Charlotte Rampling
Tessa Charlotte Rampling (Sturmer, 5 febbraio 1946) è un'attrice britannica.
Indice
1 Biografia
1.1 Primi anni
1.2 I primi lavori al cinema
1.3 Il cinema italiano
1.4 Gli ultimi anni
2 Filmografia
2.1 Cinema
2.2 Televisione
3 Riconoscimenti
4 Onorificenze
5 Doppiatrici italiane
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Biografia |
Primi anni |
Charlotte è figlia di Godfrey Rampling, ex-atleta (premiato alle olimpiadi 1932 e 1936), colonnello dell'esercito (poi comandante NATO) e di Anne Gurteen, pittrice. Trascorre l'infanzia tra la Francia e l'Inghilterra e completa a Londra le scuole superiori. Già a 13 anni aveva girato per i pub, esibendosi con la sorella Sarah in piccoli show canori.
Va a vivere per qualche mese a Madrid frequentando l'università che presto abbandona per unirsi a una band canadese, in cui canta e suona la chitarra. Nel 1963 inizia la professione di indossatrice e modella.
I primi lavori al cinema |
Debutta nel cinema con un piccolissimo ruolo in Non tutti ce l'hanno (1965), film di Richard Lester vincitore della Palma d'oro al festival di Cannes. Viene notata da Roman Polanski che ne intuisce le qualità e la vorrebbe in Cul-de-sac, ma lei ha già firmato un contratto per Otto facce di bronzo e deve rinunciare; il ruolo verrà assegnato a Jacqueline Bisset.
Nel 1966 inizia un periodo non particolarmente felice della sua vita: la sorella Sarah, dopo aver dato alla luce un bambino prematuro, si suicida. Charlotte e suo padre decidono di tenere la madre all'oscuro di questo particolare e dichiareranno sempre che la morte di Sarah era dovuta a un'emorragia cerebrale. Solo nel 2001, alla morte della madre, Charlotte rivela alla stampa questa verità.[1]
Il cinema italiano |
All'epoca, la giovane attrice decide di dedicarsi per circa un anno alla meditazione e allo studio delle religioni orientali, ritirandosi in un monastero in Scozia. Nel 1968, appena ventiduenne, viene chiamata in Italia per un ruolo secondario ne La caduta degli dei (1969). Il regista Luchino Visconti, pur consapevole della differenza tra l'età dell'attrice e il ruolo da interpretare, le affida la parte di una madre trentasettenne, che viene deportata, assieme ai suoi due bambini, in un campo di concentramento.
La consacrazione a livello internazionale arriva però con un altro film italiano, Il portiere di notte di Liliana Cavani, in cui veste i panni di una ebrea perseguitata durante il nazismo. La sua immagine con il berretto lucido da ufficiale delle Schutzstaffel, lunghi guanti di pelle nera e le bretelle sopra il seno nudo fa il giro del mondo, ma Charlotte rifugge dall'improvvisa popolarità di quel ruolo, temendo di essere imprigionata sotto un'etichetta di "regina della perversione".
È di questi anni il suo ménage a trois con il fotografo Randall Lawrence e il suo migliore amico, l'agente pubblicitario Brian Southcombe, che nel 1972 sposa e da cui ha un figlio, Barnaby, oggi regista televisivo. Il matrimonio finisce quattro anni dopo.[1] Nel 1977 al Festival di Cannes incontra il compositore francese Jean-Michel Jarre, che sposa l'anno successivo; dal matrimonio nascono altri due figli.
Gli ultimi anni |
Negli anni novanta, se si eccettua qualche rara apparizione cinematografica, si dedica soprattutto alla televisione per tornare sul grande schermo nel nuovo decennio. Tra i suoi ultimi film si segnalano i due diretti da François Ozon: Sotto la sabbia (2000) e Swimming Pool (2003) che le valgono varie nomination a premi come il Cèsar e l'European Film Award e, nel 2003, la vittoria di quest'ultimo. Nel 2013 interpreta il ruolo della neuropsichiatra Evelyn Vogel nella nota serie americana Dexter, dal nome dell'omonimo serial killer di cui sarà la coprotagonista.
