,0 | 12,6 | 15,3 | 14,8 | 11,5 | 6,4 | 0,7 | −3,6 | −3,5 | 4,6 | 14,2 | 6,2 | 5,4 |
Precipitazioni (mm) | 67,5 | 77,1 | 99,7 | 106,3 | 132,0 | 93,3 | 66,8 | 97,5 | 73,2 | 107,4 | 106,3 | 54,6 | 199,2 | 338,0 | 257,6 | 286,9 | 1 081,7 |
Giorni di pioggia | 6 | 6 | 8 | 9 | 10 | 9 | 6 | 8 | 6 | 7 | 8 | 6 | 18 | 27 | 23 | 21 | 89 |
Umidità relativa media (%) | 78 | 76 | 69 | 73 | 74 | 74 | 74 | 73 | 74 | 77 | 80 | 80 | 78 | 72 | 73,7 | 77 | 75,2 |
Vento (direzione-m/s) | N 3,3 | N 3,3 | N 3,4 | N 3,5 | N 3,3 | N 3,2 | N 3,1 | N 3,0 | N 3,1 | N 3,1 | N 3,4 | N 3,3 | 3,3 | 3,4 | 3,1 | 3,2 | 3,3 |
Parchi |
L'Alto Milanese è interessato da alcuni parchi naturali:
Parchi Regionali
- Parco Lombardo della Valle del Ticino
- Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate
Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS)
- Parco Alto Milanese
- Parco Bosco del Rugareto
- Parco del Lura
- Parco medio Olona varesino
- Parco dei Mulini
- Parco Rile Tenore Olona
- Parco del Roccolo
- Parco dei mughetti
I comuni |
Secondo alcuni economisti e sociologi, valutate alcune caratteristiche di omogeneità sotto i profili sociali, economici e territoriali, oggi l'Alto Milanese può essere ritenuto il territorio che comprende i comuni di:
Busto Arsizio, Legnano, Gallarate, Saronno, Parabiago, Cassano Magnago, Nerviano, Somma Lombardo, Tradate, Samarate, Castellanza, Cerro Maggiore, Rescaldina, Busto Garolfo, Cardano al Campo, Caronno Pertusella, Canegrate, San Giorgio su Legnano, Lonate Pozzolo, Olgiate Olona, Fagnano Olona, Castano Primo, Uboldo, Gerenzano, Cislago, Vergiate, Inveruno, Pogliano Milanese, Magnago, Cuggiono, San Vittore Olona, Cairate, Turbigo, Mozzate, Origgio, Ferno, Villa Cortese, Marnate, Carnago, Solbiate Olona, Arconate, Casorate Sempione, Albizzate, Vanzaghello, Gorla Maggiore, Besnate, Cavaria con Premezzo, Jerago con Orago, Casorezzo, Dairago, Arsago Seprio, Robecchetto con Induno, Oggiona con Santo Stefano, Buscate, Angera, Lonate Ceppino, Solbiate Arno, Locate Varesino, Bernate Ticino, Carbonate, Golasecca, Castelseprio, Gornate Olona, Castiglione Olona, Nosate, Vizzola Ticino, Sesto Calende, Taino, Cadrezzate, Osmate, Mercallo, Mornago, Sumirago, Comabbio, Varano Borghi, Locate Varesino. Si riportano qui le specifiche dei maggiori:
Comune | In dialetto locale | Provincia | Estensione territoriale | Popolazione (1) |
---|---|---|---|---|
Busto Arsizio | Büsti Gràndi | Varese | 30,27 km² | 83.314 |
Legnano | Legnàn | Milano | 17,72 km² | 60.184 |
Gallarate | Galaraa | Varese | 20,97 km² | 52.857 |
Saronno | Sarònn | Varese | 10,84 km² | 39.187 |
Parabiago | Parabiaa | Milano | 14,16 km² | 26.676 |
Cassano Magnago | Cassàn Magnàgh | Varese | 12,19 km² | 21.585 |
Nerviano | Nerviàn | Milano | 13,48 km² | 17.455 |
Somma Lombardo | Suma | Varese | 30,54 km² | 17.414 |
Tradate | Tradaa | Varese | 21,19 km² | 17.877 |
Samarate | Samaraa | Varese | 15,98 km² | 16.345 |
Cerro Maggiore | Scèr | Milano | 10,26 km² | 15.272 |
Castellanza | Castelànsa | Varese | 6,92 km² | 14.417 |
Rescaldina | Rescaldina | Milano | 8,19 km² | 14.101 |
Enti e istituzioni dell'Alto Milanese |
Associazione Consortile dei Comuni dell'Alto Milanese (A.C.C.A.M.)
Parco Alto Milanese (P.A.M.)
Note |
^ Progetto di Legge per la creazione della Provincia del Seprio
^ Alto Milanese: serve un piano comune Archiviato il 27 giugno 2008 in Internet Archive.
^ Verona-Treccani, su treccani.it. URL consultato il 12 giugno 2018.
^ Archivio storico Intesa Sanpaolo
^ Archivio storico Intesa Sanpaolo
^ Baroni Dizionario della televisione commerciale, che segnarono una svolta nel linguaggio televisivo.
^ Pettinati Le logiche della televisione
^ Renzo Villa Ti ricordi quella sera
^ Libero 13 dicembre 2009. L'affermarsi delle grandi concessionarie di pubblicità mise in crisi le televisioni che si rivolgevano esclusivamente ad un pubblico locale
^ Aldo Grasso Storia della televisione italiana
^ Medie climatiche 1961-1990
^ Dati climatologici medi
^ Tabelle e grafici climatici
^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
Tabella dei venti[collegamento interrotto]
Bibliografia |
- Roberto Romano, La modernizzazione periferica, L'Alto Milanese e la formazione di una società industriale 1750-1914, ed. Franco Angeli
- Piero Dagradi, Il complesso industriale Legnano - Busto Arsizio - Gallarate, in Panorama storico dell'Alto Milanese, vol. II, Busto - Gallarate - Legnano, 1971
- Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984.
- AA.VV., Sommario di vita bustese dalle origini ai tempi nostri, Azzate, L.V.G. editrice, 1981.
- Autori vari, Lombardia. Le guide rosse del Touring Club
- Autori vari, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia. Guida rapida d'Italia, Touring Club
Altri progetti |
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- Wikivoyage
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Collegamenti esterni |
- Portale dell'Alto Milanese, su portalealtomilanese.it.