Seprio
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Contado del Seprio | |||||
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Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Fines Sibrienses, Fines Sibriensis, Comitatus Sibriensis | ||||
Capoluogo | Castel Seprio | ||||
Altri capoluoghi | Gallarate | ||||
Dipendente da | Impero bizantino (V sec) Longobardi (VI sec-774) Imp. carolingio (774-810) Regnum Italiae (810-963) S.R.I. (963-1176) Milano com. (1176-1395) Ducato di Milano (1395-1786) | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | giudicaria, contea feudale, comitato feudale | ||||
Conti del Seprio, Capitani del Seprio | lista | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | VI secolo | ||||
Causa | Caduta dell'Impero romano d'Occidente, Regno Longobardo | ||||
Fine | 1786 con Giuseppe II d'Asburgo-Lorena | ||||
Causa | riforma territoriale giuseppina del Ducato di Milano | ||||
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Cartografia | |||||
Il Seprio (Sevar in dialetto lombardo occidentale, Sever in dialetto milanese) è una regione storica della Lombardia, corrispondente grossomodo alla porzione centro-meridionale dell'attuale Provincia di Varese e alla parte sud-occidentale della Provincia di Como.
Indice
1 Storia
1.1 Età antica e Medioevo
1.2 Età moderna
2 Pievi
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Collegamenti esterni
Storia |
Età antica e Medioevo |
Nato come intorno (fines) della città di Castel Seprio, crebbe durante l'ultimo secolo dell'Impero Romano. In epoca longobarda e poi franca si costituì come iudicaria e poi comitatus autonomo, perlomeno dal VII secolo.
I secoli IX e X rappresentarono il periodo di maggiore espansione territoriale e potenza potenza politica: il contado del Seprio controllava un'area che si spingeva dal fiume Ticino alla Val d'Intelvi e dal contado di Burgaria, ossia l'odierno Alto Milanese, fino al Sottoceneri, nell'attuale Canton Ticino. Dal 961 il Contado iniziò a essere retto da una discendenza di legge salica, i Conti del Seprio, il cui capostipite fu Nantelmo, figlio di Rostanno. Con il XII secolo principiò un periodo di decadenza, tant'è che la famiglia comitale si trasferì dapprima a Venegono Superiore, quindi a Milano e a Reggio.
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I possedimenti settentrionali del Seprio furono perduti almeno nel 1158 con il Trattato di Reggio quando l'Imperatore Federico Barbarossa fu costretto a ridimensionare il contado al territorio compreso tra il Ticino, il Seveso e la Tresa, consegnandolo de facto in mano alla Signoria di Milano.
Nel XIII secolo il Seprio fu coinvolto nelle lotte per il controllo di Milano fra Visconti e Torriani e perse il controllo sulla Burgaria. Nel marzo del 1287, nella notte fra il 28 e il 29 marzo, alcuni mercenari della Val d'Ossola assoldati dall'arcivescovo Ottone Visconti, entrano in Castel Seprio, probabilmente in occasione della fiera di Santa Maria Foris Portas, e se ne impadronirono con l'inganno. L'arcivescovo distrusse la rocca e il borgo risparmiando le chiese e fa inserire negli statuti di Milano la seguente sentenza: “Castel Seprio sia distrutto e resti distrutto in perpetuo affinché nessuno ardisca o presuma di abitare su questo monte”.
Con la fine della sua capitale il contado viene inserito nei territori viscontei della Signoria di Milano, fino al 1339, anno in cui Lodrisio Visconti usurpò il titolo di Signore del Seprio e, alla guida della Compagnia di San Giorgio, mosse contro Milano. Uscito sconfitto dalle truppe ambrosiane di Luchino Visconti il 21 febbraio a Parabiago, venne rinchiuso nel castello di San Colombano. Il titolo passò ai Signori milanesi Luchino e Giovanni Visconti.
Età moderna |
Successivamente il nome sopravvisse come contado rurale, istituzione territoriale del Ducato di Milano, fino alla riforma della province moderne attuata dall'Imperatore Giuseppe II nel 1788, secondo la quale il Seprio divenne la Provincia austriaca di Gallarate, poi detta di Varese[1].
Pievi |
La contea del Seprio comprendeva in età rinascimentale le seguenti pievi:[2]
- pieve di Appiano
- pieve di Arcisate
- pieve di Besozzo già di Brebbia
pieve di Busto Arsizio già di Olgiate
- pieve di Cannobio
- pieve di Carnago già del Seprio
- pieve di Gallarate
- pieve di Leggiuno
pieve di Legnano già di Parabiago
pieve di Somma
- con la pieve ecclesiastica di Arsago
- con la pieve ecclesiastica di Mezzana
- con la pieve ecclesiastica di Arsago
- pieve della Val Travaglia
- pieve di Varese
pieve della Val Cuvia con Marchirolo (diocesi di Como)
- pieve di Fino
- pieve di Uggiate
Note |
^ Matteo Colaone, Il Seprio. I luoghi, la storia, il mistero di una regione nascosta, Menaresta Editore, Monza, 2011
^ lombardiabeniculturali
Bibliografia |
Bonaventura Castiglioni, Gallorum Insubrum antiquae sedes, Milano, 1541; ristampa in: P. Mathlouthi, G. Minella, M. Pasquero (a cura), Gli antichi insediamenti dei Galli insubri. Anastatica e traduzione, coll. Ad Fontes Insubriæ, Ass. Cult. Terra Insubre, Gerenzano VA, 2008; e in: idem, coll. Insubria, s. l. [Rimini], Ass. Cult. Terra Insubre-Il Cerchio, 2013.- E. Riboldi, I Contadi Rurali del milanese (sec. IX-XII), in Archivio Storico Lombardo : Giornale della società storica lombarda, Serie 4, Volume 1, Fascicolo 2, giugno 1904.
- P. G. Sironi, Castel Seprio: storia e monumenti, Tradate VA, Colombo, 1987.
- P. G. Sironi, I longobardi nel Seprio, Varese, Macchione, 2001. ISBN 88-8340-065-8
- M. Colaone, Storia e arte del nuovo Antiquarium di Castel Seprio, in: Terra Insubre nº51, 2009.
- M. Colaone, Il Seprio. I luoghi, la storia, il mistero di una regione nascosta, Monza, Menaresta Editore, 2011. ISBN 978-88-96751-05-3.
- E. Percivaldi (a cura), Il Seprio nel Medioevo. I Longobardi nella Lombardia Settentrionale (secc. VI.XIII), Atti del convegno di Morazzone (VA), Il Cerchio, Rimini, 2011. ISBN 888474296X
Voci correlate |
- Castel Seprio
- Parco archeologico di Castelseprio
- Conti del Seprio
- Longobardi
- Ducato di Milano
- Provincia di Varese (Lombardia austriaca)
Provincia di Varese (Regno d'Italia e Repubblica Italiana)
Provincia di Como (Regno d'Italia e Repubblica Italiana)- Canton Ticino