Nel 2015 vince l'Orso d'argento per la migliore attrice al Festival di Berlino con 45 anni di Andrew Haigh, al fianco di Tom Courtenay (anch'egli premiato come migliore attore). Il film che tratta di una crisi coniugale dopo quarantacinque anni di matrimonio è un successo di critica[2][3] che permette a Charlotte di vincere e venire candidata a premi importanti: agli European Film Awards 2015 vince il secondo premio come migliore attrice europea oltre a quello alla carriera e viene candidata ai premi Oscar 2016 come migliore attrice protagonista. Ha inoltre vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia 2017 per il film Hannah.[4]
Filmografia |
Cinema |
Non tutti ce l'hanno (The Knack… and How to Get It), regia di Richard Lester (1965)
Georgy, svegliati (Georgy Girl), regia di Silvio Narizzano (1966)
Otto facce di bronzo (Rotten to the Core), regia di John Boulting (1967)
Il lungo duello (The Long Duel), regia di Ken Annakin (1967)
Sequestro di persona, regia di Gianfranco Mingozzi (1968)
Bersaglio umano, regia di Roger Corman (1968)
La caduta degli dei, regia di Luchino Visconti (1969)
Noi tre soltanto (Three), regia di James Salter(1969)
Relazione intima (The Ski Bum), regia di Bruce Clark (1969)
Corky, regia di Leonard Horn (1971)
Addio fratello crudele, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1971)
La morte dietro il cancello (Asylum), regia di Roy Ward Baker (1972)
Tutte le donne del re (Henry VIII and His Six Wives), regia di Harris Hussein (1972)
Giordano Bruno, regia di Giuliano Montaldo (1973)
Zardoz (Zardoz), regia di John Boorman (1973)
Il portiere di notte, regia di Liliana Cavani (1973)
Il giorno del toro (Caravan to Vaccares), regia di Geoffrey Reeve (1974)
Marlowe, il poliziotto privato (Farewell, My Lovely), regia di Dick Richards (1975)
Un'orchidea rosso sangue (La Chair de l'orchidée), regia di Patrice Chéreau (1975)
Yuppi du, regia di Adriano Celentano (1975)
Foxtrot (Foxtrot), regia di Arturo Ripstein (1975)
Sherlock Holmes a New York (Sherlock Holmes in New York) (film TV), regia di Boris Sagal (1976)
L'orca assassina (Orca – Killer Whale), regia di Michael Anderson (1977)
Un taxi color malva (Un Taxi mauve), regia di Yves Boisset (1977)
Stardust Memories (Stardust Memories), regia di Woody Allen (1980)
Il verdetto (The Verdict), regia di Sidney Lumet (1982)
Viva la vita (Vive la vie), regia di Claude Lelouch (1984)
Shocking Love (On ne meurt que deux fois), regia di Jacques Deray (1985)
Tristezza e bellezza (Tristesse et beauté), regia di Joy Fleury (1985)
Max amore mio (Max mon amour), regia di Nagisa Oshima (1986)
Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart), regia di Alan Parker (1987)
D.O.A. - Cadavere in arrivo (D.O.A.), regia di Annabel Jankel e Rocky Morton (1988)
Rebus regia di Massimo Guglielmi (1989)
Paris by Night (Parigi di notte) (Paris by Night), regia di David Hare (1989)
Tra l'incudine e il martello (Hammers Over the Anvil), regia di Ann Turner (1993)
Violenza privata (Invasion of Privacy), regia di Anthony Hickox (1995)
Asphalt Tango, regia di Nae Caranfil (1996)
Le ali dell'amore (The Wings of the Dove), regia di Iain Softley (1997)
Il giardino dei ciliegi (The Cherry Orchard), regia di Michael Cacoyannis (1999)
Sotto la sabbia (Sous le sable), regia di François Ozon (2000)
Il quarto angelo (The Fourth Angel), regia di John Irvin (2001)
Spy Game (Spy Game), regia di Tony Scott (2001)
Baciate chi vi pare (Embrassez qui vous voudrez), regia di Michel Blanc (2002)
I'll Sleep When I'm Dead (I'll Sleep When I'm Dead), regia di Mike Hodges (2003)
Swimming Pool (Swimming Pool), regia di François Ozon (2003)
Caccia all'uomo (The Statement), regia di Norman Jewison (2003)
Le chiavi di casa, regia di Gianni Amelio (2004)
Immortal Ad Vitam (Immortel ad vitam), regia di Enki Bilal (2004)
Due volte lei - Lemming (Lemming), regia di Dominik Moll (2005)
Verso il sud (Vers le sud), regia di Laurent Cantet (2005)
Basic Instinct 2 (Basic Instinct 2), regia di Michael Caton-Jones (2006)
Angel - La vita, il romanzo (Angel), regia di François Ozon (2007)
Sex List - Omicidio a tre (Deception), regia di Marcel Langenegger (2008)
Babylon A.D., regia di Mathieu Kassovitz (2008)
Tradire è un'arte - Boogie Woogie (Boogie Woogie), regia di Duncan Ward (2008)
La duchessa (The Duchess), regia di Saul Dibb (2008)
Perdona e dimentica (Life During Wartime), regia di Todd Solondz (2009)
Non lasciarmi (Never Let Me Go), regia di Mark Romanek (2010)
StreetDance 3D, regia di Max Giwa e Dania Pasquini (2010)
Melancholia, regia di Lars von Trier (2011)
I colori della passione (The Mill and the Cross), regia di Lech Majewski (2011)
The Look, regia di Angelina Maccarone (2011) - documentario
Tutto parla di te, regia di Alina Marazzi (2012)
Cleanskin, regia di Hadi Hajaig (2012)
Treno di notte per Lisbona (Night Train to Lisbon), regia di Bille August (2013)
Giovane e bella (Jeune et Jolie), regia di François Ozon (2013)
45 anni (45 Years), regia di Andrew Haigh (2015)
Assassin's Creed, regia di Justin Kurzel (2016)
L'altra metà della storia (The Sense of an Ending), regia di Ritesh Batra (2017)
Euphoria, regia di Lisa Langseth (2017)
Hannah, regia di Andrea Pallaoro (2017)
Red Sparrow, regia di Francis Lawrence (2018)
L'ospite (The Little Stranger), regia di Lenny Abrahamson (2018)
Televisione |
Radetzkymarsch, regia di Axel Corti – miniserie TV, 3 episodi (1994)
Augusto - Il primo imperatore, regia di Roger Young – miniserie TV, 2 episodi (2002)
Restless, regia di Edward Hall – miniserie TV, 2 puntate (2012)
Dexter – serie TV, 10 episodi (2013)
London Spy – serie TV, 5 episodi (2015)
Broadchurch – serie TV, 8 episodi (2015)
Riconoscimenti |
Festival di Berlino 2019 - Orso d’Oro alla carriera
Festival di Venezia 2017 - Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile per Hannah
European Film Awards 2003 - Miglior attrice per Swimming Pool
European Film Awards 2015 - European Film Award alla carriera- European Film Awards 2015 - Miglior attrice per 45 anni
Premi César 2001 - Premio César onorario
Festival di Berlino 2015 - Orso d'argento per la migliore attrice per 45 anni
Onorificenze |
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
— 2000 |
Doppiatrici italiane |
Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Charlotte Rampling è stata doppiata da:
Vittoria Febbi ne Il portiere di notte, Marlowe, il poliziotto privato, L'orca assassina, Un taxi color malva, D.O.A. - Cadavere in arrivo, Melancholia, Giovane e bella, L'altra metà della storia, Hannah
Maria Pia Di Meo in Spy Game, Baciate chi vi pare, Augusto, Verso il sud, Angel - La vita, il romanzo, Perdona e dimentica, Treno di notte per Lisbona
Melina Martello in Sequestro di persona, La caduta degli Dei, Il quarto angelo, Basic Instinct 2, 45 anni, Assassin's Creed, Red Sparrow
Angiola Baggi in Swimming Pool, Sex List - Omicidio a tre, La duchessa, Dexter, Broadchurch
Ada Maria Serra Zanetti in Babylon A.D., StreetDance 3D
Gabriella Borri in Immortal Ad Vitam, The Statement - La sentenza
Livia Giampalmo in Zardoz, Stardust Memories
Ludovica Modugno in Due volte lei - Lemming
Rossella Izzo in Angel Heart - Ascensore per l'inferno
Paila Pavese in Sotto la sabbia
Daniela Nobili in Non lasciarmi
Alessandra Korompay in Cleanskin
Elisabetta Cesone ne I colori della passione
Note |
^ ab (EN) The ice queen thaws, in The Sydney Morning Herald, 22 dicembre 2006.
^ (EN) 45 Years (2015), Rotten Tomatoes. URL consultato il 19 gennaio 2016.
^ (EN) 45 Years, Metacritic. URL consultato il 19 gennaio 2016.
^ Charlotte Rampling, stella assoluta di 'Hannah', vince la Coppa Volpi femminile, su repubblica.it, 9 settembre 2017. URL consultato il 10 settembre 2017.
Altri progetti |
Altri progetti
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- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
Sito ufficiale, su charlotterampling.net.
(EN) Charlotte Rampling, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Charlotte Rampling, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Charlotte Rampling, su filmportal.de.
(EN) Charlotte Rampling, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Charlotte Rampling, su Discogs, Zink Media.
(EN) Charlotte Rampling, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 85111763 · ISNI (EN) 0000 0001 1030 3556 · LCCN (EN) no97043893 · GND (DE) 118826581 · BNF (FR) cb12067160h (data) |
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